Secondo romanzo: della serie Cara, ti odio! da leggere Dopo Cara cognata, ti odio!
“Cara suocera, ti odio!
Con quella tua faccina cadente e raggrinzita da sessantacinquenne, mi sorridi dolcemente, quando dentro di te stai pensando alla prossima frecciatina per farmi sentire inutile, insulsa, instabile, inadeguata, insipida, incompleta, inerme, inadempiente, insoddisfatta... tutta una serie di aggettivi che iniziano per IN che ti piacciono tanto, per potermi dominare e annientare.” (cit.)
Può una suocera essere così invadente, arrogante e prepotente da distruggere una famiglia? O essere così perfida da ingiuriare e calpestare l’onestà di una nuora per screditarla agli occhi del proprio marito e del mondo? Può essere così infida da minare la sua autostima e annichilirla fino a farne la propria bambolina di
giochi perversi? O essere così subdola e diabolica da raggirare e triangolare, per creare zizzania all’interno
della coppia? Clarissa può! Infatti si presenta a casa di Daphne e Andrea, al ritorno dal loro viaggio di nozze, e non se ne va mai più. Quella che doveva essere una visita di piacere, diventa un incubo per Daphne che, anche questa volta, sarà costretta ad andare in terapia per ritrovare la propria identità e la propria famiglia. "Finché suocera non ci separi!" è il secondo libro della serie "Cara, ti odio!", dopo “Cara cognata, ti odio!” Questa serie vuole raccontare con ironia e sarcasmo tutta una gamma di relazioni problematiche di personaggi, caricature di se stessi, con cui quotidianamente ci scontriamo, spesso portate al limite del paradosso, del buonsenso e della comprensione.
Entrambi i libri sono autoconclusivi, sebbene nel secondo vi siano rimandi al primo.