Il potere è un gioco pericoloso. Soprattutto nel Regno di Stehir, dove nemmeno la regina osa opporsi alla Corporazione degli Stregoni. Lo sa bene Alister Basker, che in passato ha subìto lo strapotere degli stregoni. Per questo, quando viene convocato dal loro capo per risolvere un mistero, non può immaginare che un oscuro Maestro e i suoi discepoli abbiano nel frattempo dichiarato guerra alla Corporazione e alla Corona. Grazie alla Tecnetica, la scienza proibita che unisce incantesimi e tecnologia, il Maestro vuole prendere il controllo di tutto il Regno.
Per fermarlo Alister dovrà indagare per conto dei suoi vecchi nemici, accompagnato da un elfo apprendista stregone: Jòsian Penn, figlio fedele della Corporazione, invischiato nelle trame del complotto e attratto da una strega rinnegata che lo spingerà a mettere in discussione anche le idee più radicate.
Quando la sfida del Maestro illumina le ombre del potere, arriva il momento in cui crolla ogni sicurezza. È il tempo di conciliare gli opposti. Il tempo della Tecnetica.
«Ma è un’assurdità!» sbottò Jòsian mentre Alister spiegava. «Non è possibile imbrigliare la magia!»
«Sei un giovane intelligente, lascia da parte la dottrina. La magia è una forza naturale, come il cadere di un sasso o lo scorrere dell’acqua. Allora perché, se possiamo manipolare il calore del fuoco per far funzionare un motore, non possiamo manipolare la magia per fare cose ancora più grandi? La Corporazione vi ha ingannato: non è vero che la Tecnetica porterà alla scomparsa della magia, non è un ‘abominio’.»
«E invece lo è! La magia è una cosa viva, è in grado di fare e disfare questo mondo. E tu proponi di trasformare tutto questo in un oggetto?»
Sarebbe stato facile arrabbiarsi con lui, ma Alister dovette ricordarsi che l’elfo era cresciuto in mezzo agli stregoni, che era stato educato da loro.
«E questo chi te l’ha detto? Conosci abbastanza bene la Tecnetica da sapere come funziona? Hai verificato personalmente che magia e tecnologia non possano convivere? Oppure sono parole di qualcun altro?»
A quelle parole il giovane mago distolse lo sguardo. Non c’era risposta più chiara.
Elia Pasolini nasce a Cesena nel 1994; vive a Rimini dove si occupa di giovani e educazione. Come molte cose belle della sua vita, la passione per la scrittura nasce come un gioco iniziato da ragazzo, e a cui sente ancora il bisogno di partecipare.
Ha iniziato a scoprire la sua voce scrivendo racconti, alcuni dei quali sono stati riconosciuti in concorsi nazionali. Il suo testo “Il posto sbagliato” appare in “L’universo, all’improvviso” (2018, Fernandel), antologia del concorso in cui è stato premiato tra i finalisti.
Il suo primo romanzo è stata l’esperienza da cui ha tratto più insegnamenti: per questo rimarrà nel cassetto finché non sarà riscritto parola per parola. Nel frattempo, ha continuato a sperimentare, tra la produzione di alcuni testi teatrali e la scoperta della scrittura cinematografica.
Nel 2022 vince la seconda edizione del Premio Letterario “Giovanni Pace”, e inizia così la sua avventura con la casa editrice Dark Zone.
Cronaca dei giorni d’acciaio è il suo romanzo d’esordio.
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