mercoledì 11 maggio 2016

È QUI CHE VOLEVO STARE di Monica Brizzi



Una promessa fatta dieci anni prima. Tornare in Grecia, ancora una volta, tutti insieme. È questa l’idea che spinge un gruppo di trentenni a ripetere la gita dell’ultimo anno di scuola. 
Peccato che Sofia, una ventinovenne così rossa e piena di lentiggini da essersi meritata il soprannome di Gnomo, non sia pronta a ritrovare tutti, soprattutto Michele, l’ex da cui cerca di scappare. Ma anche Giusti e Paolucci, l’imbucato Martinelli, le ragazze della E, il professore di storia dell’arte, la bidella, Tommaso, l’amico di sempre, il ragazzo di Ragioneria che conosce sin dai tempi delle medie. Tra strane scoperte, nuovi amori, tradimenti, serate in discoteca, pianti e risate a non finire, immersa nella Grecia delle grandi divinità, Sofia riuscirà una volta per tutte a sconfiggere la sua chimera?
Ho finito di leggere questo libro, ma con la testa sono ancora in Grecia, persa tra le meraviglie della sua antichità, la potenza dei suoi dei e affascinata da quei paesaggi che sanno regalare momenti unici e indimenticabili.

Sofia non è ancora pronta psicologicamente e fisicamente a partire per la Grecia, meta dell'ultimo anno di liceo con la sua classe. I troppi ricordi e la troppa paura di rivedere l'ex, la frenano dal mettere mano alla valigia, ma per fortuna in suo aiuto arrivano Roberta e Anita che riescono a risvegliarla dal suo torpore, dandole la motivazione giusta per affrontare questa gita.

Viaggiare: è un'idea diversa per ognuno. Per quello che mi riguarda, viaggiare è un modo per evadere, per scoprire, per amalgamarsi.

All'aeroporto sembrano esserci proprio tutti, imbucati compresi, come Martinelli che con la sua classe andò in gita in Germania, due ragazze della E, il professore di storia dell'arte mano nella mano con Santina, la bidella della scuola, Michele il temibile ex e Tommaso, la persona che ama segretamente da 20 anni.
Quella di Sofia sarà una vacanza movimentata, sopratutto se il suo ex farà di tutto per avvicinarla per poterle parlare... ritorno di fiamma? Che non si sia ancora rassegnato al fatto che lo abbia mollato 10 anni fa? Sante amiche che impediranno a Michele di avvicinarsi a Sofia, pensando che forse sarebbe meglio se lei passasse la maggior parte del tempo vicino a Tommaso, che sembra essere diventato ancora più bello di  come lo ricordava... ma certi pensieri non si possono fare, specialmente se loro sono “amici” da una vita.
Eros, il dio dell'amore, scoccherà la sua freccia ancora una volta centrando pienamente il bersaglio?

Ho quasi trent'anni e da poco meno di venti amo Tommaso. Lo amo di un amore incondizionato, di un amore tormentato, di un amore profondo. Lo amo quando non parla, quando ride, quando mi abbraccia. Lo amo quando posso guardarlo, lo amo quando non lo vedo e lo sogno. Lo amo. Lo amo con tutto l'amore che posso dargli. Che aspetto a dirglielo?

Impossibile parlare di questo libro senza dire più del dovuto, per cui lascerò a voi il piacere della lettura.
Posso affermare che è il primo romanzo che leggo di questa autrice, che è riuscita piacevolmente a sorprendermi. Il libro è interamente raccontato dal punto di vista di Sofia, quindi si tratta di una prima persona (che personalmente preferisco) facendoci perdere nei pensieri della protagonista che si ritrova spesso con la testa fra le nuvole, regalandoci scorci di quello che è stato il suo passato. I dialoghi sono ironici, frizzanti e divertenti, romanticismo quanto basta, ed è bello leggere di persone che anche alla fine del liceo sono rimaste in contatto, pronte a rivivere una gita fatta dieci anni prima, programmando la vacanza esattamente come allora.
La bionda, la mora e la rossa... ebbene si, perché la nostra Sofia è un piccolo folletto dai capelli rossi, piena di lentiggini e meno formosa rispetto alle amiche, considerandosi meno bella delle altre ragazze/compagne di scuola. Un soprannome che le è stato dato per caso, ma è stato divertente leggere come Sofia non si arrabbi, anzi continui a riderci e scherzarci su, facendo passare i momenti di imbarazzo quando Tommaso la chiama fatina.
Ho amato il rapporto che ha con Roberta e Anita; un'amicizia nata per caso il primo giorno di liceo, ma che è rimasta ben salda anche dopo la maturità. Due amiche in grado di farti sentire al sicuro, che sanno riaccenderti quel sorriso spento e che ti danno quella forza necessaria per affrontare i problemi che ti si presentano quotidianamente, a costo di fare a pugni con il tuo ex pur di tenertelo lontano. Un trio a dir poco perfetto!!!

“Il problema è che voglio stare dove stai tu.”

Vogliamo parlare dei ragazzi che le girano intorno??? Michele è il classico figlio di papà, conscio della sua bellezza, inserisce Sofia tra la mora e la bionda di turno; eppure lei sapeva dei suoi tradimenti, forse sperava di essere importante e significare qualcosa, ma quando lo ha sorpreso a letto con un'altra il suo cuore non ha retto, decidendo così di chiudere una storia che sana non era. Dall'altra parte abbiamo Tommaso, l'amico di sempre, la spalla su cui piangere, la persona pronta a darti una mano per i compiti di matematica, colui che vedevi all'uscita da scuola e che aveva sempre un pensiero per te. Il tempo passa e le cose cambiano, ma forse certe cose non cambieranno mai nemmeno a distanza di anni, e Tommaso continua a essere quella persona stupenda di sempre (credo di essermi innamorata).
Saranno dei giorni di vacanza estremamente lunghi per la dolce Sofia, che si troverà a fare i conti  con il proprio passato e con il proprio cuore.
Eros se ci sei, scocca la tua freccia!!!

I miei complimenti vanno all'autrice per per la scelta della cover, che ha saputo catturare la mia attenzione; per l'originalità della trama, facendomi rivivere la vacanza fatta in Grecia anni fa (forse ero adolescente, ma ricordo ogni cosa), portandomi anche a pensare a quelli che sono stati i tempi da liceale, e invidiando Sofia per avere avuto una classe così unita, restando in buoni rapporti con tutti, professore compreso, a distanza di anni dalla fine del liceo!
Non mi resta che augurarvi una dolce e buona lettura!






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