Brillante e di una bellezza sfacciata, a ventotto anni Jackson Ward ha appena ottenuto un posto alla San Francisco State come professore associato, si gode la vita e le sue relazioni con le donne durano al massimo qualche notte. Con una sola eccezione: Casey, l’unica quasi-amica che abbia mai avuto, l’unica sfida che non riesce a vincere.
Ventiquattro anni, occhi da Bambi e nessuna grande prospettiva per il futuro, Casey Olson non ha mai eccelso in niente. Nessuno si aspetta che abbia ambizioni maggiori della gestione della lavanderia di famiglia, né che si iscriva di nascosto al college per riscattarsi e trovare la propria strada. Anche se ciò significa entrare a gamba tesa nel territorio del suo miglior nemico – e portare la loro partita decennale su un livello ben più pericoloso.
Perché Jackson è una tentazione rischiosa e Casey sa che cedere significa soccombere alla disfatta.
Ma ogni mossa di lui è un attacco frontale che annienta la distanza tra loro.
Ogni controffensiva di lei è sempre meno efficace.
La partita finale per fare scacco matto e battere il nemico è cominciata.
Ma se la sconfitta, per una volta, fosse migliore della vittoria?
(Immagini prese dal profilo dell'autrice)
Avete presente il colpo di fulmine? No, non quello tra Casey e Jackson… ok, forse sì, anche quello, ma soprattutto quello tra un lettore e l’autore. Ora, detta così, potrebbe essere mal interpretata, ma la verità è che una volta che inizi a leggere qualcosa di un’autrice, smettere diventerà quasi impossibile, perché sai che la sua storia non ti deluderà e a te sembrerà di essere tornato finalmente a casa dopo un lungo vagabondare in altre storie.
Ma bando alle ciance. Siete pronti a tornare a Frisco?
Casey e Jackson si conoscono da quando lei aveva otto anni e lui dodici, e con Will erano il trio perfetto. L’unica ragazza in mezzo a due maschi, il sogno di ogni padre di figlia femmina in pratica. Will e Jackson rappresentavano per Casey i suoi modelli, e la facevano sentire amata e protetta. I rapporti con Will si erano deteriorati, ma l’uragano Jess è riuscita ad appianare ogni cosa e il duo Casey-Jackson è tornato a essere un trio.
Gli anni passano e loro sono tutti cresciuti, maturati e hanno realizzato i loro sogni. Beh, non proprio tutti. Casey continua a lavorare nella lavanderia del padre. Lei è quel genere di persona che c’è sempre, pronta a fare follie con i suoi amici o pronta a sbronzarsi per tirar su di morale un amico. È affidabile, seria e, molti pensano, senza alcuna ambizione se non portare avanti l’attività di famiglia. Questo fino al giorno in cui stupisce tutti iscrivendosi all’università, e precisamente a Matematica. Una facoltà non semplice, ma C è pronta a dare il massimo, dimostrando a tutti quanto si erano sbagliati sul suo conto, e a togliersi dalla testa quella sorta di spada di Damocle che rappresenta l’iniziale del suo nome. Il problema è che vedrà tutti i giorni Jackson Ward che ha alzato l’asticella del suo record personale diventando il più giovane professore associato alla San Francisco State. Vi state domandando dove sia il problema se loro sono amici. Bene, Casey è innamorata follemente di Jackson da che ne ha memoria, e iniziare a frequentare l’università non sarà una passeggiata come se lo aspettava.
Cosa succede però se il confine tra amore-amicizia diventa così labile che non si riesce a riconoscere quando si tratta di uno e quando invece si tratta dell’altro?
«Dài, coraggio. Togliti il peso, poi starai meglio.»
«Jackson. Vorresti tu...»
Si portò una mano sul cuore. «Oddio, ti stai proponendo? A me?»
«Crepa, Jacks. Crepa male!»
Questa estate 2020 è stata un’incredibile scoperta. Conoscevo la scrittura di Anna Nicoletto con la serie degli Effetti Collaterali, e non smetterò di ringraziare Veronica per avermi spinta a dare una possibilità anche alla Frisco series, promettendomi che non solo non mi avrebbe delusa, ma che era addirittura una bomba. Alla fine ho dovuto darle ragione, perché in una settimana mi sono fatta fuori entrambi i volumi, Vicini e Nemici, e sono più che pronta per Amici.
Sto di nuovo divagando, ma quando un romanzo piace alla follia, l’effetto è questo.
Jackson Ward è bello, brillante, intelligente e pieno di umorismo. Il judo ha temprato non solo il suo carattere ma anche il suo fisico, diventando l’elemento maschile più appetibile di tutta la SF State. Ovviamente la cosa non passa inosservata, ma l’ho mentalmente ringraziato per essersi dato dei limiti, soprattutto ora che è diventato professore e per essere riuscito a mantenere a posto il suo smisurato ego. Ama quello che fa, e mi sono ritrovata improvvisamente seduta tra i banchi dell’aula nella quale tiene le sue lezioni, ascoltandolo attenta, come se ogni sua spiegazione fosse per me di vitale importanza. Oltre al suo lavoro, adora le corse in sella alla sua Bonnie, ancora meglio se un paio di braccia avvolgono il suo torace incitandolo ad andare più veloce.
«Resto comunque della mia opinione.»
«E buttare così tanto potenziale? Che spreco.»
«Sono seria, Jackson.»
«Lo sono anch’io. E ti capisco. Ti sorprenderà sapere che funziona così anche per le stelle. Le particelle di materia se ne stanno tranquille nel cosmo per migliaia di anni, finché da qualche parte esplode una supernova.»
Casey Olson è testarda e determinata. Ha sempre dovuto combattere contro i pregiudizi della gente che poco la conosceva e che le dava della fallita. Decide così di stupire tutti e iscriversi all’unversità anche se a distanza di qualche anno, pronta a far mangiare la polvere a tutti quelli che la davano per spacciata. Adora i suoi amici e per loro è pronta a farsi in quattro, anche quando si tratta di Jackson, ingoiando così il suo orgoglio e pronta a essere la migliore amica di sempre. Non ha mai detto di no a un giro in moto con Jackson, se questo significava fermarsi sopra la Baia a gustare le torte della Cheesecake Factory. Quanto a lungo può reggere un cuore prima di spezzarsi del tutto? Quanto amore è in grado di contenere prima che questo esploda? Perché il cuore di Casey è di una grandezza infinita, e durante la lettura mi è venuta voglia di entrare dentro la storia solo per abbracciarla forte e restituirle in parte quell’amore che sapeva solo donare.
Nella minuscola aula studio, mi aveva afferrato il cuore e lo aveva battuto come un gioco vecchio a cui non funziona più la batteria. Mi ero domandata a lungo quante fossero le speranze di rimetterne insieme i pezzi dopo il suo passaggio, e non avevo ancora trovato una risposta.
Anna Nicoletto ha compiuto ancora una volta la sua magia, con personaggi perfetti nelle loro imperfezioni; così reali che ti ritrovi a pensare che da qualche parte dovranno pur esistere, e con quell’amore che è in grado di superare ogni barriera spazio temporale, e ho amato il loro scambio di battute, dove due su tre comprendeva doppi sensi (Jackson deve pur distinguersi).
PS: mi dispiace Jackson, ma Will ti batte a mani basse (Jess, lo vedo che stai gongolando).
Per leggere la recensione del primo capitolo, cliccare sull'immagine!!
Nessun commento:
Posta un commento