mercoledì 2 settembre 2015

CREDIMI STO MENTENDO di Mary Elizabeth Summer


Julep Dupree dice un sacco di bugie e conosce bene l’arte del raggiro. Suo padre, anche lui un esperto truffatore, l’ha mandata all’esclusivo St Agatha High, a Chicago, proprio per farla socializzare con i figli dell’alta società. E Julep non perde tempo: riesce perfino a guadagnare un po’ di soldi organizzando piccole truffe per far ottenere ai suoi compagni di classe il massimo dei voti. Il suo obiettivo è riuscire ad arrivare fino alla prestigiosa università di Yale. Ma quando un giorno torna a casa, ad attenderla c’è una brutta sorpresa: l’appartamento è stato svaligiato e suo padre è scomparso. Con l’aiuto del suo migliore amico, Sam, e del ragazzo più ambito della scuola, Tyler, Julep cercherà di seguire le tracce che l’uomo ha lasciato dietro di sé: e non sarà facile tra criminali che le danno la caccia e torbidi segreti di famiglia. Ora per lei non c’è più tempo da perdere, è giunto il momento di mettere in pratica tutti i trucchi che il padre le ha insegnato.

Il personaggio principale di questa storia è Julep Dupree una giovane ragazza, con un passato difficile alle spalle: sua madre l’ha abbandonata e suo padre è un abile truffatore con la passione per le scommesse che l’ha iniziata al mondo del raggiro. Questo quadro familiare anziché renderla introversa e schiva, l’ha resa più forte e sicura di sé. È intelligente, disinvolta, impavida e con un pizzico di arroganza che non guasta. Cerca di guadagnarsi da vivere imbrogliando gli altri, in un modo così preciso e pianificato che sorprende anche solo pensare che queste truffe siano organizzate da una semplice adolescente.

La verità è che la coscienza esiste perché ognuno di noi ha nel proprio passato qualcosa di cui non va fiero.

La storia inizia quando suo padre scompare; dapprima Julep non è preoccupata, fino a quando non rientra nel suo appartamento e lo scopre del tutto a soqquadro. Di suo padre nessuna traccia, comincia a cercare degli indizi e gli unici che trova sono un’annotazione a dir poco criptica, oltre ad una pistola che apparteneva a sua madre. Julep, per non compromettere se stessa e le “attività illecite” della sua famiglia, decide di non rivolgersi alla polizia.



Le conoscenze giuste contano più dei soldi, dice sempre. Le conoscenze giuste aprono porte che tutto il denaro del mondo non riesce a schiudere.

Chi meglio di lei che conosce tutto (o quasi) di suo padre può ritrovarlo? Per questo motivo intraprende una piccola indagine privata, fiancheggiata dall’amico d’infanzia Sam e da Tyler: il ragazzo più popolare e desiderato dalle ragazze della sua scuola; un aiuto davvero inaspettato che la coglie alla sprovvista. Comincia a venire a galla una piccola “caccia al tesoro”, degli strani ed enigmatici indizi porteranno Julep alla scoperta di pericolose verità. La protagonista si presenta come un personaggio accattivante e allo stesso tempo con degli obiettivi contrastanti: da un lato pensa che una vita all’insegna dell’inganno non faccia più per lei ed infatti la sua più grande aspirazione è entrare a Yale; dall’altro lato, invece, vuole scoprire cos’è successo a suo padre tentando con qualsiasi mezzo possibile, anche se questo potrebbe significare andare contro la legge e, di conseguenza, mettersi nei guai. Julep è tenace e riesce a comprendere le vere intenzioni di chi le sta davanti, ma per quanto riguarda i sentimenti le sfugge “l’ovvio” e perciò oltre alla trama principale si delinea un triangolo amoroso.

“[…] Quando puoi essere chiunque, diventi nessuno. Capisci?”

L’andamento del romanzo non è sempre sinuoso, la vicenda ci mette un po’ ad ingranare, tuttavia il romanzo d’esordio della Summer è coinvolgente, e soprattutto, grazie alla scorrevolezza del linguaggio, si legge in fretta, difatti l’ho finito in poche ore. 
Il racconto non annoia, ma nemmeno avvince così come si intuiva dalla trama. Solitamente chi sceglie di leggere un thriller freme per avere un ritmo di lettura adrenalinico e intenso, invece in questo romanzo riusciamo ad assistere a dei veri e propri colpi di scena soltanto verso gli ultimi capitoli. Avrei gradito, quindi, un po’ più d’azione, ma mi sento ugualmente di consigliare questo romanzo in quanto lettura da intervallare a libri più impegnativi. 
Inoltre mi ha fornito qualche spunto di riflessione, uno dei quali è il seguente: anche se a volte usiamo i mezzi sbagliati, si può sempre fare del buono per gli altri.
Il romanzo ha un sequel che uscirà in America in autunno 2015, con il titolo di Trust me, I’m trouble.

“[…] Dove ti porto?”
“Non ho un posto dove andare. Non ho nessuno.”
“Hai me”, dice, e il mio cuore si sente un po’meno come un prigioniero di guerra.





Mary Elizabeth Summer è laureata in scrittura creativa allo Wells College, Credimi, sto mentendo è il suo primo libro (scelto nel 2014 da «TeenVogue’s» come miglior romanzo d’esordio). Nell’autunno del 2015 uscirà negli Stati Uniti il seguito.
Per maggiori informazioni, visitate il suo sito www.mesummer.com, il suo blog (maryelizabethsummer.tumblr.com) o seguite il suo account Twitter.


2 commenti:

  1. È nella mia Wish list e volevo proprio raccogliere qualche parere. Il fatto che sia un po' difettoso nel ritmo non mi invoglia moltissimo a leggerlo visto che ultimamente con i thriller mi sta andando male però se migliora nel finale e ha anche qualche colpo di scena gli darò una possibilità! :)

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  2. Difettoso non è l'aggettivo che sceglierei, però devo ammettere che all'inizio ero un pochino titubante... Soprattutto perché mi piace leggere libri anche abbastanza crudi, ma questo è piacevole e si legge in fretta, con gli ultimi capitoli si recupera un po' la mancanza di tensione che prima non c'era. Perciò ti consiglio di leggerlo, sinceramente io mi sono appassionata e non vedo l'ora di leggere il sequel :)

    - Elisa

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