martedì 6 ottobre 2020

BELGRAVE: ISTITUTO CORRETTIVO di Floriana D'Amico



A volte, un’unica scelta sbagliata può rovinarti per sempre la vita. Lo sa bene Nina Volkov, ora seduta davanti ad un giudice, in attesa di essere condannata o di avere una seconda occasione. Il suo Purgatorio personale si chiama BelGrave, ed è lì che vengono spediti i ragazzi sotto i 21 anni in attesa del processo. Sarà proprio tra quelle mura opprimenti e desolanti che Nina riabbraccerà Scarlett, sua migliore amica e complice della medesima notte brava, finita in tragedia. E sarà sempre tra quelle stesse mura che dovrà fare i conti con i propri demoni e un carattere ribelle, decisamente sopra le righe. Ma se la sua lingua impertinente stesse per scontrarsi con un giovane sergente dall’aria severa e con gli occhi più belli che Nina abbia mai visto? Nathan Wayne non sembra incline a fare sconti e non vede l’ora di impartire un po’ di sana disciplina militare, a quella che sembra essere l’allieva più insubordinata del suo corso.

Una criminale e un Sergente. Una ragazza difficile e un soldato intransigente. Un’attrazione proibita. 

Mettetevi comodi, perché stiamo per portarvi a metà strada tra quello che è giusto e quello che non lo è affatto, solo per scoprire se quella linea che li separa, è sempre così netta da non poter essere mai oltrepassata, esattamente come i nostri limiti.

Benvenuti a BelGrave, signore e signori, godetevi la permanenza!

#prodottofornitodaDarklove
#copiaomaggio
(Immagini prese dalla pagina della casa editrice)

Nina Volkov ha solo 20 anni quando commette la sua prima infrazione con la Legge. Un’età di passaggio, dove devi ancora capire chi sei e cosa fare della tua vita, e questo lo sa bene il Giudice che rinvia il processo al compimento della maggiore età dell’imputata. Nina pensa di poter tirare un sospiro di sollievo, se non fosse che viene obbligata a passare l’anno di detenzione all’Istituto Correttivo BelGrave, una sorta di carcere minorile con un fondo di addestramento militare, dove verranno testate le capacità dei suoi “detenuti” e far capire loro che forse non tutto è ancora perduto.
Tra quelle mura, Nina riabbraccerà Scarlett, migliore amica da sempre, condannata anche lei alla medesima sentenza, e non solo, si farà diversi amici e tanti nemici dai quali dovrà guardarsi costantemente le spalle. Il temperamento acceso e ribelle di Nina la porterà spesso a mettersi nei guai con i suoi istruttori. Guai che portano il nome del Sergente Nathan Wayne, che non sembra gradire le battute della ragazza e sfiancherà il suo fisico con duri allenamenti. Nina rappresenterà per lui un limite che cercherà in ogni modo di non superare, perché è il suo addestratore e lei un’allieva, e ogni forma di rapporto tra i due è assolutamente vietato.
Sapranno resistere all’attrazione?


Non sono mai stata tanto entusiasta di una lettura come mi è successo con questo romanzo. Avevo iniziato a leggere qualche capitolo su Wattpad e sono contenta che la storia sia stata notata e selezionata perché è veramente diversa dai romanzi che siamo soliti leggere. Non c’è una singola cosa che non abbia amato di questo romanzo partendo dall’ambientazione per finire ai personaggi. Mi è piaciuta anche la scelta di gestire l’intero romanzo in terza persona, perché l’autrice non si è focalizzata solo sui protagonisti principali, ma ci ha resi partecipi anche delle vite di altri personaggi minori ma di grande rilevanza.


Ora provate a immaginare la situazione, una ragazza di 20 anni che ha combinato un casino durante una notte brava in compagnia di amici, che si trova ad attendere il verdetto del Giudice all’interno di una sorta di accademia militare. Niente sigarette, niente alcol, niente privacy, la condivisione di un letto in una camerata di sole donne. Ogni mattina puntualmente i loro letti verranno controllati dal Sergente e dal Caporale, gli orari dei pasti hanno una tabella di marcia prestabilita, così come l’orario degli allenamenti. E non stiamo parlando della semplice educazione fisica che facevamo a scuola, qua si tratta di affrontare dei veri e propri percorsi di guerra con tanto di fango e filo spinato sopra le loro teste. La personalità di ognuno di loro emergerà in maniera dominante, e non mancheranno le volte in cui si metteranno nei guai.
Mi è piaciuto molto il fatto che le camerate erano separate, ma ragazzi e ragazze potevano interagire tra loro a mensa e durante gli allenamenti. Nasceranno simpatie anche in questo caso, ma le nostre testarde ragazze cercheranno di non affezionarsi troppo perché in fondo si tratta di un periodo temporaneo e nessuno è a conoscenza di quello che lo aspetterà una volta fuori di lì. Come si fa a imporre al proprio cuore di non amare? È praticamente impossibile, e assisteremo alla nascita di rapporti impossibili, a volte proibiti, altri che ci faranno sospirare.
Non vi darò descrizioni dettagliate dei protagonisti di questo romanzo perché è veramente difficile fare il tifo per l’uno o per l’altro, ma sono entrata molto in empatia con Nina, come se stessi vivendo in prima persona le sue scelte sbagliate, la paura di non poter rimediare e di essersi bruciata il suo futuro. Allo stesso tempo amerete Scarlett, con le sue ansie, le sue paranoie, i suoi botta e risposta con un soggetto classificato poco raccomandabile. Riuscirete a vedere oltre la corazza che il Sergente Wayne si è costruito negli anni, come sia costantemente combattuto tra quello che gli ordina il cuore e quello che impone la ragione.


Ho letto questo romanzo più volte, e ogni singola volta che arrivavo alla parola fine ho sempre pensato che poteva andare bene anche così, a me sarebbe bastato. MA… state tranquilli perché questo è solo il primo capitolo di una dilogia, e ho sentito dire che l’autrice è già alle prese con il secondo. Tiro un sospiro di sollievo anche io, perché onestamente non mi sento ancora pronta a salutare i protagonisti di questo incredibile romanzo.
E voi, siete pronti a varcare i cancelli di BelGrave? Lasciate ogni speranza o voi che entrate.



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