giovedì 23 luglio 2015

AMORE SENZA TEMPO di Anna De Lorenzo


Per quanto ti sforzi di sfuggirgli, il passato è sempre lì, pronto a presentarti il conto.

Questi sono i pensieri di Joy quando riceve dal suo capo l’incarico d’indagare su Day Flanagan, l’uomo con cui, cinque anni prima, aveva vissuto l’esperienza più folle della sua vita. Joy l’aveva amato profondamente, ma l’aveva lasciato appena scoperto di aspettare un figlio, nascondendogli la verità e guadagnandosi così il suo disprezzo. Adesso, per amore di suo figlio, Joy sarà costretta a ritornare nella vita di Day e ad affrontare una passione mai sopita e un desiderio di vendetta dai risvolti inaspettati.


Interessante e coinvolgente questo nuovo lavoro di Anna de Lorenzo, che torna a pubblicare dopo l’esordio con la novella Un pregiudizio ingombrante, edito sempre da Triskell.
Interessante per il lettore, impegnato a ideare e ricostruire con l’immaginazione il percorso del passato vissuto dai personaggi che sono però calati in un presente difficile, insoddisfacente, quasi vuoto. È una lotta costante tra dire e sentire, agire e provare.

Si tratta di una novella di nemmeno 70 pagine che si legge molto bene e che avvince. Tuttavia, in quelle intense seppur brevi pagine, Anna de Lorenzo semina solo brevi riferimenti al passato di Joy e Day, fotogrammi vividi ma che, magari, si sarebbero potuti approfondire su un doppio binario narrativo, anche solo per giustificare con maggiore incisività l’importanza del rapporto che i due avevano costruito durante il loro tempo insieme. Sono molti gli spazi di suggestione che il lettore è chiamato a riempire, ma sono anche molti i passaggi felici in una storia che si dipana sul filo dei ricordi e delle emozioni sfumate.

“Lei si abbandonò a quella sensazione di beatitudine fino ad allora sconosciuta. Forse era reale, ma per lei fu l’inizio di una favola”

Amore senza è tempo è coinvolgente per il modo delicato e suggestivo con cui l’autrice crea gli spazi e l’ambientazione nella quale i personaggi si muovono, si lasciano e si amano. Tropea, città di origine e di destinazione del grande amore, con i luoghi che vengono rievocati e rivissuti in un continuo rimando ai tempi dell’amore perduto, comunque da riscoprire.

“Rimasero stretti per un tempo infinito, come se entrambi sapessero che una volta interrotta la magia di quel momento sarebbe svanite per sempre”

Joy e Day si sono amati pazzamente. Si sono lasciati, senza che nessuno dei due lo volesse veramente, per la paura di comunicare e di chiedersi scusa, per l’orgoglio di ammettere i reciprochi sentimenti. Si sono lasciati, forse, perché semplicemente quello non era il momento. Districarsi tra le emozioni non è mai facile, soprattutto in un racconto in cui non esistono personaggi perfetti, ma solo umani, che cercano di venire a capo delle proprie vite affrontando di petto gli errori commessi.

Anna de Lorenzo sposta i personaggi tra passato e presente, tra piccoli flashback e un oggi che, però, per Joy e Day continua a guardare indietro. Il rimpianto, che brutta cosa. Un deserto di parole non dette circonda i personaggi che, desiderosi di uscire fuori dal covo di rancori e occasioni sprecate, tentano – combattendo contro la razionalità – di cogliere una seconda occasione. Molte altre ce ne sono, sembra suggerire l’autrice, per due persone destinate ad amarsi.




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