venerdì 17 marzo 2023

Review Tour: ROSE PETAL GRAVES. Il Clan Perduto Vol. 1 di Olivia Wildenstein



Non ho mai creduto nelle favole, tantomeno nei racconti sulle creature soprannaturali, ma tutto è cambiato il giorno in cui ho potuto vederle con i miei occhi. 

Il piano era stare lontano dalla mia città natale e dal cimitero nel quale sorge la mia casa, ma la mamma è morta all’improvviso. Papà dice che ha avuto un ictus dopo aver dissotterrato una delle antiche tombe dei nativi americani nel nostro cortile. 

Inquietante, lo so. Ancora più inquietante: non c’era il cadavere all’interno della vecchia bara, solo petali di rosa freschi. 

Mentre prepariamo il funerale, degli stranieri di una bellezza devastante approdano in città: un medico legale dagli occhi verde smeraldo troppo giovane per quella professione, un biondo arrogante che fa di tutto per farmi innervosire, e un nativo americano tatuato che non dovrebbe nemmeno essere vivo. 

Con la sua morte, mia madre ha inavvertitamente riaperto l’antica faida tra i fae e la tribù di nativi che dava loro la caccia.

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(Immagini prese da Pinterest)

Catori Price è una diciannovenne che sogna di diventare un medico e per farlo decide di andare a studiare a Boston, lasciandosi dietro quel paesino che sembra andarle sempre troppo stretto. Peccato che con la morte improvvisa della madre sia costretta a tornare e, se dapprima pensava che la sua permanenza si sarebbe risolta nel giro di pochi giorni, la realtà è ben lontana. Tornando nella casa di famiglia, che sorge sopra un vecchio cimitero di sorbi selvatici, si scontra con una realtà che pensava essere lontana da lei e da quello che si racconta ai bambini: le fate esistono, e non sono quelle creature buone e generose che tutti pensano. Sono subdoli, abili ingannatori, di una bellezza devastante e la loro polvere può risultare mortale. Per questo secoli addietro furono istituiti i cacciatori di fae, e la riapertura di una delle bare di sorbo da parte della madre ha scoperchiato un vaso di Pandora sepolto da anni: un’antica faida tra fae e cacciatori che terminerà solo con l’estinzione di una delle due fazioni, a meno che non si studia qualcosa per una pace duratura ed eterna.

Non erano le sue buone maniere a preoccuparmi, ma le sue intenzioni.


Avevo giurato di stare lontano da serie e soprattutto libri che ti lasciano con un finale in sospeso fino all’uscita del prossimo romanzo, ma poi ho visto la cover e non leggerlo era impossibile, per non parlare della propensione che ho nei confronti del mondo soprannaturale e che mi intriga parecchio. Eppure, sono passati diversi giorni prima di decidermi a leggerlo da quando ho ricevuto la copia arc da parte della casa editrice. Non perché avessi perso interesse, ma dovevo entrare nel mood giusto, forse spaventata dal tempo che non sembra bastare mai o del lavoro che ultimamente assorbe le mie giornate, fatto sta che non appena ho iniziato a leggere, fermarmi è stato impossibile. Ho faticato un po’ con i vari nomi e termini che si incontrano, ma la storia catalizza ogni cosa e vieni risucchiato da questo mondo reale e fantastico che entrano in collisione.
Tutta la storia è narrata dal pov di Catori, la protagonista della storia, nome che tra l’altro adoro, anche se non sono riuscita a entrare subito in empatia con lei, per questo suo essere eternamente indecisa da che parte stare (e non aggiungo altro per non rovinarvi il piacere della lettura). Non posso dire di non aver avuto simpatia per i personaggi maschili che compaiono a partire da un fae super affascinante di nome Cruz e del suo principe Ace, o di un nativo americano che si è risvegliato a distanza di secoli ritrovandosi catapultato in un’altra era, dove tutto va più veloce. Ammetto che provavo una certa simpatia per Cruz fino al capitolo finale, dove nell’epilogo troviamo il suo pov che sembra voler ribaltare le carte intavola e far capire che forse dietro a tutto questo c’è qualcosa di molto più grande e oscuro, tanto oscuro anche al principe dei fae Ace che ho iniziato a rivalutare parecchio.

Il mio cuore aveva iniziato a indurirsi, avvolgendosi in strati protettivi per fronteggiare la tempesta che imperversava caotica nella mia vita.

Ho conosciuto la penna dell’autrice con il romanzo de I lupi di Boulder, ed è incredibile questa sua capacità di districarsi nel mondo incantato dei licantropi prima e delle fate ora, e sono veramente curiosa di scoprire come si risolverà l’intera faccenda. A parte la confusione iniziale, piano piano ogni cosa andrà al giusto posto, anche se sarà difficile arrivare ai capitoli finali operando una scelta tra i cacciatori e i fae, certa che i volumi successivi stravolgeranno totalmente ogni nostra concezione.
Se amate le storie fantastiche piene di suspense, di intrighi e di “misteri da risolvere”, non potete non gettarvi a capofitto in questa lettura, ma preparatevi a rimanere a bocca aperta perché il finale è tutt’altro che risolto.



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