Ashley Morgan ha ventiquattro anni, una grande passione per i libri e pensa che il suo futuro sia già scritto: prenderà il posto del padre nella direzione dell’azienda dolciaria di famiglia. E invece, il padre decide di mettere a capo di tutto Jamie Standley, che lavora al suo fianco da molti anni e ne è diventato il braccio destro. Ashley si sente tradita e decidere di chiudere i rapporti con il papà. Tre anni dopo, il signor Morgan muore lasciando una cospicua eredità. Alla lettura del testamento un’altra sorpresa attende Ashley: Jamie continuerà ad amministrate la Morgan&Hall, mentre a lei spetterà il conto in banca e una piccola quota di minoranza. Ma solo a una condizione: che per un anno i due beneficiari lavorino insieme e risiedano sotto lo stesso tetto… Ashley ancora una volta si sente ingannata e truffata. Jamie è un impostore e lei gliela farà pagare. Ma la convivenza forzata qualche volta può rivelarsi assolutamente imprevedibile…
A mio parere, se si andasse ad aprire un dizionario per cercare la definizione di “pazienza di Giobbe” bisognerebbe trovarci la foto di Jamie.
L’intera storia è narrata dal pov di Ashley, con largo approfondimento dei suoi stati d’animo e delle sue assurde teorie di complotto da parte del padre e di Jamie. Ho trovato molto difficile cercare di immedesimarmi in lei e anche solo cercare di comprendere i suoi punti di vista, si tratta di un personaggio egocentrico, viziato e saccente. Ashley è il classico esempio della viziata figlia di papà, checché lei neghi di esserlo.
Oltretutto, va bene l’attrito con il padre a causa del fatto che lui non le abbia ceduto il comando dell’azienda di famiglia, ma quando muore lei sembra interessata solamente alla casa e all’eredità, non si consuma in frasi di cordoglio e non versa nemmeno una lacrima.
Nonostante Ashley non mi sia piaciuta come personaggio, la storia è comunque godibile, soprattutto per la presenza di Jamie, l’attraente
pasticcere che si ritrova a dover convivere con Ashley per un anno al fine di
ereditare l’azienda che gli spetta. Dalla loro convivenza sprizzano scintille anche se ci si domanda dove lui riesca a trovare la pazienza per mantenere i toni amichevoli e cercare di andarle incontro.
Al di là di
questo, la narrazione è fluida e anche i personaggi secondari sono ben delineati
e offrono apporto alla storia, come Elly la collega/amica di Ashley. Inoltre
vengono descritti dolci e prelibatezze culinarie che fanno ingrassare solo a
leggerne, dando una marcia in più al racconto.
Insomma,
nonostante la protagonista piuttosto “forte” (non del tutto in senso positivo),
si tratta di una lettura scorrevole e divertente che porta il lettore a
patteggiare per Jaime e sperare, al di là di ogni logica, nel lieto fine.
Da lui non so mai cosa aspettarmi e, in ogni caso, non sono ancora riuscita a farmi scivolare addosso quello che pensa di me. So che mi considera solo una ragazzina viziata, me l’ha detto apertamente, quindi perché diventa sempre più difficile portargli rancore?
.Accidenti a me e al mio inesistente autocontrollo! Ma mio padre non poteva affezionarsi a un bradipo idiota, con lo charme di un rinoceronte e lo sguardo di un tricheco? Perché ha scelto proprio Jaime? Ma soprattutto, perché l’ha fatto entrare di nuovo nella mia vita?
.
«Non può essere vero. Mio padre disse chiaramente che avrebbe lasciato la Morgan&Hall soltanto a qualcuno in grado di gestire i conti in azienda. Ho sacrificato cinque anni della mia vita solo per questo!Per potergli dimostrare che ero degna della sua fiducia, che sarei stata all’altezza e lui sarebbe stato fiero di me e invece… ecco il risultato: lui è morto e tu hai ciò a cui teneva di più!».«Ashley…», riesce solo a sussurrare, lasciandomi le mani.«Ora ne abbiamo parlato, contento? Non ha importanza quello che provo per te, non conta proprio nulla, perché non posso fidarmi di te! È stato un errore e basta!»
Nata nel 1987 a Lanciano, si è laureata in Organizzazione e Relazioni Sociali all’Università di Chieti. Lavora insieme alla sorella in un centro ricreativo di cui è la titolare. Lettrice da sempre, d’animo romantico, ha iniziato ad appassionarsi alla scrittura durante il periodo universitario, tra un esame e l’altro.
Nessun commento:
Posta un commento