1588, Triora. Un processo spietato. Una storia di resistenza
UNA STORIA VERA DI CORAGGIO, AMORE E REDENZIONE UNA COMUNITÀ DI DONNE DEDITA ALLA MEDICINA E AL CULTO DELLA NATURA TORMENTATA DA UNA FOLLE CACCIA ALLE STREGHE
Liguria di Ponente, 1588. Quando si presenta davanti al palazzo adibito a prigione nel borgo di Triora, sulle Alpi liguri, Franchetta Borrelli allontana i pensieri, cancella la paura dallo sguardo e si prepara ad affrontare l'inferno. La carestia che ha colpito la regione ha segnato l'inizio di una persecuzione feroce e capillare nei confronti di tutte le donne che da generazioni tramandano la conoscenza delle erbe e vivono in armonia con la natura. Bollate come streghe, le Sorelle, così si chiamano tra di loro, sono state torturate, in alcuni casi uccise. Franchetta ha già sperimentato sulla sua pelle la spietatezza del commissario De Scribani, ma ha deciso di costituirsi per cercare di salvare le sue compagne. De Scribani, però, non ha intenzione di fermarsi. Le Sorelle, legate da un patto di fedeltà, affrontano insieme il terrore degli arresti, dei processi e delle atrocità commesse dai rappresentanti del potere. Si nascondono nel bosco, là dove conoscono ogni ombra e le proprietà di ogni pianta. La lotta delle donne di Triora, sempre più disperata, non si fermerà alle mura del villaggio. Raggiungerà Genova e l'Inquisizione di Roma, costretta a interessarsi di un caso tanto cruento. Franchetta, Antonina, Bianchina, Magdalena, Battistina. Quella delle Sorelle di Triora è una corale storia di lotta contro un potere cieco e bigotto. Antonella Forte, con rigore storico e con una grandissima verve romanzesca, racconta la loro coraggiosa resistenza.
#prodottofornitodaEdizioniPiemme
Quando la casa editrice Piemme mi ha contattata per propormi la lettura di questo romanzo sono esplosa di gioia: era una delle uscite di Gennaio che aspettavo e l'argomento in esso trattato è uno dei miei preferiti.
Si parla infatti di caccia alle streghe. La storia è ambientata a Triora, un borgo medievale che sorge nella valle Argentina, in Liguria; un posto davvero caratteristico e impregnato di storia, che ho avuto modo di visitare quando ero una ragazzina. Le vicende delle cosiddette "Streghe di Triora" affondano le radici nella storia, alcuni nomi che compaiono sono di donne esistite davvero e che nel 1588 hanno subito processi e torture per il solo fatto di essere donne conoscitrici delle erbe e dei loro poteri curativi.
La protagonista principale è Franchetta Borrelli, ma ogni nome che compare rappresenta la storia verosimile di una donna del tempo, costretta a nascondersi per non essere arrestata con l'accusa di stregoneria, oppure arrestata e sottoposta a indicibili torture, abusi nel corpo e nell'anima al fine di estorcere confessioni fantasiose pur di porre fine alla sofferenza.
In questo contesto storico si svolgono le vicende che l'autrice ha immaginato per queste donne e che ci racconta con uno stile curato ma al contempo diretto. La cosa che più mi ha colpito è stata l'accuratezza storica, sinonimo di adeguata documentazione da parte della scrittrice, ma più di tutto l'introspezione psicologica di ogni singolo personaggio. Questo mi ha permesso di immergermi totalmente nel racconto quasi fino a esserne ipnotizzata, perché ho empatizzato con le donne, con la loro forza, le fragilità, la paura, le lacrime... ma l'autrice ha fatto qualcosa di più: è riuscita a farmi comprendere le ragioni che potevano spingere le persone a credere nell'esistenza delle streghe e quali traumi potessero aver subito nel loro passato.
Una storia ben raccontata in terza persona, in cui il coraggio e il sentimento di sorellanza sono molto forti, personificati soprattutto da Franchetta, ma è anche una storia anche d'amore e di perdono.
Vi consiglio di leggere anche il libro precedente di Antonella Forte "La strega di Triora, sempre edito Piemme. "Le sorelle della notte" può essere letto anche come standalone, l'autrice è stata molto brava anche in questo. Insomma, leggeteli e immergetevi nel passato.
Laureata in Lingue e Letterature straniere all'Università Statale di Milano, ha lavorato per tanti anni in pubblicità. Un'improvvisa svolta personale le ha fatto cambiare strada e abbandonare la professione per dedicarsi a nuovi interessi e antiche passioni. Ora pratica e insegna yoga, legge e scrive. Le sorelle della notte è il suo secondo romanzo e racconta una storia vera che proviene dai luoghi di origine della famiglia di suo marito, la valle Argentina.
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