Non è come nasci, ma come muori, che rivela a quale popolo appartieni.
Queste
sono le parole che probabilmente ha ascoltato Elan Williams nel corso
della sua vita. Ma è durata troppo poco, la sua esistenza, e qualcuno ha
posto fine a quei giorni in una maniera atroce.
Il primo caso a West
Allis come agente speciale dell’FBI sembra essere complicato per Jaxon
Davis, assolutamente privo di soluzioni, eppure risolverlo non ha solo
il sapore della giustizia, ma anche della rivalsa. Non può sottrarsi al
proprio dovere.
A soli due mesi dal trasferimento a Washington,
quindi, per lui è già ora di partire, ma il pensiero di lasciare da solo
Landon, il compagno, si mescola al livore per non aver ancora dissolto i
fantasmi del passato.
Di entrambi.
E se fosse troppo presto? E se il dolore fosse ancora troppo vivo?
Dall’autrice de La colpa di Dre e Sono solo un ricordo, il secondo episodio della serie Davis & Green.
Perché un solo sospetto può determinare un’intera esistenza.
Buongiorno Cosmo Readers, oggi ho il piacere di recensire
per voi il secondo capitolo della serie Davis & Green, di C.K. Harp. Che
dirvi, se ho amato in maniera viscerale il primo capitolo, nel secondo ho
dovuto mettere alla prova quell'amore. Dico questo perché l'autrice, nello
sviluppare la storia, non ha messo in crisi soltanto i nostri beniamini,
no. Io ho sofferto ogni singolo attimo, sperando che tutto finisse per il
meglio.
Sono partita a razzo, come avrete potuto notare, ma per
rendervi le cose più semplici, sarebbe il caso che io vi introducessi prima un
po’ la trama. Abbiate pazienza, anche noi blogger, ogni tanto, abbiamo il
momento “sclero”.
Lo so, ero davvero perso, fuso, irraggiungibile. In effetti questo mio modo di abbandonarmi completamente mi atterriva e in un certo senso mi metteva anche paura.
Jax e Lan, dopo aver finalmente superato le prove che li
hanno visti protagonisti a Minnetonka, decidono di trasferirsi e Jax si mette
alla prova entrando nel FBI. Grazie al suo nuovo collega e mentore Proud, che
abbiamo già conosciuto in precedenza, è costretto a partire quasi
immediatamente per un'indagine difficile che creerà non poche difficoltà a Jax,
su più fronti. Anche Lan si troverà davanti ai fantasmi che lo angosciano,
senza Jax a dargli man forte, e questo lo costringerà a rivedere se stesso, i
suoi atteggiamenti, le sue paure… ovviamente non prima di averci fatto vedere i
sorci verdi. Sulla trama non anticiperò altro, perché il rischio spoiler è
altissimo.
In questo libro ho imprecato in lingue sconosciute, ogni
momento era al contempo al cardiopalma ed emozionante, un attimo prima volevo
strozzare l'autrice, l'attimo dopo pregarla di graziare i miei tesori.
«Piccolo, resta con me.»
Sapevo cosa voleva dire. Conoscevo il messaggio insito in quelle parole. Capivo perfettamente ciò che mi stava chiedendo. Non sapevo se ne sarei stato capace. E non perché fossi piccolo e stupido, ma perché gli eventi mi avevano provato così tanto da lasciarmi... spossato.
«Ci proverò» replicai, poi mi alzai senza lasciargli il tempo di guardarmi ancora, per scavarmi dentro e restarvi.
Jax mi è piaciuto ancora di più, per come ha gestito gli eventi,
per come la caratterizzazione del suo personaggio è stata gestita.
Lan stavolta ha messo in crisi la mia tolleranza. Volevo
prenderlo a craniate sui denti e allo stesso tempo confortarlo. Ma anche i suoi
atteggiamenti, considerata la sua età e ciò che ha dovuto affrontare, rientrano
perfettamente nella caratterizzazione del suo personaggio.
Che Proud avesse un debole per me era ovvio, che volesse portarmi a letto anche, ma era pur vero che non lo trovavo affatto appetibile e non avevo la testa per lasciarmi andare a una sveltina non voluta.
Attendo con impazienza l'ultimo capitolo di questa serie,
sebbene sia consapevole che prima dell’auspicato “happy ending”, notevoli
saranno le prove per le mie povere coronarie.
Potrei dire tanto ancora, ma sarei felice che scopriste gli
elementi che ho volutamente omesso, leggendo questa serie, perché, credetemi,
merita davvero.
Consiglio quindi la lettura a chi ama gli m/m dove il pathos
la fa da padrone, a chi adora i thriller e le storie dove quasi niente è come
sembra. A chi, come me, apprezza le storie poco banali e con uno stile accattivante
e coinvolgente, dico: “Questo libro fa per voi”!
La mia valutazione è assolutamente positiva, nonostante
questo sia il libro di transizione, non si avverte quasi e per questo faccio i
miei più sentiti complimenti all’autrice.
Per leggere la recensione del primo capitolo, cliccate sull'immagine!!
C.K. Harp è uno pseudonimo. Di una donna? Di un uomo? Non è un segreto, se cercate bene non è affatto difficile capirlo. Eppure non è importante. Perché C.K.Harp è comunque un’identità ben definita, il lato oscuro di una persona che, arrivata sulla soglia della grande distribuzione, ha deciso di mollare tutto e ricominciare dal principio facendo ciò che ama. Senza costrizioni, limitazioni, paletti di sorta. Senza correre il rischio di essere snaturata. Scrivere è una vocazione, trovare il proprio genere d’appartenenza un lusso.
E divertirsi ed emozionarsi, poi, la chiave che consente di andare avanti senza scendere a patti con la moda o i cliché.
C.K.Harp scrive LGBT, thriller in chiave omosessuale senza distinzioni tra donne e uomini. Perché siamo persone, prima che sessi.
Se volete entrare in contatto con C.K.Harp, conoscere le novità, le uscite, gli approfondimenti e i suoi traguardi, non dovete fare altro che andare sulla sua pagina facebook: https://www.facebook.com/ckharpmm oppure cercarlo come @ckharpmm
Grazie mille!!! Parole splendide e sentite che mi rallegrano e... mi fanno gongolare! Ho preparato un terzo episodio tutto da ridere (ehm... insomma...) e quindi mi aspetto gli improperi di Barbara a spron battuto :D Grazie di cuore, mi avete reso la giornata meno allucinante (molto meno allucinante) di quello che sembrava! Smackeve!!!
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