Terza nella linea dei Dodici e prima a essersi sacrificata per la dinastia. Nessuno mi ha obbligata a sposarmi, l’ho voluto io. Dovevo scappare dai miei demoni e dai miei sentimenti sbagliati. Desideravo vincolarmi, in modo da non poter essere più libera di correre verso l’oscurità. Ma il fascino delle tenebre ha continuato ad ammaliarmi per anni e, con la mente, sono rimasta nel passato, dove lui mi regalava carezze rudi e dolore. Quel male, che porto ancora addosso, vestendolo come un accessorio, è l’unico ricordo che mi resta. Oggi, che ha osato presentarsi in casa mia, con la sua solita arroganza, l’unica cosa che sento di fare è affrontarlo e dimostrargli che non mi ha mai spezzata davvero. Lo guardo, detestandolo e fissando la vistosa cicatrice che gli marchia la guancia, e penso che niente, in lui, potrà mai essere orribile quanto la sua anima marcia. Sono la Contessa Libra Leclerc Hill. Il mio odio per Zakhar Konstantin Leskov non si è mai placato. Lui è tornato per me, ma io, che non sono mai stata sua e che non apparterrò mai a nessuno, adesso, mentre i suoi occhi scuri non hanno il coraggio di guardarmi, scelgo me. Zakhar è uno degli uomini più influenti della Russia. Per il Tavolo è solo un criminale. Per i Leclerc è una bestia. Per Libra è il ragazzo che le ha cambiato la vita. Al castello non c’è posto per gli uomini come lui. Nel cuore della Bilancia, invece, ci sarà ancora un po' di spazio?
Libra Leclerc è la terza discendente della Dinastia Leclerc, ma la prima a essersi sacrificata in nome della famiglia che tanto ama, sposando Gemini Hill e andando a vivere con lui a Vienna. È famosa per la sua linea di guanti, ma nessuno sa che dietro quell’apparente accessorio si nasconde una realtà più cruda. Era appena maggiorenne quando decise di raggiungere la madre in Russia per conoscere il nuovo marito e il figlio di questo, ma mai avrebbe creduto che quel ragazzo ombroso e scontroso avrebbe avuto un posto d’onore nel suo cuore. Sono passati anni dall’ultima volta che si sono visti, e lui ha infranto la promessa fatta: non lo avrebbe più rivisto. Si presenta a Vienna a rivendicare il suo posto al Tavolo dei Dodici. Desisterlo è impossibile, solo Libra può contrattare con lui, perché lo conosce meglio di tutti, perché aspettava quel momento da anni, perché la vendetta è un piatto che va servito freddo. È tempo di mettere sul piatto della Bilancia quello che Taurus e Gemini hanno sempre deciso per lei e il rispetto che merita per se stessa.
Libra riuscirà a perdonare il passato e a trovare un po’ di amore in fondo al suo cuore?
«Sono una donna adulta», lo affronto a gran voce, «ho i mezzi per badare a me stessa e ho un’altra cosa che Zakhar ha dimenticato...».
«A cosa ti riferisci?»
«Alla sete di vendetta».
Aspettavo con impazienza l’uscita di questo romanzo, curiosa di come l’autrice avesse disegnato questo incredibile personaggio, all’apparenza forte ma dentro un cumulo di macerie. Libra è sempre stata un mistero fin dalle sue prime apparizioni, soprattutto perché non vive al Castello con il resto della famiglia, ma in un sontuoso palazzo viennese con il marito Gemini Hill, il Gemelli, che occupa anch’egli un posto al Tavolo dei Dodici.
Ho sentito pareri contrastanti su questo nuovo capitolo, ma ho capito che per leggere i libri di Marilena Barbagallo bisogna farlo senza alcuna restrizione, certi che troveremo una spiegazione nascosta tra le pagine delle sue storie. E, paradossalmente, ho apprezzato molto Libra, quasi al pari di Taurus.
Partiamo da un presupposto, la Black Dinasty non è una famiglia come tutte le altre; dietro ci sono manipolazioni, giochi di potere, comportamenti eticamente scorretti, perversioni e depravazioni che trovano sempre il modo di manifestarsi, ma una cosa accomuna tutti questi volumi: niente è come sembra, e troverete una spiegazioni per le azioni dei protagonisti.
«Non è sempre possibile chiudere tutti i capitoli della vita. A volte, siamo destinati al cliffhanger».
«Nessuna fine?»
«Nessuna fine, ma con un colpo di scena».
Libra Leclerc Hill è una donna tutta d’un pezzo, anche se continua a nascondere la sua mutilazione a occhi esterni, solo perché lei per prima non è ancora scesa a patti con la parte mancante del suo corpo. Ha sempre subìto le decisioni del fratello e del marito, ma quando ricompare un fantasma appartenente al passato, ignora minacce e avvertimenti dei suoi cari e agisce di testa propria, anche se questo significa ritrovarsi da sola con il suo incubi peggiore e restituire anni di odio comportandosi esattamente come ha fatto lui anni prima.
È nel silenzio e nella solitudine dell’oscurità che siano noi stessi e riusciamo a leggere le nostre vere emozioni. È nel buio che non ci vergogniamo di ciò che proviamo.
Zakhar Konstantin Leskov non è un santo, ma il diavolo in persona, e a volte scendere a patti con lui si rischia anche l’anima. Non sa cosa significa amare, nel suo vocabolario manca la parola dolcezza, ma è comprensibile visto come è stato cresciuto. Per lui gli affari vengono prima di ogni cosa, compiacere il padre nei suoi sporchi traffici è all’ordine del giorno, eppure qualcosa cambia quando lei arriva in Russia. Non pensava che avrebbe mai provato tante sensazioni tutte in una volta, ma per la prima volta si è trovato a voler difendere qualcuno, dalle parole e dalle azioni degli uomini del padre, anche se questo lo ha portato a compiere un gesto estremo, meritandosi così l’odio dell’unica persona che aveva capito di amare.
Avevo amato le sue carezze rudi.
Avevo amato le sue sorprese spaventose.
Avevo amato lui.
Ma lui non ha mai amato nulla di ciò che gli ho dato io.
È quasi impossibile scrivere quello che succede all’interno del libro, troppi eventi passati che si rincorrono nel presente, ma non me la sento di condannare quello che tra Libra e Zakhar è nato prima di quel fatto, anche se non è una cosa moralmente giusta, anche se lei dovrebbe solo provare odio e ribrezzo. Mi piace molto come l’autrice gestisce i flashback dei protagonisti, dandoci modo di conoscerli più a fondo, nelle loro incertezze, con le loro debolezze, con i loro dubbi circa il mondo di cui fanno entrambi parte, accompagnandoli in un percorso di crescita e consapevolezza, quasi a voler consigliare la strada giusta da intraprendere. La verità è che non esiste un modo giusto o sbagliato di amare, i sentimenti sono qualcosa con cui non puoi scendere a patti e ti ritrovi ad accettare quello che mai avresti creduto possibile.
Nel corso della lettura di questa serie ho imparato ad apprezzare il carattere di ognuno dei protagonisti, le loro rigidità, le loro debolezze, il rispetto che nutrono gli uni per gli altri e il fatto che siano disposti a mettere da parte rancori e malumori affinché l’altro possa vivere appieno la propria felicità. Mi sarebbe piaciuto leggere di uno Zakhar più coerente con il suo personaggio, e non parlo del fatto che faccia ammenda dei suoi sbagli cercando il perdono dall’unica persona che potrebbe concederglielo, ma avrei preferito che continuasse a vestire i panni del “cattivo” fino alla fine, ma nel complesso la storia mi è piaciuta molto.
Spero che il prossimo libro riguardi Chantal, perché sono più che sicura che darà del filo da torcere al prossimo protagonista maschile.
Per leggere la recensione dei capitoli precedenti, cliccare sull'immagine!!
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