“Sto per prendere la decisione più difficile della mia vita. Tutte le volte che me ne pentirò, perché ci saranno, ripenserò a questo momento, ai suoi occhi, alle sue parole e mi ripeterò che ho fatto la scelta giusta.
Perché oggi lui mi ha spezzato.
Oggi sono stato colpito dove fa più male.
Da oggi… ho chiuso con il rugby.”
La mia vita è stata stravolta: convocato come riserva in nazionale. Difficile accettarlo se comunicato da mio padre, tanto più se accompagnato dai suoi veri pensieri su di me. Pensieri che, mio malgrado, mi hanno aperto gli occhi.
Ho mollato tutto, mi sono rimboccato le maniche e ho iniziato una nuova vita. Un passo alla volta ho modificato il mio modo di vedere le cose e, adesso, sono una persona diversa, migliore e, guardandomi indietro, quello che ho lasciato non mi manca poi così tanto.
E poi c’è Carol, il mio capo. È bella, caparbia e mi fa letteralmente impazzire.
Io sono Tom Wilson, ex Numero 10 dei Saracens, ex Numero 10 della Nazionale inglese, ex latin lover, ex uomo libero da ogni forma di responsabilità. Sono ex per tante cose, ma, adesso, chi sono davvero?
Questa è la mia storia, ma vi avverto: se volete leggerla, sarà bene che vi mettiate seduti e vi prepariate qualcosa da bere. Bello forte.
Oggi vi parlo dell'ultimo dei fratelli Wilson: dopo la storia di Daniel e di Scott, adesso è il turno di Tom.
Tom è il gemello di Scott, quello che, a detta del padre, è sempre stato il figlio più problematico. E grazie alla penna di Alessia D'Ambrosio abbiamo l'opportunità di scoprire la vera essenza di questo ragazzone dal cuore d'oro!
Dopo l'ennesima bravata (diciamo così...) Tom viene convocato nella Nazionale inglese di rugby insieme ai suoi fratelli, ma a differenza loro se ne dovrà stare in panchina come riserva ad aspettare il suo momento di gloria. E dopo l'ennesima stoccata nell'orgoglio da parte del padre, prende la decisione più difficile della sua vita: lasciare il rugby. E così si trova a dover cercare un lavoro "vero" per potersi mantenere e... ne vedremo delle belle!
Grazie alla narrazione dal punto di vista di Tom, potremo entrare nella sua testa e, soprattutto, nel suo cuore.
Lo stile della D'Ambrosio è andato gradualmente migliorando di libro in libro e ci ha regalato una storia davvero appassionante e profonda, con un ritmo incalzante che non permette di abbandonare la lettura. Anche in questo capitolo ritroveremo lo schema che si ripete nelle storie precedenti. Ci si concentra sul protagonista, con un paio di capitoli dal punto di vista della protagonista femminile, Carol, che ha un temperamento opposto a quello di Tom: dove lui sacrifica quello che credeva il suo sogno per ottenere qualcosa che gli dia maggiore soddisfazione, lei è disposta a mollare tutto e utilizzare qualsiasi mezzo per realizzare i suoi sogni di celebrità.
"Sono tua, sei mio"
"Sono tuo, sei mia"
I personaggi secondari (come era successo con Prou nel primo libro e Kassy nel secondo) fanno brillare di luce propria il protagonista e aiutano a metterne a nudo soprattutto il lato umano. Anche questa volta si toccano tematiche importanti, come la tossicodipendenza e la disabilità, ma in modo delicato e mai superficiale.
A differenza degli altri, però, la storia d'amore non è predominante, ma lo è il valore aggiunto dei personaggi secondari che ci spiegano meglio chi è Tom veramente. Un uomo che si impegna per il bene altrui, spesso trascurando se stesso e le proprie necessità. Questa è una storia di crescita e di formazione e, grazie a Connor e Viky e alla sua voglia di non arrendersi, Tom riuscirà a trovare la propria strada.
Cosa che non si può dire della sua vita sentimentale, ma a quanto pare, leggendo attentamente fino alla fine, troverete una lettera da parte dell'autrice che ci riserva una bella sorpresa...
"In fondo, siamo tutti dipendenti da qualcosa."
Tra tutte, questa è la storia che ho apprezzato di più, mi ha coinvolto molto il percorso che Tom ha affrontato, non senza difficoltà e ripensamenti, per arrivare ad acquisire maggior consapevolezza di sé e avere chiaro l'obiettivo che darà un senso alla sua vita, e il modo impeccabile in cui le varie storie si sono intrecciate. E lo ammetto: questa volta non ho pianto a dirotto, ma mi sono commossa per la dolcezza e la profondità di questo protagonista speciale.
Ancora una volta il sentimento di appartenenza e di famiglia occupano la scena e ritroviamo i personaggi che abbiamo avuto modo di conoscere e apprezzare in precedenza. Penso che sarà molto difficile per tutti lasciare andare i fratelli Wilson...
Il messaggio che Tom vuole lanciare a tutti noi è semplice: non permettiamo a nessuno di decidere della nostra vita e non smettiamo di lottare per ciò in cui crediamo veramente.
Alessia D’ambrosio nasce a Roma il 10 marzo 1982. Attualmente vive nella sua città natale con il marito, le sue due piccole pesti e Ulisse, detto Il Santo, il cane più buono del mondo.
Dopo anni trascorsi a studiare recitazione e canto, inizia, per puro divertimento personale, a buttare giù qualche riga di quella che sarebbe poi divenuta una serie di quattro libri. Tra la manutenzione della casa e il lavoro come commessa, riesce a portare avanti la passione per la scrittura e pubblica con Les Flaneurs Edizioni la serie Uncrossed composta da: Come Rette Parallele; Come Un’Eclissi; Non Dirlo A Nessuno; Come Onde Controvento. Number 8 è la sua prima opera in self publishing.
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