Ilja
Hanno cercato di portarmi via tutto. Hanno provato ad annientare la mia Bratva.
Volevano spazzare via anche me, ma non hanno considerato la mia forza.
Sono rimasto immobile mentre cercavano di distruggermi, come pietra impossibile da scalfire. Da allora ho sofferto e atteso il momento giusto per fargliela pagare, e adesso finalmente sono pronto.
Avrò la mia vendetta.
E lei, Yuliya Sorokova, sarà solo un danno collaterale di questa guerra, qualcosa da cancellare, un torto da punire. Un’ossessione da cui fuggire.
Anche se lei è diversa, resiliente. Anche se è qualcosa a cui non ero preparato.
Ma si può davvero scappare e ignorare il proprio destino quando è scritto su una pietra e fra le crepe c’è un fiore che sboccia?
Yuliya
C'è stato un momento in cui ho pensato che avrei potuto ricominciare a vivere. La mia libertà era a portata di mano, pronta per essere colta.
In troppi avevano deciso della mia vita, costringendomi a esserne spettatrice, ma finalmente ero pronta a sbocciare.
Forse sarei morta, ma sarebbe stato un prezzo che avrei pagato volentieri in cambio della possibilità di scegliere per me stessa. Ma poi è arrivato lui.
Ilja Kamenev ha cancellato i miei piani in nome della sua vendetta, facendomi diventare un debito da riscattare nelle sue mani. Una pedina nel suo gioco al massacro.
Quello che non sa è che non avrà mai la mia resa. Avrò la mia libertà, e lui sarà solo un brutto ricordo.
Ma ho ignorato che non si può combattere contro il proprio destino, soprattutto se ha le fattezze di un amore oscuro.
Non ti dà scampo, non l’ho scelto, ma lo ha fatto lui.
E anche se sei un fiore che nasce sotto la durezza della pietra che prova a soffocarlo, non riuscirai a contrastarlo.
Benvenuti nel mondo dei Kamenev, un mondo dove la parola onore assume tutto un suo significato, e per Ilja, il protagonista, affonda le radici non solo nel sangue, ma anche nella lealtà e nella famiglia, la stessa che nonostante in parte gli sia stata strappata precocemente, protegge con le unghie e con i denti, facendo piazza pulita dei suoi nemici.
Nessuno scherza però con la sua Bratva, con i Kamenev, e non importa quanto quegli occhioni una volta gli avessero smosso qualcosa dentro, essere il Don di un'organizzazione come la sua significa anche che nessuno scherza con lui, perché il prezzo da pagare sarà non alto, di più.
E se non è possibile rifarsi sui peccatori, in un mondo come quello della mafia nemmeno i familiari ne sono indenni.
Il sangue chiama altro sangue, se capite cosa intenda.
Ed è proprio durante questa vorticosa discesa che Yuliya farà un errore clamoroso, riportandola proprio nelle mire di quel mondo da cui da anni è in fuga, sebbene un tempo avrebbe quasi potuto considerarla la sua famiglia, se solo avesse voluto.
Avevamo un codice d’onore: non ammazzavamo donne e bambini. Ma avrei fatto di tutto per proteggere la mia Bratva, e lei era qualcosa che avrei dovuto risolvere. Un conto in sospeso da chiudere da molto tempo.
Non per tutti è facile crescere circondata da nemici e regole, la mafia ha un suo codice, scritto o meno, e non importa che rango una persona ricopra, state certi che pure i suoi familiari non saranno indenni dalla vendetta dei piani alti, se soltanto si osa intralciare il loro meccanismo, un po' come nel caso di Ilja e Yuliya, due personaggi che sono come fuoco e ghiaccio, tanto machiavellico uno quanto resiliente l'altra, perché se c'è una cosa in cui Yuli è la regina, è la fuga.
Mai una sola volta nella sua vita, da quel fatidico giorno, si è sentita al sicuro, sapendo che ben presto qualcuno avrebbe bussato alla sua porta, un tristo mietitore che avrebbe solo fatto da portavoce di una condanna a peccati che mai ha commesso.
Eppure non si aspettava alla sua porta loro, i Kamenev.
In fondo chi mai avrebbe pensato che Ilja abbandonasse il suo mondo, la sua scrivania dietro cui tiene sotto controllo i traffici a Las Vegas, per sporcarsi le mani, lasciando il suo regno alla mercé di chiunque voglia farsi avanti? Ha mandato le persone di cui si fidava di più per portare quel " pacco prezioso" alla sua vista, non volendole far perdere un singolo attimo di terrore, se era lui il carnefice.
«Puoi controllare la mia vita, il mio presente e probabilmente anche il mio futuro, ma non potrai mai costringermi a vendere la mia dignità.»
Dai personaggi femminili di questa autrice non possiamo aspettarci altro che una forza e una resilienza fuori dal comune, cosa che la nostra ragazza possiede in gran quantità, perché in un mondo come il loro non c'è posto per i deboli, o i codardi. E non si fa nemmeno remore ad accettare i lavori più degradanti che quel Don le impone, in nome di un debito che mai avrebbe dovuto riscuotere lei, la piccola Yuliya.
Quello che nessuno si aspetta è l'alchimia che esplode fra loro, prorompente come un incendio in piena estate, ma una cosa non manca a loro due: la tenacia.
Tenacia a piegare l'altro, tenacia a non lasciarsi mettere i piedi in testa.
Sono così diversi, loro due, ma i mondi da cui provengono, in fondo, sono gli stessi se ci si sofferma un attimo a pensarci ed è proprio perchè entrambi conoscono quel mondo di luci e d'ombre che sanno non possa esserci futuro per ogni ipotetico se, fra loro, se prima ogni ombra del loro passato non viene fugata, smacchiando finalmente il nome di due famiglie che non attendono altro che quello, una rivalsa.
In un mondo fatto di sangue, sei l’unica cosa che conta davvero.
Negli anni non ho mai perso un'uscita di Silvia Carbone e se c'è una cosa che posso dirvi, sin da subito, è quanto apprezzi alcune costanti nei libri, nonostante la sua poliedricità nello scrivere i più sfaccettati aspetti del romance.
A questo giro è l'ora di tuffarsi nel mondo della mafia e del dark romance, qualcosa per me ancora inedito se scritto da questa autrice. Le aspettative? Superate in pieno.
Chi conosce la sua penna sa quanto sia incalzante il suo ritmo, così come non si risparmi mai in scene spicy, o nel dirty talking (ed è una cosa che adoro!), eppure nulla di tutto ciò leva qualcosa alla trama principale, rendendola sempre un colpo di scena dietro l'altro.
E quando avete vagamente un'idea di cosa accadrà? Illusi, la nostra Carbone è la regina dei plot twist a modo suo, perciò preparatevi a imprecare, perché il mondo dei Kamenev ha ufficialmente aperto le sue porte.
Il libro in pillole:
- pov alterno in I persona
- I vol autoconclusivo della serie Kamenev Bratva
- tropes: mafia romance, enemies to lovers, age gap (poco ma c'è),
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