mercoledì 8 luglio 2015

LA RAGAZZA CHE CUCIVA LETTERE D’AMORE di Liz Trenow





Londra, 1914. Maria, una ragazza di umili origini, lavora come sarta a Buckingham Palace. Giovane e attraente, viene notata dal principe Edward, che si innamora follemente di lei. Ma la loro passione è destinata a scontrarsi con la dura realtà... Londra, 2010. Mettendo ordine nella soffitta della casa materna, Caroline scopre una magnifica coperta di seta. E le sorprese non sono finite: quella coperta risale infatti agli anni '20 ed è stata cucita, con grandissima abilità, nientemeno che nella sartoria di Buckingham Palace. Ma perché si trova lì? E perché gli intricatissimi ricami sembrano disposti in modo da suggerire un messaggio? Determinata a svelare il mistero, Caroline inizia a indagare...


Per me che leggo principalmente fantasy, in ogni sua forma ed espressione, a volte capita di avere bisogno di cambiare genere e affidarmi a letture un po’ più “normali”.
Questo libro ha una copertina che mi ha conquistata all’istante per la sua bellezza e delicatezza, l’immagine e l’accostamento dei colori. L’autrice non la conoscevo, ma leggendo il titolo e la trama, qualcosa ha fatto scattare in me la voglia di leggerlo. E così ho scoperto un’autrice fantastica, una storia emozionante ed appassionante, proprio degna della copertina che la rappresenta.

“Mi hanno detto che vuoi conoscere la mia storia, sapere perché sono finita là dentro. Bella domanda, anch’io me lo chiedo da cinquant’anni. Posso dirti come ci sono finita, sì, e anche cosa mi è successo, ma il motivo? Quello resta un mistero”

Ho intrapreso un bellissimo viaggio alla scoperta di due donne, lontane nel tempo, che non si conoscono, il cui destino è legato ad un oggetto particolare: una trapunta lavorata a patchwork.

Maria era un’abile e giovane ricamatrice, che ha vissuto in orfanotrofio finché, proprio grazie al suo talento, arriva a lavorare nella sala del cucito di Buckingham Palace. Ci troviamo negli anni che precedono appena la Prima Guerra Mondiale; Maria è giovane e ingenua e si innamora del giovane Principe David. Proprio questo amore, tra due persone di estrazione sociale diversa, le costerà caro: verrà rinchiusa all’Helena Hall, una sorta di istituto di igiene mentale, facendole credere di essere una pazza mitomane che soffre di allucinazioni, per mantenere un segreto che non deve, per nessun motivo, essere divulgato.

“ Lui era dolce e gentile, affettuoso e pieno di attenzioni, e mi portò su un altro pianeta, dove le nostre differenze non esistevano. Era come trovarsi sull’orlo di un precipizio, pronti a saltare, a godersi il brivido della caduta senza nemmeno pensare a cosa sarebbe potuto accadere una volta toccato il fondo”



La vicenda di Maria è una storia di dolore e di sofferenza, capace di spezzarti il cuore.
L’altra donna di cui si parla è Caroline, che sta attraversando un periodo non facile della sua vita: ha passato la trentina, sua madre sta lentamente perdendo la memoria a causa della demenza senile, ha appena concluso la sua storia d’amore e si ritrova sola, senza lavoro, con un mutuo da pagare e nessuna prospettiva per il futuro.  Insomma, il destino sembra essersi accanito contro di lei. Un giorno riceve come eredità, da parte della defunta nonna paterna, una trapunta, che inizialmente per lei, a parte un valore affettivo, non ha nessun significato, ma che in realtà è molto ma molto di più.

“In questa trapunta ho cucito il mio amore. Anche se te ne sei andato, io devo continuare a vivere, e questa mi terrà vicino a te...”



Il romanzo ruota attorno a queste due figure principali, due donne diverse, unite dalla sofferenza sì, ma anche e soprattutto dalla forza e dal coraggio di non arrendersi davanti alle difficoltà, grandi o piccole che siano. Il perno centrale della storia è rappresentato dalla trapunta, e da quanto un semplice oggetto possa essere carico di significati e di mistero; gli oggetti ci parlano e ci raccontano storie che nemmeno immaginiamo.

“senza dubbio ammiravo la sua fiera determinazione nel voler trarre il massimo dalla vita, nel voler continuare a combattere senza arrendersi, proprio come mia nonna, mia madre e, ci speravo, come me “
“dobbiamo trarre il meglio da ciò che la vita ci offre, nel bene e nel male”


Da chi è stata realizzata la trapunta e perché? Cosa rappresenta? Come è arrivata  nelle mani della nonna  prima, e di Caroline poi? Io non ve lo posso raccontare, ma leggete il libro e lo scoprirete.
Un romanzo appassionante che mi ha travolta come un fiume in piena fatto di emozioni e una scrittura fluida che ti rapisce dall’inizio alla fine, una struttura narrativa che si alterna tra passato e presente, costruita attraverso ricordi, testimonianze, interviste e ricerche. Un romanzo delicato per le tematiche affrontate: l’amicizia, l’amore, il desiderio di maternità, il senso di perdita, di sconfitta, il senso di colpa, la sofferenza, il dolore, la solitudine e la paura di invecchiare. Una storia che mi ha rubato il cuore, è riuscito a commuovermi fino alle lacrime, lasciando uno squarcio nella mia anima.


    
Prima di dedicarsi alla narrativa, Liz Trenow ha lavorato come giornalista per i più importanti quotidiani inglesi e ha curato diversi programmi culturali per la BBC. Nei suoi romanzi, ama intrecciare vicende contemporanee a suggestioni tratte dalla Storia, creando echi tra personaggi di diverse generazioni. Per La ragazza che cuciva lettere d’amore ha attinto direttamente alle tradizioni della sua famiglia, che da oltre trecento anni si dedica alla lavorazione della seta, anche per conto della Famiglia Reale.



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