Ribelli, Libro #1
A soli ventidue anni, Liam Turner ha già il suo futuro scritto. Figlio del più potente boss della criminalità organizzata di Brooklyn, non può fare altro che eseguire gli ordini di suo padre e prepararsi a prenderne un giorno il posto. Non importa se non è ciò che desidera, se ciò che è costretto a fare lo porta a odiare se stesso più di qualsiasi altra cosa al mondo. Liam non può fuggire. Indossa la sua maschera da criminale crudele ed esegue gli ordini in maniera perfetta, compreso rapire Connor Bailey, figlio del nuovo sindaco di New York. Rapirlo è un gioco da ragazzi. Sarà lo stesso tenerlo prigioniero? Connor è coraggioso, forte, una persona da stimare, e innamorarsi di lui è un grosso rischio.
Connor Bailey è uno studente di legge che sognai di lavorare per il bene della giustizia. È un bravo ragazzo, dai sani principi e con una vita tranquilla. Almeno, fino a quando non viene rapito. Nonostante la situazione in cui è costretto e la sofferenza recatagli, grazie alla sua sfrontatezza e al carattere ribelle, uniti al suo forte senso empatico, riesce a conoscere più a fondo il leader dei suoi rapitori, un ragazzo dagli occhi perennemente cupi e l’aria triste. È davvero così perfido o è soltanto una maschera che indossa per nascondere il suo buon cuore? Connor, giorno dopo giorno, si rende conto che non è soltanto lui a essere un prigioniero, e innamorarsi di una persona come Liam Turner non è poi così strano. Tra dolore e sofferenza, pistole e coltelli, sangue e minacce, Liam e Connor andranno contro ogni regola per godere di ogni momento insieme, fino a combattere contro chi vuole ostacolare il loro amore. Ma riusciranno a vincere?
Dopo la dolcezza di questa autrice assaporata nella serie For a Bet, pensavo che con questo libro dai toni più cupi e dalle tematiche più dure, il registro sarebbe cambiato, ma in Liam vi sono un’innocenza e un candore che sembrano quasi stonare con il background di questo personaggio e creano una storia davvero unica con Connor.
Non voglio dire nulla sulla trama, la sinossi svela già abbastanza, ma è chiaro che inizialmente la narrazione volesse attrarre il lettore con il topos degli opposti che si attraggono, dell’aguzzino che cede al fascino del suo prigioniero. In realtà, il personaggio di Liam è molto più complesso anche se, a volte, sembra che Connor insista molto a cercare i lati positivi nascondendone invece quelli negativi, quasi a voler così giustificare il proprio interesse. Ovviamente, come per tutte le questioni, vi è un rovescio della medaglia. Certo, Liam è un giovane intrappolato nella vita che la sua famiglia ha costruito per lui, ma ricordiamoci che è un criminale che, anche se contro la propria indole, ha picchiato, minacciato, estorto e spacciato. Il lettore ovviamente si ritrova a provare empatia nei suoi confronti, lo stesso Connor elogia tutto ciò che c’è di buono in lui, ma nonostante tutto Liam resta un mafioso, volente o nolente. Il suo candore nel rivelare il proprio vero io al prigioniero di cui si sta innamorando è sicuramente emozionante e toccante, ma a mio avviso non dovrebbe offuscare le malefatte che ha comunque deliberatamente compiuto. Lo stesso Connor lo perdona fin troppo facilmente per le percosse e per avergli tagliuzzato la faccia. Il suo passare da temere ad empatizzare con il proprio rapitore è un po’ forzato, così come il suo atteggiamento fin troppo accomodante a volte è un po’ stucchevole. Liam proverà sempre rimorso per i gesti compiuti risultando anche un po’ noioso nel suo piangersi addosso, ma anche Connor nel suo buonismo arriva un po’ a stufare. I due combinati insieme, stranamente, funzionano molto bene e, alla fine, non si può evitare di tifare affinché riescano a conquistare il loro lieto fine.
Non nego che l’attrazione tra i due protagonisti, a mio avviso, nasca un po’ troppo velocemente e che si sviluppi con altrettanta velocità. Inoltre, vengono taciuti particolari realistici che sarebbero andati a togliere dinamismo e romanticismo all’azione, ma ai quali io non riuscivo a non pensare. Per esempio, Connor viene rapito all’improvviso mentre sta tornando a casa dal lavoro e viene legato a una sedia e lasciato lì per giorni. Ora, va bene che non gli danno né da mangiare né da bere, ma le funzioni corporali di base continuano ad esistere, almeno per espellere quanto assimilato in precedenza. Non per togliere magia alla narrazione, ma pensare anche solo di praticare del sesso orale a qualcuno che non si lava da settimane mi ha fatto decisamente calare la partecipazione alla lettura in un paio di occasioni.
Al di là di tutto, ho comunque trovato questo libro scorrevole e godibile. Una storia diversa dalle solite, ma che comunque sa combinare la giusta dose di azione e romanticismo, creando situazioni strazianti, ma anche coinvolgenti.
Adesso non resta che aspettare e poter leggere il libro dedicato a Scott e vedere come riuscirà a cavarsela lui.
Bailey aveva tutto ciò che Liam desiderava e non avrebbe mai avuto: era libero di fare ciò che voleva, aveva una famiglia che lo amava, che era fiera di lui e appoggiava ogni sua scelta. Connor Bailey aveva una vita. Liam, invece, esisteva, ma non viveva davvero.
Connor emanava luce, energia, anche fervore intorno a sé e lui, che viveva in quel suo mondo fatto solo di oscurità e dolore, ne aveva bisogno più di quanto non avesse mai immaginato..
La ragione contro il cuore. Le regole contro l’istinto. Lo capiva. Doveva solo attendere, e sperare.
Era incredibile che stesse succedendo davvero. Era un sogno, doveva esserlo. Non poteva essere la realtà, perché nessuna brava persona come Connor avrebbe mai potuto desiderare a quel modo uno come lui.
‹‹Sì, fa una fottuta paura, ma tu sei la cosa migliore che mi sia mai capitata e, nonostante odi la mia vita, mi rendi felice, Connor. Sono sicuro che non lo immaginavi e che per te non sia la stessa cosa, ma per me…Per me sei importante.››
Antonella Pellegrino ama la sua città, il calcio, viaggiare e leggere. La sua passione più grande, e spesso cura contro la tristezza, è scrivere. Ha scritto il suo primo racconto a undici anni e da allora non si è più fermata. La sua mente è quotidianamente occupata da ragazzi un po’ folli che le tengono compagnia e, a volte, la fanno impazzire.
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