venerdì 26 giugno 2020

IL DODICESIMO CAVALIERE di Victoria Sue



Serie Guardiani di Camelot, Libro 1

Un male antico… le armi e la magia non saranno sufficienti. Avranno bisogno l’uno dell’altro.
Per 1500 anni, Lancillotto ha combattuto per il bene, e adesso si trova ad affrontare un piano malefico orchestrato da Morgana centinaia di anni fa; però non può sconfiggerla da solo. Deve trovare l’altra metà della sua anima, ma c’è solo un piccolo problema: non sa dove cercarla.
Chiunque sia, è certo che viva a New York.
Il tempo scorre.
E non è dalla sua parte.
Merlino ha sempre avuto una vita difficile dopo aver perso il padre quando era solo un bambino. Ha fatto di tutto per sopravvivere, e non è stato facile. Quando incontra uno strano uomo inglese, che gli racconta una storia incredibile, deve prendere una decisione: seguire il suo cuore e credergli, oppure scappare via?
Riusciranno Mel e Lance a sconfiggere il più grande nemico che il mondo abbia mai conosciuto? Oppure saranno costretti a scoprire, nel bel mezzo della lotta, che la vera minaccia è sempre stata quella di ritrovarsi con un cuore infranto?
E se l’unica battaglia che non hanno speranza di vincere fosse quella contro se stessi?

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Inizialmente ero un po’ titubante a leggere questo libro, non sono esperta del ciclo arturiano né appassionata del genere e non sapevo cosa aspettarmi dal mix giorni nostri/cavalieri medievali, ma alla fine ne sono rimasta piacevolmente sorpresa. Il pov è alternato tra Mel-Merlino, giovane orfano che si guadagna da vivere come può e Lance-Lancillotto, impavido, ma stanco cavaliere devoto alla causa che lo porta a combattere contro le forze oscure di Morgana da millecinquecento anni. Oltre a Lance conosciamo anche altri cavalieri: il taciturno Lucano, l’amabile Caio, l’abile informatico/tecnico Galvano e la bella Ali. Il fatto che venga dato spazio anche agli altri, seppur più marginalmente, permette di avere una storia a più ampio respiro anche se così si va a penalizzare, in parte, l’approfondimento del rapporto tra Mel e Lance. A quanto pare ogni cavaliere ha un Trèsor cioè una specie di anima gemella generata apposta per completare la sua anima, ma che ne rappresenta anche il punto debole e, apparentemente, Mel dovrebbe essere proprio un Trèsor, addirittura di Lance. Sinceramente io non sapevo che Lancillotto avesse avuto una moglie e un figlio, perdonate la mia ignoranza, quindi vi sono diversi intrecci tra passato e presente che giocano a rendere la storia meno banale e più intricata. L’unica pecca, a mio avviso, è la troppa velocità nell’approfondirsi dei sentimenti tra Mel e Lance. Mel passa dallo scetticismo all’attrazione all’innamoramento nel giro di un paio di giorni. Vista comunque la situazione particolare ci potrebbe anche stare, ma io l’ho trovato un po’ affrettato. 
Insomma, un libro interessante e mai noioso che fonde abilmente passato e presente senza cadere nel banale e dando il via a questa serie che promette sicuramente molto bene. 


Aveva combattuto ciò che tutti gli altri stavano cercando di dirgli, mentre invece avrebbe dovuto fidarsi del suo istinto. E ascoltare il suo cuore.

Affondò il viso nel corpo saldo che lo teneva in piedi e pianse. Per quello che aveva fatto. Per quello che avrebbe dovuto fare. Per quello che non avrebbe mai avuto. Pianse perché amava tanto e non sarebbe mai stato amato.

Victoria Sue si è innamorata delle storie d’amore da bambina, quando si nascondeva con I libri della biblioteca della madre per sognare l’affascinante eroe che l’avrebbe salvata dai compiti di matematica. La matematica non l’ha imparata, ma non ha mai spesso di amare gli eroi e ha deciso di dare loro il lieto fine per cui lottano così strenuamente. Preferisce leggere e scrivere di bellissimi uomini che si amano, e ama creare per loro una famiglia che li adori. È sempre entusiasta di ricevere messaggi dai lettori. La maggior parte del tempo sbircia quel che succede su Facebook, dove non ha bisogno di una crema solare con fattore protettivo 1000 per nascondere le lentiggini.


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