Drew Singer, alias Brock Kipwell, ha interpretato Slade Donovan, l’eroe dei film d’azione, per cinque anni. Dopo una sparatoria alla premiere del nuovo film di Slade, che ha provocato la morte del suo assistente personale, Drew ha lasciato Los Angeles e si è rifugiato nella piccola cittadina in cui è cresciuto, nel North Yorkshire, per prendersi cura della sua anca fratturata e del suo cuore spezzato. Tutto quello che voleva era passare un po’ di tempo con sua nonna, lontano dal resto del mondo. Ma non aveva tenuto conto di una cosa… la presenza del suo amico d’infanzia e primo amore, Cameron McDonald.
Cameron McDonald è nato e cresciuto nello Yorkshire. Vive ancora lì, e talvolta lavora nella fattoria dei suoi genitori, mentre si occupa della sua attività di giardinaggio. La sua vita procede bene, finché non entra nella cucina di Marty Singer e scopre che c’è un nuovo ospite. Lui e Drew erano stati amici, migliori amici, fino all’ultima estate, quando avevano compiuto quindici anni ed erano diventati molto di più.
Ora sono passati dieci anni da quel giorno, e la loro attrazione reciproca è più forte che mai. Ma Cam deve occuparsi dei problemi del suo amico, Ed, e Drew si porta dietro così tanto senso di colpa da riuscire a malapena a sopportarne il peso. È la loro seconda possibilità? Riusciranno ad afferrarla? O c’è qualcosa che aspetta nell’oscurità e che nessuno dei due si aspettava?
Avevo già avuto modo di leggere e apprezzare altri libri di questa autrice e, forse per questo, le mie aspettative erano piuttosto alte. Non che la lettura mi sia dispiaciuta, si tratta di un libro scorrevole e dai risvolti romantici con una piccola aggiunta di suspence, ma non così emozionante e coinvolgente come avevo sperato.
Drew è un attore di Hollywood colpito nel corpo e nello spirito che ha bisogno di tornare a casa nella campagna inglese per leccarsi le ferite e rimettersi in sesto. Cam, invece, è un giardiniere che non ha mai lasciato casa e che vive ancora con la famiglia. Il fatto che i due si conoscano e siano stati migliori amici per tutta l’adolescenza nonché il reciproco primo amore, fa sì che la relazione tra loro non risulti troppo affrettata od imperniata sull’insta-love. Certo, non ci mettono molto a ricucire il rapporto dopo una decina d’anni di lontananza, ma almeno hanno una base comune su cui basare la loro nuova relazione.
Il grande cuore generoso di Cam rappresenta il porto perfetto nella tempesta in cui trovare rifugio mentre a Drew pare che tutto il resto della sua vita stia crollando. Qualcuno ha provato ad ucciderlo togliendo invece la vita alla sua migliore amica e ferendolo abbastanza gravemente. Le luci della ribalta sembrano più una minaccia che un qualcosa da desiderare e Drew vuole solo essere finalmente sé stesso e poter amare il ragazzo che non ha mai dimenticato.
Insomma, un storia romantica, ma con sempre qualche risvolto hot e dove i personaggi secondari della nonna di Drew e della mamma di Cam sono spassosi rendendo il racconto ancora più genuino e godibile. Un libro che non presenta grandi colpi di scena se non quello legato all’attentatore di Drew, ma che per qualche ora fa sognare nella verde campagna dello Yorkshire.
Negli occhi di Drew vedeva la stessa cosa che vedeva nei suoi ogni volta che si guardava allo specchio. Bisogno, speranza e la promessa di qualcosa di più.
Era come se il destino avesse mandato Drew a casa da lui.
«Non hai neanche un po’ di paura?»
«No.»
«Perché no?»
«Perché siamo noi.»
«A essere onesto, non so cosa farò la prossima settimana, o il prossimo mese o il prossimo anno. L’unica cosa che so è che voglio farlo qui, con Cam.»
La mia casa è a Leigh on Sea, una piccola località di mare appena fuori Londra sulla costa dell’Essex, a una decina di minuti da Southend, che vanta il molo più lungo del mondo. Vivo con mio marito e due figli che continuano a crescere, a cui lascio pensare di avere il comando; insieme a un grasso cane matto da legare, e lo è sul serio.
Adoro i film horror e i thriller con i colpi di scena alla rinfusa. Ho anche un debole per i tatuaggi e amo cantare a squarciagola in macchina – con costante imbarazzo dei miei figli –, e i miei piaceri colpevoli sono l’Antiques Roadshow e la crema pasticcera, di tanto in tanto.
Scrivo storie fin da quando ho memoria e, dal momento in cui ho ricevuto la mia prima stella d’oro per la comprensione dal mio preside, il signor Crouch, molto, molto tempo fa, ho capito che era ciò che volevo fare. Costruire mondi e dare voce ai tanti personaggi che si contendono l’attenzione nella mia – a volte un po’ strana – mente, è tutto ciò che desidero. Quando chiedono a gran voce di essere ascoltati, mi rimbocco le maniche e vado a vedere dove mi portano.
Come ha detto la meravigliosa Beatrix Potter: “C’è qualcosa di delizioso nello scrivere le prime parole di una nuova storia. Non sai mai dove ti porteranno con precisione.” So bene cosa intende e spero che vi unirete a me per il viaggio.
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