martedì 13 ottobre 2020

Review Tour: PAURA DI CADERE di S. L. Jennings


 
 

Non riesco neanche a ricordare l’ultima volta in cui mi sono sentita al sicuro.

La sicurezza mi è sempre sembrata un lusso, un qualcosa di riservato soltanto a coloro che erano stati abbastanza fortunati da avere avuto un’infanzia perfetta. Da che ho memoria, la mia compagna è stata la paura: una paura costante e paralizzante. È tutta la vita che cerco di sfuggirle, eppure, da quando l’ho incontrato, non sento più il desiderio di scappare.

Blaine mi spaventa a morte e, allo stesso tempo, fa vibrare ogni fibra del mio essere. E non è a causa dei suoi tatuaggi o dei suoi piercing, oppure di quello che provo quando lui mi è vicino. Il fatto è che questo ragazzo, bello da morire, minaccia di stravolgere ventitré anni di abitudini, facendomi venir voglia di affrontare ciò che più mi terrorizza.

Mi chiamo Kami e ho sempre paura, da sempre.

Ora, però, la cosa che più mi spaventa è proprio quella che più desidero. 

***Ispirato a eventi reali***

Questa è la storia di una donna che ha lottato contro il mondo, contro le persone che l’hanno ferita e contro i suoi demoni. Ma è anche la storia di alcune persone che hanno fatto capire a questa donna che non importa quanto un cielo sia grigio, visto che, prima o poi, tornerà a splendere il sole.

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Non sempre romanzare la realtà risulta essere un esperimento facile, il più delle volte, infatti, si rischia di enfatizzare troppo gli eventi. Ma può succedere anche l’opposto così, per evitare di scadere nel patetico, si tende a non calcare troppo la mano. In questo caso, però, la percezione del racconto potrebbe venire stravolta con il risultato che lo stesso risulti superficiale e poco incisivo. Comunque la mettiamo il prodotto finale non sarà mai quello sperato. Per fortuna esistono le eccezioni, è il caso di questo romanzo, che risulta sapientemente concepito grazie al perfetto incastro di tutte le sue componenti. Parliamo di una storia d'amore diversa, travagliata, tra due personaggi davvero particolari. Entrambi, infatti, hanno sperimentato sulla propria pelle situazioni bruttissime e inimmaginabili che li hanno segnati nel profondo. Il tempo pur guarendo le ferite, nulla ha potuto contro le cicatrici, che a mo’ di promemoria indelebile, non permettono di dimenticare. La vita va avanti, tuttavia il dolore rimane sempre in agguato, pronto a emergere ogni volta che si abbassa la guardia e si permette al cuore di tornare a sperare. La paura di soffrire ancora è più forte di qualsiasi desiderio. Ci sono persone che alla felicità preferiscono la solitudine.


Kami, la protagonista, è convinta di non meritare di essere amata, le esperienze terribili e atroci che hanno caratterizzato la sua infanzia hanno alimentato in lei questa considerazione che neanche il trascorrere degli anni è riuscito a indebolire. Una volta cresciuta, Kami vive e si diverte come ogni altra ragazza, ma il rapporto con i ragazzi non va mai aldilà del sesso e scappa appena la relazione diventa più profonda.


L’incontro con Blaine, il proprietario del pub in cui trova lavoro, può essere definito il punto di svolta nella sua vita. Di fronte alla disponibilità del ragazzo e alla sua sensibilità, Kami appare spiazzata. Blaine non è come gli altri, fin da subito, infatti, si dimostra comprensivo e ben disposto. È bastato vederla una volta, notare la sua reazione a un commento idiota, per capire che dietro la bellezza della ragazza si nascondesse un segreto importante. Blaine non scappa, al contrario le sta vicino, vuole conoscerla meglio perché assieme a lei sta bene. Inoltre è convinto di poterla salvare, se solo lei glielo permettesse. Per Kami è lo stesso tanto che sembra naturale passare del tempo assieme. Ma più vanno avanti nella conoscenza, più crescono i dubbi e torna la paura.


Con Blaine, le cose erano diverse. Non riuscivo a scorgere il punto in cui le cose si sarebbero complicate e avrei dovuto spezzargli il cuore. Non riuscivo a decifrare cosa volesse esattamente da me, ma riuscivo a vedere con chiarezza cosa volevo da lui. E questa cosa, insieme al fatto che non capivo le sue motivazioni, sempre che ce ne fossero, mi spaventava a morte.

Ciò nonostante Kami non rinuncia a questa nuova esperienza. Spinti da un’attrazione fortissima, entrambi iniziano una relazione in cui tutto sembra andare per il giusto verso. Blaine non le mette fretta, sa aspettare, non le impone la sua presenza ma c’è sempre quando lei lo cerca. Kami, dall’altra parte sa di aver conosciuto un ragazzo speciale e non vuole perderlo.


Era meraviglioso: mentre il mio corpo si fondeva con il suo, mi sentivo come se fossi morta e finita in paradiso. La sensazione della sua pelle, il suo profumo, le sue braccia che mi tenevano stretta come se potessi venir strappata via… era incredibile. Mi confondeva, e allo stesso tempo mi allettava.


Piano piano e con l’aiuto dei suoi amici Kami sente di aver trovato il ragazzo ideale, con lui ogni situazione assume un valore diverso, più spontaneo, più normale.

 

La spontaneità non faceva parte di me, ma l’espressione sul viso di Blaine ne valse la pena. Non so come chiamarla. Non era proprio ammirazione. Era qualcos’altro… qualcosa di tenero e gratificante. Qualcosa che mi spinse a cercare di fare tutto il possibile per costringerlo a guardarmi ancora in quel modo.

 

Per la prima volta dopo tanto tempo Kami è sopraffatta; Blaine è riuscito con i suoi modi a sgretolare il muro di pietra che le attanaglia da sempre il cuore. Tuttavia la felicità non fa per lei e la prospettiva di una vita migliore non basta a convincerla a compire quel salto che la renderebbe definitivamente libera. Al contrario, la consapevolezza di non essere in grado di meritare l’amore, la costringe a tornare sui suoi passi. E la fiducia nei confronti di Blaine si tramuta in una gabbia che, stringendosi attorno, la soffoca.

 

Poi mi allontanai dall’unico uomo che avessi mai desiderato. L’uomo che mi aveva conquistato solo con un bacio. L’uomo che mi aveva distrutto e resa integra con il suo tocco.

Blaine. L’uomo bello da morire che io avevo paura di amare.

 

Ciò che salta agli occhi leggendo il romanzo è che, nonostante vengano affrontate tematiche importanti, la lettura risulta scorrevole e per nulla impegnativa. L’analisi precisa della psiche dei protagonisti ci permette di capire a fondo ogni sfumatura del carattere e al contempo, ci ha dato la possibilità di comprendere pensieri e azioni. Non giudichiamo il comportamento altalenante e contraddittorio di Kami, perché in lei scorgiamo qualcosa di positivo che ci spinge a sperare. Percepiamo la sua sofferenza e le rimaniamo accanto, nonostante i suoi dubbi, consapevoli che prima o poi superi la paura di lasciarsi andare e si affidi completamente a Blaine. 

Va dato merito alla Jennings di aver saputo raccontare il dramma e la difficoltà di un’esistenza spezzata, con naturalezza ed eleganza. Alla fine, una volta spento il kindle, nonostante l’abbondanza di lacrime versate dalla protagonista (ma quanto piange Kami!), in noi non prevale l’angoscia, bensì la leggerezza e la convinzione di aver letto una bella storia.






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