Avery Fletcher è meglio come amico che come fidanzato, o almeno così crede. Cioè, lui e tutte le donne con cui è uscito. Ora predilige incontri brevi e soddisfacenti. Non c’è davvero bisogno di complicare le cose.
Eppure, quando siede da solo sotto il suo portico ad ascoltare le cicale, ha una breve crisi di coscienza e desidera qualcuno con cui parlare.
A Helena Davenport non serve un uomo, né vuole averne uno. Erede della fortuna e degli affari del suo defunto padre, il suo scopo è avere successo. Ma apparentemente neanche nel Ventunesimo secolo è possibile sfuggire alle aspettative della società, e il consiglio d’amministrazione vuole che la regina incoroni un re.
Tutto cambia quando durante un addio al nubilato si ritrova a farsi tatuare da nientemeno che quel cattivo ragazzo di Avery e le viene in mente un piano. Lui è perfetto: tatuaggi, barba incolta, mente sveglia. Oh, ed è anche incapace di innamorarsi di lei. Il finto fidanzato ideale.
Se concederà ai membri del consiglio d’amministrazione ciò che le hanno chiesto forse smetteranno di starle addosso e dovranno rimangiarsi le loro parole. Cosa mai potrebbe andare storto?
Alcuni eventi sociali mettono alla prova la coppia e li costringono a stare vicini. Troppo vicini. La situazione si fa bollente e piuttosto preoccupante.
Il piano di mantenere le cose platoniche inizia a vacillare. Riusciranno i due a non perdere la calma, oppure cederanno al fuoco che divampa tra di loro?
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Non c'è cosa migliore di farsi travolgere da un libro, alzare lo sguardo solo quando si ha finito senza rendersi conto del tempo passato, stupendosi, momento per momento, del gioiellino che si ha avuto fra le mani.
E' questo ciò che mi è capitato con Avery di Kat Savage, terzo volume che narra le vicende dei tatuatori del centro Bird's Eye.
Incredibile la capacità di intrecciare due mondi così diametralmente opposti come quello di Avery, un tatuatore, e di Helena, erede di un impero governato da soli uomini in cui cerca di farsi posto attimo dopo attimo.
Quello che vorrei farvi ben presente è stata la capacità dell'autrice di sdoganare tutto ciò che era possibile, rendendoci chiaro sin dalle prime pagine quanto le apparenze ingannino.
Prendete Helena, ad esempio.
Non c'è giorno nella sua vita da perfetta stacanovista in cui non indossi abiti dal taglio impeccabile, giorno in cui non stia attenta non solo alla sua immagine ma anche ad ogni passo che fa, perché di una cosa è ben certa: il consiglio di amministrazione non cerca altro che un suo passo falso per farla cadere dal trono su cui l'ha messa suo padre.
Come se una donna non potesse governare in un mondo fatto di uomini, capite?
Come se avesse al suo fianco bisogno di un uomo per rendere la sua persona completa.
I cani sono semplici.
Vogliono amore, qualche osso e un po’ di esercizio fisico.
E non importa quanto a lungo stai via, sono sempre felici di vederti tornare. Sono le donne a darmi problemi.
Troppe emozioni, pensieri e sentimenti
Ora però vi chiedere come abbia fatto la sua strada ad incrociarsi con quella di un tatuatore a Louisville della fama di Avery.
Ebbene, proprio come immaginate: facendosi un tatuaggio insieme alle sue amiche ad un addio al nubilato.
Le apparenze ingannano e il primo a farne lo scotto è proprio Avery, perché nel momento in cui vedrà Helena cosa cela sotto gli indumenti... E' difficile stupire un uomo come lui eppure è proprio ciò che è accaduto vedendo la tela che sta via via prendendo forma sul suo corpo.
E' stata questione di un attimo ma fra i due qualcosa deve essere scoccata perché un legame li ha uniti, dapprima fragile come un'amicizia, per poi divenire qualcosa di più solido, fin poi ad essere l'uno quello di cui ha bisogno l'altra, anche solo per convincere le persone della sua società quanto sia capace di fare Helena, e se per dimostrarlo al suo fianco dovrà avere Avery... che le danze abbiano inizio.
Sarebbe tutto più facile se vivessimo nello stesso posto.
Ammettere che la nostra relazione è diventata reale è stato impegnativo per entrambi,
come se non fosse una cosa frequente per nessuno dei due
Sono due mondi così diversi fra loro, come se i chilometri già da soli non bastassero (una a Nashville e l'altro a Louisville), o il loro aspetto, basta guardare il nostro tatuatore, ogni volta che apre bocca sembra sempre stia per capitare qualcosa, per non parlare poi del fascino che trasuda, del suo modo di fare, qualcosa a cui sembra impossibile resistere.
Apparenze, ricordate?
Perché sembra pure una persona a cui non interessa di niente e di nessuno ma sotto la maschera che così abitualmente indossa si nasconde un uomo dai grandi valori, una persona che per gli amici si dividerebbe anche in quattro, e per la persona per cui tiene...
... Probabilmente anche in otto, ma con anche otto casini assicurati.
Helena Davenport è il tipo di donna in cui è facile smarrirsi.
Occupa spazio, riempie la stanza.
Ho solo due possibilità: fuggire o lasciarmi divorare.
E' un mondo magnifico quello che Kat Savage ci mostra in questo volume, qualcosa che supera ogni aspettativa. E' stato letteralmente un colpo di fulmine e spero potrete amarlo quanto l'ho amato io. Non saprei dirvi cosa mi ha colpito così tanto senza risultare ripetitiva, i personaggi si svelano e evolvono senza mai correre, ogni pezzo scoperto sembra un tassello di un puzzle che nemmeno sapevo di star componendo ma che poi, alla fine, mi ha tolto il fiato per la sua bellezza.
Piccolo recap di Avery in pochi punti:
- III volume della serie Men of Bird's Eye
- Pov alterno in I persona
- finale autoconclusivo
tropes : contemporary romance - fake relationship - tattoo - donna in carriera - relazioni a distanza
potessi darei 10 a questo libro.
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