martedì 24 maggio 2016

IL RAGAZZO AUSTRALIANO di Brad Tanner



Castor è tornato, e questa volta si è lasciato alle spalle la sua innocenza. Castor ha bisogno di superare la faccenda di Mike e la sua migliore amica, Violet, potrebbe anche aver avuto una buona idea al riguardo. Nella sauna compare un australiano incendiario di nome Richie e Castor cede alle sue avances. Perfino Violet è scioccata dalla velocità della liberazione sessuale di Castor.
Come fai a dimenticare un ragazzo? Te ne procuri un altro, ma più carino.
C’è solo una complicazione minore… il passato non è del tutto dimenticato.
“Il ragazzo australiano” è un racconto erotico gay ed è la seconda storia nella serie London Dates.
Più che di una novella a se stante, si tratta, a mio avviso, di una mera continuazione di “La prima delusione”, in quanto riprende esattamente da dove si era interrotto il racconto precedente, impedendo a qualsiasi lettore di capire di cosa tratti esattamente la narrazione se all'oscuro della prima storia.

Anche così, comunque, ci troviamo ad una fin troppo rapida disamina dei fatti dove il perno dell’intero racconto è questo super fusto australiano che Castor incontra alla spa. Castor, che avevamo lasciato in lacrime per il tradimento di Mike, fa in fretta a riprendersi dalla sua delusione amorosa buttandosi su Richie, aitante studente proveniente da Sydney.

Il racconto è piuttosto scarno ed imperniato sull'attrazione fisica e la lussuria, con un retrogusto di amarezza per il rapporto perso con Mike. Trattandosi di meno di trenta pagine era difficile riuscire a dare maggiore spessore ai personaggi, ma Richie è relegato al mero oggetto sessuale e lo stesso protagonista è lasciato a narrare gli eventi come se fossero la lista della spesa.

Una storia molto breve che lascia il finale assolutamente aperto per quello che sarà sicuramente un nuovo capitolo dove Castor, forse, darà un’altra chance a Mike.


I peli del suo petto mi fanno il solletico alla schiena, il suo respiro lo fa al mio collo, ma la felicità del momento supera ogni piccolo disagio. Ricordo gli abbracci di Mike e anche se per ora non provo sentimenti per Richie, a meno che la lussuria non lo sia, il suo abbraccio è altrettanto bello. Sono al sicuro. Ci addormentiamo in questa posa coccolona.

«Non puoi escludere che mi abbia detto la verità,» dico. «E, d'altra parte, lo facciamo tutti. Tu hai più di un amante. Io l'ho tradito con Richie. Non siamo santi.»
«Oh, lo siamo, a meno che non ci becchino,» replica.
Qualcosa mi dice che non le chiederò di farmi da guida spirituale nell'immediato futuro.

Smetto di canticchiare quando noto Mike all'ingresso, con in mano un gruppo eterogeneo di fiori gialli e bianchi che è come un faro nel buio. La semplice vista del suo sorriso colpevole sotto quel buffo berretto di lana con i paraorecchie, mi fa dimenticare i miei sentimenti feriti.



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