Mi chiamo Essie Wilson e quando avevo sedici anni vivevo a Shelbyville, Kentucky.
Avevo una grande passione: l’equitazione.
Thunder, il mio cavallo, e io eravamo due campioni, vincevamo tutte le gare del circuito.
La mia vita era perfetta e io ero felice.
Finché non è arrivato lui, Cruz Sanders.
Lui ha rubato le attenzioni della mia istruttrice, ha rubato le mie vittorie, ha rubato la mia felicità.
Dovevo considerarlo il nemico, invece ho abbassato la guardia e mi sono innamorata di lui.
Essie Wilson è una giovane promessa dell’equitazione e, insieme al suo Thunder, vince le principali gare Juniores. Questo ha portato il Gaelik al prestigio, al punto da pensare di creare una squadra Juniores di sei elementi. Una proposta che a Essie non va proprio giù perché significa fare squadra, una parola che disconosce, non accettando che altri possano rubarle il primato. Ma è già tutto deciso e lei poco può fare quando si ritrova faccia a faccia con Cruz Sanders. Anche lui è una promessa dell’equitazione e il suo posto si trova a un punto da Essie. Prova astio per quel ragazzo che in sella compie magie insieme alla sua Candy. Più lui cerca di avvicinarsi, più lei cerca di allontanarlo. È intenzionata a non abbassare le proprie difese e ad annientare il nemico.
Ma cosa succede quando il nemico diventa l’unico ragazzo tu abbia mai amato, ed è pronto a usare quella debolezza contro di te?
«I sentimenti sono cosi, Essie: sono come la polvere nascosta sotto a un tappeto, piano piano, granello dopo granello rendono il pavimento irregolare.»
«Ho tentato di usare l’aspirapolvere, però il sacchetto è esploso.»
«Perché devi trovare il sacchetto giusto.»
«Stiamo paragonando i miei sentimenti per Cruz Sanders a immondizia, mi piace la piega che sta prendendo questa discussione.»
Non avevo mai letto nulla di Naike Ror fino a questo momento, poi qualcuno mi ha detto “Devi assolutamente leggerlo, soprattutto se anche tu sei un’appassionata di cavalli”. Colpita e affondata nel mio punto debole, ma per questo devo solo dire grazie a chi me lo ha caldamente consigliato.
La scrittura di Naike Ror è magnetica, ogni capitolo si conclude con un colpo di scena che ti spinge a volerne sapere di più, e ti ritrovi a divorare capitolo dopo capitolo per capire cosa sia successo tra i due protagonisti per essere arrivati a considerarsi nemici giurati. Il romanzo è diviso in due parti, il passato si intreccia con il presente in una danza sincrona, pronta a fare luce sulle loro vite e sulla loro grande passione: l’equitazione.
Non è stato difficile entrare in empatia con Essie. Lei non vuole fare la principessina, non si sente
tale, ma il suo atteggiamento dominante non può cedere in uno sport così spietato e competitivo. Qualcuno ha trovato il suo carattere scostante, ma chi frequenta questo mondo sa che o mangi o vieni mangiato, quindi è bene tenere sempre alta la guardia. Mentre leggevo non ho potuto fare a meno di fare un salto nei ricordi del mio passato, quando l’odore di paglia e fieno era l’unica cosa in grado di dare energia e il tuo cavallo, impaziente nel suo box, di vederti. Uno sport che ti fa annullare quasi la tua vita intera, non esistono amicizie o amori, a meno che non si faccia parte dello stesso mondo, perché non è semplice spiegare a parole cosa significhi stare in sella, creare un legame forte e indissolubile con il tuo cavallo, arrivare al punto tale che il cavaliere pensa alla figura da eseguire e il cavallo già la sta eseguendo. Questo è quello che a detta di molti viene chiamato il binomio perfetto, dove il cavallo diventa il prolungamento stesso del cavaliere ed entrambi aspirano alla vittoria. So che significa dover mantenere un cavallo e prendersi cura di qualcuno più grosso di te, di un animale che è puro istinto. Non posso dire molto per evitare spoiler, ma ho provato un sacco di emozioni con Essie, la gioia di essere in sella, quell’incredibile felicità che si prova quando sai che stai andando a trovare il tuo partner a quattro zampe, sei così euforico che senti il cuore battere tanto velocemente che sembra voglia uscirti dal petto. E so che significa la disperazione di non poter più fare equitazione perché altri hanno deciso per te, togliendoti la tua unica fonte di felicità. Una disperazione tale che fai fatica ad avvicinarti ad altre scuderie, dove le lacrime sgorgano incontrollabili in preda ai ricordi.
Camminavo a testa alta, come sempre, senza mai abbassare lo sguardo davanti alle persone che incrociavo, sicura che niente nella vita mi avrebbe di nuovo abbattuto.
Ho trovato una protagonista forte e determinata nel raggiungere i propri obiettivi, anche se questo significa colpire l’unica persona che ancora possiede il tuo cuore. Essie decide di fare lo stesso gioco di Cruz, eccellere in tutto e togliergli l’unica cosa cui aspira, solo per il gusto di farlo, per riprendersi una rivincita e fargli capire che cosa lei ha dovuto passare. Ma Essie è pur sempre una ragazza, per quanto forte si dimostri, tenderà a cedere e a lasciar quel fianco scoperto che diventerà il nuovo bersaglio del suo avversario.
Mi piacerebbe parlarvi anche di Cruz, ma lascerò che sia lui a raccontarvi questa storia fatta di odio, amore, poi di nuovo odio e forse poi di nuovo amore. È vero che il tempo guarisce tutte le ferite, eppure a volte ci sono cicatrici che fanno fatica a richiudersi e basta un po’ di sale per tornare a sentire dolore, fino a quando non arriva quella persona che ci ha fatto male e a cui decidiamo di affidare quel dolore affinché lo lenisca.
In House of Love abbiamo avuto modo di conoscere dei personaggi secondari veramente unici e spero che anche loro avranno la loro storia. Sono sicura che Tyson, amore di papà, regalerebbe alle lettrici grosse soddisfazioni.
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