martedì 14 giugno 2016

Segnalazione : SAKURA di Giorgia Alfonso


Titolo:  Sakura
Autrice: Giorgia Alfonso
Genere: Romance
Data pubblicazione: 2013
auto-pubblicato su Amazon, per ora in formato Kindle,
pagina facebook dei romanzi, con estratti vari: https://www.facebook.com/NonsoloSakuraebook/

Sakura è un romanzo ambientato in Giappone e racconta la storia di Aurora, ragazza Italiana sfortunatissima, trasferitasi nel Sol Levante per disperazione. Aurora infatti viene invitata dal lontano cugino a recarsi da lui, nel continente Asiatico. Fabio però si vede costretto chiedere ad un'amica di famiglia, Aiko Ogawa, donna in carriera dal povero italiano, di ospitare la ragazza e di occuparsene, visto che lui improvvisamente si vede impossibilitato a causa di impegni lavorativi. Il giorno in cui Aurora si trasferisce nella nuova casa, piena di speranze nel cuore, si imbatte o meglio sbatte contro ad un tipo poco raccomandabile. Un ragazzo imbronciato, dal temibile sguardo "assassino", reso ancor più inquietante dalle minacciose cicatrici all'altezza dell'occhio. Mai avrebbe pensato di ritrovarsi a convivere proprio con il tizio in questione, fratello di Aiko. A complicare ancor di più il loro rapporto, già incrinato dal primo incontro,la pesante barriera linguistica.

«Sei tornato.» corsi verso la cucina e presi le zuppe, o almeno quelle che credevo fossero zuppe.
Non volevo che si richiudesse nello studio, non prima di aver pranzato. Se non fossi riuscita a scaldare un bel nulla? Cosa avrei mangiato? Aria fritta come il giorno prima? No, grazie! Non volevo fare la stessa esperienza due volte e passare un intero pomeriggio sotto tortura del mio stomaco. Mostrai al ragazzo i vasetti in questione, come per incitarlo ad aiutarmi con quei cosi. Mi voltai e tornai in cucina fissando i contenitori: erano bicchieri di plastica forse. Sigillati e piuttosto pesanti. Come diceva il biglietto lasciato da Aiko, vi era l'immagine di spinaci sull'etichetta.
Sopra, incassato nel mobile, vi era un microonde. Che si possa mettere il bicchierino dentro? E se per caso fa cortocircuito ed esplode? Osservai i tasti cercando di decidere quale premere per aprire lo sportello dell'elettrodomestico. Shuuhei mi affiancò e cominciò ad osservarmi con quel suo fare corrucciato. Aspettava sicuramente la sua zuppa. Beh, poteva anche prepararsela da solo! Alla fine ero io quella che cercava aiuto. Schiacciai il primo bottone e la fortuna volle che il microonde si aprisse; così non feci brutta figura e non offrii a Shuuhei la mia testa su un piatto d'argento! Non avrebbe avuto modo di deridermi ulteriormente! Sapevo benissimo che rideva di me alle spalle! E cio’ bastava..
Stronzo!
Mi allungai per posare le zuppe e mi vennero i brividi a sentire lo schioccare di lingua infastidito di Shuuhei Ogawa; era come spazientito, come se gli stessi facendo perdere tempo. Mi rubò dalle mani i due contenitori. «Hey!» dissi senza urlare.
Da quel momento cominciai a spostare la mia attenzione dal suo volto alle sue mani. Maneggiava uno dei due bicchieri continuando a fissarmi superiore: capovolse la zuppa e schiacciò il fondo del contenitore. L'agitò per un po', «Yowamushi!1» pronunciò e alla fine mi porse il pranzo dicendo: « Kore o!!!2» lo afferrai e per poco non lo lasciai cadere. Lo appoggiai velocemente sul piano della cucina: era bollente!
Intanto lui stava facendo lo stesso procedimento con la sua zuppa. Alla fine tirò la linguetta del coperchio e ne uscì un fumo che trasportò il profumo del contenuto per tutta la stanza. Lo imitai.
«Una zuppa istantanea! Ora che ci penso credo che vi fossero dei contenitori così anche in Italia; però si trattava di cioccolata calda o caffè, tea. Non zuppe ... Che io sappia.» Lui però non mi diede retta. Beh, logico, dato che non capiva. Prese le bacchette e lasciò le mie sul piano della cucina. Si andò a sedere davanti alla tv, l'accese e cominciò a mangiare. Io, un po' riluttante, lo seguii e mi sedetti accanto. Guardai quello che a me sembrava tanto un brodo.
«Ehmmm … questo …» Shuuhei spostò solo lo sguardo, facendo roteare i suoi occhi neri alla sua sinistra, verso di me. « … è … » alzai il bicchiere indicandolo, «… Ramen?» la sua risposta fu impercettibile: un leggero accenno con la testa.
Dopo di che mangiammo in silenzio e, finito il pasto, si recò nel suo studio.
Decisi di tornare al tempio. Uscendo alzai il volto per osservare casa Ogawa, chiedendomi se non era meglio avvisare che sarei uscita per un pò. Lo vidi per un attimo, davanti alla finestra dello studio, intento a disegnare o scrivere su quel suo tavolo da disegno.
Alzai le spalle e mi incamminai.
1 Imbranata oppure buono a nulla.
2 Tieni!

Classe 1986, aspirante scrittrice e blogger. 
Concluse il suo primo vero romanzo all'età di 21 anni. L'inizio fu accompagnato dal genere "urban fantasy", per poi tentare con i romanzi rosa. Con i quali si butta nella sua prima pubblicazione nel 2013 con Sakura e successivamente con Babylove Chocolate nel 2014.
Alcune delle sue passioni la portano nel versante asiatico: non solo musica, cinema e televisione, ma anche le lingua. Inizio' uno studio autodidatta del coreano. Studio che le è servito per relazionarsi con il paese stesso in questi ultimi quattro anni, facendo anche un'esperienza lavorativa di un anno a Seoul, capitale Sud Coreana. Se il Giappone è l'ambientazione di uno dei due romanzi, la Corea invece diventa protagonista nell'altro, grazie ad uno dei personaggi principali della storia. Seoul diviene invece l'ambientazione ideale per il racconto originale The Stage of Love, che pubblicò nel 2015 su efp, il famoso sito di fan fiction (e attualmente ancora lì, ma presto si sposterà in altre piattaforme). 
Dei suoi libri dicono che ricordino molto i manga o i drama coreani, di cui è una grandissima fan.
Proprio per il suo particolare bagaglio di esperienza, ciò che contraddistingue i romanzi di Giorgia, quasi costituisse una sorta di firma, sono gli amori interculturali, specialmente riguardante Europa ed Asia. Lei stessa infatti ha vissuto, nella vita reale, una relazione di questo tipo con un ragazzo sud Coreano.
Quel che si propone di fare per il futuro, è quello di pubblicare anche uno dei suoi romanzi urban fantasy che, in passato, tanto l'avevano emozionata durante la scrittura.


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