Se
esistesse un incipit adatto a questa storia, parafrasandone uno famoso, sarebbe
il seguente:
È
una verità universalmente accettata che se nella casella della posta trovi una
busta quadrata in carta spessa e di colore avorio qualcuno che ti conosce ti
vuole male.
Tutto
ha avuto inizio con quella dannata lettera, ma diamine! Se tornassi indietro
l'aprirei ancora cento volte.
#prodottofornitodaOdeEdizioni
#copiaomaggio
Non
aprire quella busta! Mina doveva dare ascolto al suo istinto, in questo modo
non ci sarebbero state complicazioni e la sua vita sarebbe andata avanti senza
problemi. A pensarci bene però, non ci sarebbe stato neanche nulla da
raccontare, invece la storia esiste e ha origine proprio dall’apertura di
quella famosa busta.
La
partecipazione al matrimonio dei suoi due migliori amici getta nello sconforto
la nostra bella protagonista. Andare o non andare, questo è il dilemma! Mina non
crede nel matrimonio ed è tentata a lasciar perdere e a rimanere a casa ed
evitare brutte figure. Sara sta per convolare a giuste nozze con Matteo, il
loro amico fin dai tempi della scuola. Quell’ amico… il suo primo e unico
amore, il ragazzo a cui Mina aveva dovuto rinunciare dopo aver scoperto che anche
la sua amica nutriva dei sentimenti per lui. Amen! A questo punto, assimilata
la notizia, non le resta che accettare la novità e dimostrarsi felice per la
sua amica. Ma che fatica!
«No, sono davvero felice, solo che
non me l’aspettavo. Insomma, ci siamo sempre dette tutto e ora te ne esci con
‘sta bomba. Avrei preferito saperlo in un altro modo, ecco.»
La
notizia si rivela un vero e proprio fulmine a ciel sereno, Mina se potesse,
tornerebbe volentieri indietro e non aprirebbe quella maledetta busta, ma ormai
è fatta, la sua amica ha bisogno di lei e per convincerla le offre un viaggio
che non si sarebbe mai aspettata. Un’offerta che non può rifiutare.
«Sì, bella mia. Hawaii. Partiamo tra
due giorni.»
Forse l’idea del matrimonio non era
così assurda a ben pensarci. Avevo da sempre sognato di andare alle Hawaii e
avevo l’occasione per farlo. Sì, forse- forse- mi sarei divertita.
La storia gira intorno a
Mina, una ragazza brillante e indipendente, capace di scelte azzardate e forse
per molti versi discutibili, ma è molto generosa e caparbia. Crede fortemente nell’amicizia,
un po’ meno nell’amore vista la sua personale esperienza negativa. Ribelle da
sempre, Mina non si è mai preoccupata di scioccare il prossimo, ha scelto di
diventare un’attrice di film porno ed è andata avanti a testa alta senza curarsi
troppo del giudizio altrui. In realtà ciò che la fa soffrire di più è il fatto
di non potersi scrollare di dosso il suo personaggio una volta fuori dal set. A
parte Sara e Matteo, i suoi due amici, nessuno sembra comprendere la differenza.
«Ti
è piaciuto Lina?»
Una
parola e il castello di carte crollò su se stesso. Lina…
«Come
mi hai chiamata?»
Lui si stranì. «Lina, Lina Muller» disse
sorridendo. «Non è così che ti chiami?»
L’eccitazione
era andata dove avrei voluto essere io: a farsi fottere.
«Sul
set sono Lina. Nella vita privata no.»
Mina
ricorre al suo alter ego solo quando la tensione è alle stelle e la
sopportazione raggiunge il limite del non ritorno. Dietro la maschera della
sprezzante Lina Muller, Mina si sente al sicuro. Poche parole ben dette e la
stupidità umana viene ridotta al silenzio e anche se lasciar libero il
personaggio non è una vittoria, Mina non può fare altro, in attesa di tempi
migliori.
Ero Lina Muller, vero, e lei non
avrebbe mai permesso che uno stronzo le rovinasse la sua vacanza con Sara. Ero
però anche Mina e sapevo che il mio segreto non sarebbe durato a lungo fra i
parenti di Sara. Un po’ come il gatto in tangenziale. Ma, di una cosa ero
certa: ero alle Hawaii e porca vacca ero felice.
Il
passaggio da una all’altra non è indolore, ogni volta infatti che Mina lascia
il posto a Lina è come se si annientasse una parte di sé. Mina non è libera
come vuol far credere perché non può vivere come vuole. Le relazioni, gli
incontri, il semplice interagire con gli altri è sempre influenzato dalla
presenza ingombrante del suo lavoro. Per fortuna ci sono Sara e Matteo con i
quali può rilassarsi ed essere sé stessa. Ma guai a dare tutto per scontato, le
sorprese non mancano e la vacanza si rivela più proficua del previsto. La lotta
contro i pregiudizi è lunga e dura, specialmente per una donna. Mina però non
demorde, combatte, si ribella, grida, piange, si piega ma non si spezza e alla
fine vince.
La
storia raccontata in questo romanzo è piacevole, ben scritta, una commedia
romantica e ironica che deve la sua originalità alla presenza nella trama di molti spunti di riflessione.
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