Pensavo di essere già sopravvissuta a tutto ciò che la vita aveva in serbo per me. Non volevo fare altro che mantenere le distanze dai criminali per cui lavoro e salvare il mio fratellino dall’inferno che è la casa di nostra madre.
Ma poi sono morta, e mi sono risvegliata davanti a quattro bellissimi dei che mi hanno detto che ora sono una valchiria.
C’è Loki, furbo e acuto. Il gioviale ma feroce Thor. Baldur, sognante e compassionevole. Il cupo e riservato Hod. Hanno tutti qualcosa da insegnarmi. E da quando sto con loro, ho iniziato ad abbassare le difese.
Ma gli dèi non mi hanno evocato solo per farsi due risate. Il loro sovrano è scomparso, e per ritrovarlo hanno bisogno di me. Le prime tre valchirie che si sono lanciate in questa ricerca non sono mai tornate indietro.
Dentro di me si sta risvegliando un potere che non avrei mai creduto possibile… ma i nemici degli dèi sono più subdoli di quanto immaginassimo. Dovrò usare tutti i trucchi a mia disposizione per salvare me stessa, mio fratello e questi uomini divini, per cui inizio a provare affetto ma anche qualcosa di più.
Il mio nome è Aria Watson, e il Valhalla non ha ancora visto niente.
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Aria Watson non ha mai avuto una vita semplice; fin da ragazzina ha dovuto barcamenarsi tra una madre assente e un padre inesistente, motivo che la spinge a racimolare più soldi possibili svolgendo più lavori possibili, leciti e non, per poter dare al fratellino Petey l’infanzia che a lei è stata negata. Peccato però che un uomo alla guida della sua lussuosa macchina perda il controllo andandole contro. Pensate che è finita, vero? Invece è proprio da quel momento che inizia la sua nuova vera vita. Viene evocata dagli dèi della mitologia norrena, Loki, Thor, Freya, Baldur e Hod, con il compito di trovare Odino, che manca da Asgard da troppo tempo, costringendo tutti loro a vagare su Midgar fino al suo ritorno. Accettare quello che le è successo è tanto, troppo, soprattutto per l’unica persona alla quale è legata che si è lasciata indietro, scoperto dalla sua presenza rassicurante, dalla sua protezione. Quando la rabbia e la confusione passano, accetta di buon grado quello che è e che potrà diventare: il suo scopo è trovare Odino e dagli dèi che l’hanno evocata può solo imparare a gestire i suoi nuovi poteri. Aria non è solo una delle tante valchirie evocate, a causa della dipartita di quelle che l’hanno preceduta; ha qualcosa di speciale che Loki è riuscito a scorgere in lei e che la renderà unica e rara nel suo genere. Le porte del Valhalla stanno per essere spalancate e quello che l’aspetterà al di là di esse potrebbe rivelarsi oscuro e malvagio.
La determinazione che vedevo in Aria, invece, era flessibile ma molto potente, come la robusta corda tesa di un buon archetto. Voleva imparare perché per lei era una sfida che non vedeva l’ora di vincere, e non perché si sentisse obbligata a seguire una vaga idea di correttezza morale.
Quando ho letto la trama di questo romanzo, la mia curiosità è stata solleticata e stuzzicata fino al punto che richiederlo alla casa editrice per leggerlo e recensirlo era troppo forte. Ammetto di aver lasciato passare qualche tempo prima di iniziare a leggerlo, errore madornale, fortuna che questa storia è stata la perfetta lettura condivisa con la mia partner in crime Sabrina, con la quale è stato bello poterne parlare a mano a mano che andavamo avanti con i capitoli, l’una incitava l’altra a raggiungerla, stimolando ulteriormente la curiosità e l’interesse.
Mi è piaciuta molto la costruzione del personaggio di Aria, dove finalmente vediamo una protagonista forte, determinata, caparbia, che non si lascia scoraggiare dalle difficoltà, che usa la testa nonostante si lasci guidare dall’istinto, mettendo al primo posto il bene delle persone cui tiene. La sua evoluzione ti invita a volerne sapere di più, complice anche una sorta di romanzo corale nel quale sono presenti diversi punti di vista, nonostante quello principale resti il pov di Aria. Ma sopratutto, finalmente rompiamo gli schemi con i soliti fantasy o urban fantasy che siamo soliti leggere. Non troviamo lupi mannari, vampiri, streghe, fae, folletti, ma una valchiria tosta e determinata nel portare a termine il suo compito. La seguiremo nel corpo a corpo che ingaggerà con Thor; andremo con lei per una placida passeggiata in compagnia di Freya; impareremo ad ascoltare i sentimenti dell’animo umano con il dio della luce, Baldur, ma allo stesso tempo avremo la capacità di togliere la vita a cose o persone in una rapida sessione con il dio dell’oscurità, Hod; impareremo a volare con il dio degli inganni, Loki, gestendo il fastidio e la pesantezza che le ali provocano le prime volte che vengono dispiegate.
Si era tenuto a una certa distanza, ma era abbastanza vicino perché potessi sentire il calore che emanava il suo corpo. E sentivo il suo odore, pungente e inebriante, come un liquore raffinato e antico.
Cosa accidenti bevevano le divinità nordiche? Idromele?
Questo primo capitolo della serie Their Dark Valkyrie si è rivelato al di sopra di ogni aspettativa, fattore fondamentale un personaggio mitologico legato a Odino, ma che è sempre stato marginale rispetto agli dèi della mitologia norrena, diventandone protagonista assoluto. La penna di Eva Chase risulta essere scorrevole, fluida, intrigante e incalzante al punto giusto, approfondendo gli aspetti caratteriali dei personaggi coinvolti, creando allo stesso tempo un alone di mistero che ti spinge a volerne sapere di più.
Una lettura sicuramente consigliata a chi ama la mitologia norrena, a chi cerca un po’ di avventura con la giusta dose di romance e quel tocco di spicy che non spezza il ritmo, anzi, ti incuriosisce al punto da bramare subito il secondo volume, considerando che ti lascia un punto di domanda gigantesco, ritrovandosi alla fine del libro chiedendoti “E ora che succederà?”.
Zia Triskell, questo è il momento perfetto per far saltare fuori il secondo volume, please!
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