Nel convento della Dolce Misericordia si allevano fanciulle per trasformarle in devote quanto pericolose assassine. Ci vogliono dieci anni di formazione, ma sono poche le ragazze dotate di vero talento per la morte, quelle nelle cui vene scorre il sangue delle antiche tribù di Abeth. Compito delle monache è scoprire e affinare queste doti innate, insegnando le tecniche della lotta con e senza armi e dello spionaggio, l’uso dei veleni e infine la tessitura delle ombre. Ma neppure le sorelle più anziane sono in grado di comprendere fino in fondo la potenza del dono di Nona Grey, una bimba di otto anni che giunge al convento con l’accusa di aver compiuto un omicidio. Qui crescerà, ma non sarà facile per lei scegliere quale cammino seguire: indosserà la tonaca nera delle Spose dell’Antenato, per abbracciare una vita di preghiera e servizio? Vestirà il rosso delle Suore Marziali, esperte nel combattimento, o il grigio delle Suore di Discrezione, imbattibili nelle arti della segretezza? O il suo colore sarà il blu delle Suore Mistiche, capaci di percorrere il Sentiero? Quale che sia il suo destino, dovrà lottare aspramente per conquistarlo.
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#copiaomaggio
*** Possibile presenza di spoiler ***
Nona, a seguito dei dolorosi eventi della sortita, non è più la stessa, il pensiero corre alla morte di una delle sue più care amiche e al tradimento da parte di un’altra di esse. Ora che è passata dalla Classe Rossa alla Grigia, le lezioni si fanno sempre più intense e infide. Durante questa fase accademica si consolidano le attitudini che potrebbero fare delle novizie le cosiddette “Suore di discrezione”.
Come se non fossero abbastanza i nemici che si celano all’esterno del Convento, ne serpeggiano di nuovi entro le sue mura.
Il ghiaccio continua ad avanzare inesorabile, costringendo i popoli dei confini a ritirarsi nell’entroterra. Ciò fa storcere il naso a chi in quei territori c’è nato da sempre e si vede defraudato del cibo e oltraggiato “a casa sua”, generando un malcontento che comincia a insinuarsi indomito tra la gente.
«È quando ti viene tolto o affidato il potere che scopri chi sono i tuoi veri amici […]».
Quando si ha a che fare con trilogie\saghe, il volume “di mezzo” è quello che - solitamente – viene considerato il più debole. Non è questo il caso, “Grey Sister” è all’altezza delle aspettative. Più oscuro e carico di intrighi, stavolta azione e riflessione sono più calibrate perché la mole dei personaggi si è ampliata
Se prima ci si focalizzava nelle dinamiche all’interno del Convento, ora abbiamo delle prime tracce circa il mondo al di fuori di esso e spero che nel terzo capitolo venga ulteriormente approfondito.
Punto di forza – già notato nel primo volume e che ora diventa conferma – è la caratterizzazione dei personaggi, si avverte in maniera tangibile e spontanea la loro crescita, lo spettro delle emozioni e sensazioni è riuscito e coerente con le azioni intraprese dagli stessi. I personaggi fuoriusciti dalla penna di Lawrence non sono mai insulsi; per quanto riguarda la nostra protagonista non troverete l’eroina cazzuta, invincibile e praticamente perfetta in ogni sua parte.
Ma i bambini hanno resilienza. I bambini si procurano cicatrici, cicatrici che non se ne vanno con gli anni, ma nel frattempo i bambini crescono.
Nona è cresciuta ed è nella rabbia che ha trovato la sua forza, ha reazioni umane che la spingono ad agire seguendo l’istinto e la furia. A differenza delle compagne che ricercano la serenità, è Il fuoco dell'ira e dell’impulsività ad animare il suo cuore guerrigliero. Da ogni tentativo di sabotaggio trova la forza per rialzarsi e sebbene abbia la consapevolezza di avere tra le mani un potere fuori dalla sua portata che potrebbe distruggerla, sceglie di impiegarlo ugualmente.
«Io sono la gabbia di me stessa.» Solleva la spada. «E ho aperto la porta.»
Assistiamo al percorso di crescita della protagonista e di uno scontro machiavellico tra fazioni ognuno di loro gioca di sottile strategia per portare le proprie pedine dove vuole; la brutalità e la nitidezza dei combattimenti è ancora presente e – aspetto da non trascurare - non è (quasi mai) fine a se stessa, si lotta per la loro salvaguardia o per perseguire con consapevolezza ciò in cui credono.
Quando la trama sembra votarsi verso una determinata direzione ecco che l’autore cambia repentinamente le carte in tavola, sa come tenere vivo l’interesse di chi sta leggendo, e la storia ingrana prendendo una tendenza del tutto inaspettata. Per tutta la durata della lettura si affastellano - in una sorta di dualismo - temi importanti come la lealtà di contro al tradimento, corruzione e morigeratezza, indomito coraggio di contro a biechi sotterfugi pur di sopraffare l’altro.
Lo stile dell’autore mantiene la scorrevolezza del volume precedente, rallentando appena appena per riservare all’ultimo centinaio di pagine il picco più alto di eventi e tensione narrativa. Il pregio di questi romanzi è che pur appartenendo alla fascia young-adult, non si avvicina affatto ai difetti del genere: zero paturnie e sentimentalismi e soprattutto zero melodrammi amorosi tipicamente adolescenziali.
Ci stiamo avvicinando alle battute finali di una trilogia dalle mille sorprese e non ho idea di cosa mi aspetta nel prossimo volume. Non resta che buttarmi a capofitto su Holy Sister!
Per leggere la nostra recensione del primo volume di questa serie, cliccare l'immagine!!!
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