venerdì 26 giugno 2020

Review Tour: LUCA VITIELLO di Cora Reilly



Ero un mostro.

La crudeltà scorreva nelle mie vene come un veleno. Scorreva nelle vene di ogni maschio Vitiello, trasmessa di padre in figlio, una spirale di mostruosità senza fine. Ero un mostro che i pugni, la lama e le parole brutali di mio padre avevano reso anche peggiore.

Ero stato cresciuto per diventare Capo, per dominare senza pietà, per dispensare brutalità senza ripensamenti. Cresciuto per sottomettere gli altri.

Quando Aria mi fu data in matrimonio, aspettavano tutti di vedere, con il fiato sospeso, quanto in fretta l’avrei soggiogata nello stesso modo in cui mio padre spezzava le sue donne. Volevano vedere come avrei distrutto la sua gentilezza e la sua innocenza con la forza della mia crudeltà. Annientarla mi avrebbe richiesto un piccolo sforzo: mi veniva naturale.

Ero felice di essere il mostro che tutti temevano, finché non è arrivata lei.



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Cora Reilly, grazie a HE, torna in Italia con il nostro amato LUCA VITIELLO, che ho avuto il piacere di leggere in anteprima per le Cosmo. Che dire di Luca? Be', quel nome parla da sé non trovate? In questo romanzo, interamente scritto dal punto di vista del protagonista, che riporta le vicende di Legati dall'onore c'è molto di più di quello che la nostra immaginazione pensa perché ci sono tratti che non avremmo mai pensato di leggere come la sofferenza, la forza, la determinazione e l'innocenza tolta a un bambino di nove anni.
Luca Vitiello è cresciuto in fretta, per forza di cose, già da piccolo sapeva che sarebbe diventato il Capo, è stato "addestrato" per questo, per essere come il padre. Freddo, violento e... senza cuore, ma Luca nel profondo della sua anima non è mai riuscito del tutto a essere il mafioso che tutti si aspettano, ma si mostra crudele, non mostra mai nessuna debolezza. Se il nemico dovesse scoprire che ha un punto debole saprebbe come e dove colpire.

Come futuro Capo, non puoi permettere alle emozioni o ai desideri di gestirti la vita.


Tenere le distanze sarebbe stata una battaglia persa.

Ho amato questo protagonista dall'istante in cui l'ho conosciuto grazie al pov di Aria, Luca è stato come un raggio di sole in una giornata buia e conoscerlo meglio è stato meraviglioso, non posso però negare che mi è mancato qualcosa alla fine delle lettura. Ammetto che mi aspettavo un Luca - la Morsa - Vitiello nelle vesti di un papà amorevole con la propria figlia o protettivo con il proprio figlio. Ma abbiamo potuto comunque assaporare ogni fase del suo cambiamento e di come Aria lo ha trasformato. Nell'attimo in cui Luca vede Aria, sente il bisogno di proteggerla e fare sua quell'innocenza che la accompagna.

Cazzo, Aria, dovevi essere solo la garanzia di una tregua, nient'altro.


Era così dannatamente innocente, così meravigliosamente mia.

Aria, per Luca, è una debolezza e se il padre dovesse scoprirlo sarebbe la fine. Luca però non lo permetterà, perché al contrario degli altri lui ci tiene alla sua donna, sua moglie non è uno straccio, non è solo un corpo su cui riservare il proprio piacere e nemmeno un corpo su cui sfogare la propria rabbia repressa. Sua moglie è incantevole, dolce, comprensiva, sincera, pura ed è innamorata di lui... Come può Aria Scudieri amare un mostro? Aria non vede nessun mostro in Luca. Luca cambierà le carte in tavola, quando prenderà il posto del padre, quando sarà il Capo a capo della Famiglia.
Vedremo i Vitiello, Luca e Matteo, alle prese con la mafia russa. Vedremo un Luca senza pietà dinnanzi ai nemici, ma conosceremo tutti i suoi desideri ed emozioni quando pensa o si trova davanti e con sua moglie, e sarà bello. Sarà il primo vero amore.



Per leggere le recensioni dei volumi precedenti, cliccare sulle immagini!!


 

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