venerdì 17 giugno 2016

The Law of Moses di Amy Harmon


If I tell you right up front, right in the beginning that I lost him, it will be easier for you to bear. You will know it’s coming, and it will hurt. But you’ll be able to prepare.

Someone found him in a laundry basket at the Quick Wash, wrapped in a towel, a few hours old and close to death. They called him Baby Moses when they shared his story on the ten o’clock news – the little baby left in a basket at a dingy Laundromat, born to a crack addict and expected to have all sorts of problems. I imagined the crack baby, Moses, having a giant crack that ran down his body, like he’d been broken at birth. I knew that wasn’t what the term meant, but the image stuck in my mind. Maybe the fact that he was broken drew me to him from the start.

It all happened before I was born, and by the time I met Moses and my mom told me all about him, the story was old news and nobody wanted anything to do with him. People love babies, even sick babies. Even crack babies. But babies grow up to be kids, and kids grow up to be teenagers. Nobody wants a messed up teenager.

And Moses was messed up. Moses was a law unto himself. But he was also strange and exotic and beautiful. To be with him would change my life in ways I could never have imagined. Maybe I should have stayed away. Maybe I should have listened. My mother warned me. Even Moses warned me. But I didn’t stay away.

And so begins a story of pain and promise, of heartache and healing, of life and death. A story of before and after, of new beginnings and never-endings. But most of all...a love story.

Perchè le lettrici amano tanto i romanzi di Amy Harmon ?
Per la trama dolcemente complicata, i personaggi che si tatuano sulla pelle ad ogni pagina, e il messaggio del romanzo che penetra nell'anima di chi lo legge.
Ho iniziato ad appassionarmi a questa scrittrice per via dei commenti entusiastici delle mie colleghe Cosmo Girls. Ho ricevuto questo libro in dono per il mio compleanno ed è stata davvero una scelta azzeccata.
“A story of before and after, of new beginnings and never-endings. A story flawed and fractured, crazy and cracked, and most of all, a love story.” 
Utah. Un bambino di colore viene abbandonato in una lavanderia a gettoni, gli esami clinici trovano della droga nel suo sangue, il che fa presumere che la madre fosse una drogata e che avesse deciso di disfarsi del bambino perché non in grado di accudirlo; proprio per la particolarità del suo ritrovamento, gli viene dato il nome Moses. Ma quale futuro potrà mai avere questa creatura, quando tutti lo considerano un reietto, uno scarto della società, un bambino rovinato?
“People love babies, even sick babies. Even crack babies. But babies grow up to be kids. Nobody really wants messed up kids. And Moses was messed up.” 
Non aiuta a farsi ben volere una strana passione per la pittura, il che non sembra una cosa così strana... lo è quando dipinge su ogni superficie possibile, muri di casa o fienili, e i suoi soggetti non sono paesaggi bucolici, ma gente che non conosce e, ancora più inquietante, morta.
“he was like water—cold, deep, unpredictable, and, like the pond up the canyon, dangerous, because you could never see what was beneath the surface. And just like I’d done all my life, I jumped in head first, even though I’d been forbidden. But this time, I drowned.” 
Georgia è l'unica ragazza ad aver mostrato un sincero interesse nei suoi confronti, dopo la nonna. Dove gli abitanti della cittadina lo evitano, perché a disagio dal suo comportamento anomalo e inquietante, lei ne è attratta e vuole conoscere tutto di lui.

E' talmente invadente che il ragazzo prova a imporre delle leggi per non farla avvicinare troppo, ma ormai era troppo tardi. La sua vivacità, il buon umore e il cuore d'oro l'avevano conquistato prima che lui potesse rendersene conto, e soprattutto che lo ammettesse a se stesso. Ha trascorso così tanto tempo a desiderare di non averla intorno che, quando ha capito di volerla veramente, troppa acqua sotto i ponti era ormai passata e non sarà un'impresa facile per lui riavvicinarla.

Questo romanzo è estremamente complicato da recensire. E' un paranormal perché lui ha un dono particolare che gli permette di ricevere visite "mentali", non programmate e di sicuro non volute, da persone scomparse il cui intento è quello di mandare un messaggio ai loro cari che si struggono nella loro mancanza; Moses concretizza i loro pensieri dipingendo le immagini che loro gli mostrano. Non tutti sono disposti a credere alla sua buona fede e sarà accusato di essere un imbroglione, un pazzo e addirittura un assassino.

E' una storia d'amore perché Moses e Georgia condividono un sentimento fortissimo che va oltre ogni dimostrazione fisica consumata: lei lo cerca e lui le sfugge, lei lo ama e lui ne è spaventato, lei non vuole soffrire e lui le offre finalmente il suo cuore.
“Georgia’s eyes. Georgia’s hair. Georgia’s smile. Georgia’s personality. Georgia’s kisses.”
E' un romanzo giallo perché c'è un mistero dietro le sparizioni che hanno colpito la cittadina negli ultimi anni e chissà per quale motivo le donne scomparse comunicano con Moses. Si capirà tutto, molto prevedibilmente, solo alla fine.

Potrei parlarvi di Moses per ore e ore, il suo dono non è mai stato considerato tale dal proprietario. Ha vissuto buona parte della sua vita come un reietto, un escluso per via del colore della sua pelle e delle sue eccentricità. Cataloga la sua vita con prima di Georgia e dopo Georgia. Questa dolce e forte ragazza gli ha insegnato a considerare le cose da un'altra prospettiva, trovare sempre 5 cose per cui essere grati quando tutto sembra essere triste e desolante.
“Any time you start feeling sorry for yourself or you go into a rant about how bad life sucks, you immediately have to name five greats.” 
La sua passione per la pittura lo tiene vivo, non è una prigione per lui anzi gli permette di associare un colore ad ogni cosa lo circondi.
“If I were to paint you, I would use every color.” 
Georgia si può paragonare ad un cavallo cocciuto e scalciante, non considera Moses come un caso clinico da risolvere con la terapia equina, lei ne è profondamente affascinata; i suoi occhi e la solitudine che mal nasconde con i suoi modi sgarbati e burberi, non convincono la ragazza che desidera solo donargli il suo cuore e essere ricambiata. 

La storia si divide in due parti: prima e dopo. C'è una pausa di sette anni, il lettore troverà i protagonisti molto cambiati, maturi e ancora troppo acerbi quando si tratta di affrontare i propri sentimenti. Il loro percorso è una scala ripida e tortuosa.
I personaggi sono ben caratterizzati, non solo i protagonisti; l'analisi è approfondita e ci troviamo di fronte ad un vero e proprio caso umano con Moses, il lavoro che ha fatto questa scrittrice per far arrivare al lettore tutto il suo tumulto interiore, è mastodontico.


Come tutti i libri della Harmon, non deve essere preso a cuor leggero. Il messaggio è importante e la storia di Moses e Georgia merita la completa e totale attenzione da parte del lettore.
Lo stile è irreprensibile, forme linguistiche che rasentano la poesia arricchiscono la lettura, sottolineando il pathos del romanzo stesso.
“There are laws. There are rules. And when you break them, there are consequences. Laws of nature and laws of life. Laws of love and laws of death.” 
Al momento è ancora inedito in Italia e mi preme quindi avvisare il lettore di lingua originale che non sarà una passeggiatina di salute, non tanto per le descrizioni ma per gli argomenti trattati. L'analisi psicologica dei personaggi ha portato il romanzo ad un livello assolutamente più alto rispetto alle pubblicazioni attuali.



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