giovedì 6 febbraio 2025

SPARK OF THE EVERFLAME - GLOW OF THE EVERFLAME di Penn Cole


In un mondo colonizzato dagli dei e governato dalla loro spietata prole, i Discesi, Diem Bellator vuole sfuggire alla vita isolata del suo misero villaggio. L'improvvisa scomparsa della madre e la scoperta di un pericoloso segreto legato al suo passato offrono a Diem l'inaspettata opportunità di entrare nel mondo oscuro dei Discesi e di svelare la fitta rete di misteri che sua madre ha lasciato dietro di sé. Con l'affascinante e enigmatico erede al trono che osserva ogni sua mossa, e un'alleanza con la fazione ribelle che la recluta per unirsi all'imminente guerra civile, Diem dovrà destreggiarsi tra le regole non scritte dell'amore, del potere e della politica per salvare la propria famiglia e tutti i mortali. 

La morte del vecchio re di Lumnos ha cambiato le carte in tavola. Mentre la guerra incombe, a Diem si offre l'occasione di cambiare tutto, ma per farlo deve stringere un patto con le persone che più odia al mondo: la famiglia reale dei Corbois. Immergendosi nel mondo dei Discendenti, Diem si rende rapidamente conto che la distinzione tra bene e male non è semplice come credeva. Vecchi pregiudizi vengono messi alla prova e nuove alleanze offuscano il confine tra nemici e amici. Nel frattempo, di sua madre non c'è ancora traccia e i segreti che si è lasciata alle spalle non possono più essere ignorati. Combattuta tra una vecchia fiamma e una nuova scintilla, Diem dovrà affrontare la verità su chi è e su che cosa desidera prima che sia troppo tardi.
La Saga degli Eletti è un fantasy romance, carico di slow burn e enemies to lovers. Recentemente non ho letto libri in cui la protagonista odia così tanto il protagonista, nemmeno Paedyn della Roberts, odia così tanto Kai o forse la Cole è stata più brava nel farci percepire tutta questa risoluta ostilità di Diem vs Luther. Questi primi due volumi mi sono stati regalati per il compleanno, non li ho letti nell'immediato, l'ho fatto solo recentemente e non mi sono affatto dispiaciuti.
Diem è una Mortale, Luther è il principe degli Eletti e futuro Re al trono. Gli Eletti hanno tutti delle abilità che hanno affinato nel tempo, Diem non ha nulla, è solo un'apprendista guaritrice per far piacere alla madre.
In Spark of the everflame vediamo Diem che vuole sfuggire dal suo villaggio, ma la scomparsa improvvisa della madre, dopo averla vista parlare con un uomo affascinante e tenebroso, la farà restare e farà di tutto per cercarla, si unirà persino al gruppo dei Guardiani, di cui fa già parte il suo amante. Si unirà a loro solo per entrare a palazzo e scoprire quale rapporto c'è tra il principe e la madre.
Ho storto un po' il naso in SOTE, per via di quel terzo incomodo: Henry. L'amante di Diem, colui che le farà conoscere i Guardiani, colui che finge di essere sincero e onesto ma vuole solo raggiungere lo scopo comune dei Mortali, ovvero uccidere i Discendenti, ma per farlo ha bisogno di qualcuno che conosca il percorso. 
Sin da subito son riuscita a sentire viva sulla pelle la chimica che c'è tra Luther e Diem, e credo proprio che Luther si sia aggiudicato un posticino nel mio cuore. Ho adorato la sua personalità, come sia consapevole che Diem è la sua Compagna, come si mette da parte e come lascia che lei lo odi, senza una plausibile ragione. E Diem sente che tra loro c'è un qualcosa che insieme li farebbe bruciare, ma si rifiuta di dargli ascolto, a maggior ragione, ora, che ha la corona in testa...

Dentro, scuotevamo le sbarre che ci intrappolavano in esistenze che non avevamo scelto. Dentro, ruggivamo con brama insaziabile per avere di più. Dentro, camminavamo senza sosta nelle nostre gabbie, pianificavamo, attendevamo. Dentro, bruciavamo.


«Io non voglio solo un pezzo di te... Io voglio tutto.» Mi accarezzò le labbra con il pollice. «Voglio ogni respiro, ogni risata, ogni lacrima. Ogni sapore della tua bocca, ogni centimetro della tua pelle. Voglio inginocchiarmi ai tuoi piedi, coperto del sangue dei tuoi nemici, e poi venerare il tuo corpo finché non griderai il mio nome.» Mi lasciò scivolare le mani lungo i fianchi e mi attirò ancora più vicino. «Sì, Diem, voglio servirti, in tutti i modi in cui un uomo può farlo.»
Non riuscivo più a pensare. Non riuscivo a respirare.
«Voglio bruciare nel fuoco dei tuoi occhi. Voglio sciogliermi e rinascere, forgiato nell'arma di cui hai bisogno. Voglio restare al tuo fianco per il resto della mia vita, e non ho bisogno che tu mi sposi e faccia di me un cazzo di re consorte, per farlo.» 
«Luther...» replicai con voce roca, implorando chissà per cosa.
«Ti ho giurato fedeltà e l'avrai, quali che siano le tue scelte.
Ma non posso continuare a mentire né a te, né a me stesso. Io voglio tutto di te, Diem.» Le sue labbra sfiorarono le mie, e le parole che sospirò mi arrivarono fino ai polmoni. «Perché io sono già completamente tuo.»

Diem non ha la minima idea di come si gestisce un regno, ma sembra che il ruolo di regina sia il suo destino. Per anni è stata una Mortale e non le da pace scoprire che è una Discendente, una cosa però è certa non vuole spargimenti di sangue o morte mentre ha il comando, fino alla Sfida e all'Incoronazione. Con il passare del tempo non le è ancora ben chiaro di quale Discendente può fidarsi, ci sono e su uno dovrebbe fidarsi ciecamente... solo che non ci riesce 
pienamente, dubita di Luther, malgrado lui le sia devoto con tutto se stesso.
Glow of the everflame è davvero tanto prolisso e per la maggior parte del tempo ho atteso un c***o di bacio e una scena intima tra Diem e Luther, che non è mai arrivata ed ero così infastidita che si sia data a Henry, nel primo volume, sin da subito.
Dio, Luther.
Non ci resta che attendere con il fiato sospeso i prossimi volumi, non ancora tradotti...

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