Hidden Species #4
Il mondo mi vede come il caro, vecchio, noioso, affidabile David. Non mi dispiace. So tante cose e sono ben organizzato. E avendo visto con i miei occhi che danni possa provocare una vita poco organizzata, preferisco continuare con le mie liste e sentirmi apostrofato come secchione.
Quando un elfo sexy mi dichiara tutta la sua adorazione e inizia a corteggiarmi, però, le cose si complicano. Come mi devo comportare?
Forse nascondermi è la soluzione ideale. Non è semplice, però, visto che Caolan e io dovremmo lavorare insieme. Per non menzionare quanto sia difficile resistergli: è dolce, intelligente e incredibilmente bello. Vede in me qualcosa che nessun altro riesce a vedere. Sarebbe così sbagliato cedere alla tentazione?
Il problema è che non posso dare priorità alla mia vita personale, al momento. I nostri nemici sono pronti all’attacco e se non li fermiamo potrebbero provocare la fine del mondo. Devo focalizzarmi su quello, non sul lasciare che Caolan mi dimostri i benefici della spontaneità. Giusto?
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Con questo quarto libro si conclude la serie Hidden Species e finalmente tutti i nodi giungono al pettine e ha anche fine la battaglia con i nemici della GCC e gli esperimenti genetici di Tish e della sua combriccola.
Il protagonista della storia è David, lo stregone del team e vecchio amico di Percy/Lucifero. Nei libri precedenti viene solitamente considerato da tutti come un tipo calmo, organizzato e prevedibile, ma quando entra in scena Caolan che gli dichiara il suo amore a prima vista la prospettiva cambia.
Caolan è un elfo, una specie che si credeva solamente appartenere alla mitologia e l’alternarsi del pov tra lui e David permette anche una maggiore conoscenza di come ragioni in quanto elfo e come sia per lui difficile entrare nella mentalità del mondo moderno per molti suoi aspetti.
La storia tra David e Caolan, per volere del primo, parte come un semplice rapporto basato sul sesso, ma ovviamente con l’approfondirsi della conoscenza l’uno dell’altro anche i sentimenti di David cambieranno e il passo verso l’amore sarà breve.
Il rapporto dei due occupa solo parte della narrazione in quanto i piani per salvare elfi e draghi superstiti dalla loro dimensione in collasso e la lotta contro Tish e l’elfo malvagio che lo supporta, occupano gran parte della storia come nei precedenti libri della serie.
Lo stile frizzante dell’autrice con la caratterizzazione dei personaggi e le dinamiche cameratesche tra i membri del team, rendono la lettura scorrevole e particolarmente piacevole.
Un libro avvincente e imperdibile per chi è rimasto coinvolto da questa serie che fonde abilmente il fantasy con i giorni nostri in un mondo distopico dove demoni, vampiri e altre creature magiche convivono tranquillamente con gli umani senza rendere nota la loro esistenza.
«Gli scopamici non dormono insieme tutte le notti. Non si assicurano che l’altro mangi a sufficienza e non si scambiano coccole in pubblico. Non controllano che l’altro stia bene diverse volte al giorno.»
Mi stringe a sé e continuiamo a baciarci, solo noi, bocca a bocca. Con quel bacio gli dimostro tutto ciò che ho paura di ammettere.
Louisa Masters ha iniziato a leggere romanzi rosa ben prima che sua madre lo ritenesse opportuno. Mentre le altre adolescenti sgattaiolavano fuori casa, Louisa ci faceva entrare di soppiatto nella letteratura sentimentale, inventandosi sempre nuovi modi per leggere il suo bottino senza essere scoperta.
Ha passato gran parte della vita a compiangere chi non ama leggere, convinta che i libri siano la soluzione per tutto. Da adulta, soddisfa questa dipendenza in ogni momento, mettendo giù i suoi romanzi solo occasionalmente, per rispondere al telefono o pagare i conti.
Ha perso anni nel tentativo di costruirsi una carriera “normale”, lavorando prima in una libreria, poi nel reparto assunzioni di un’azienda, in quello delle risorse, come amministratrice e infine come agente di viaggio, prima di accettare la sconfitta e dedicare tutta se stessa al mondo della letteratura rosa.
Louisa ha una lunga lista di luoghi che ha scoperto nei libri e che vorrebbe visitare e ogni tanto riesce a superare il suo odio per il jet lag e intraprende viaggi che le ricaricano l’immaginazione.
Vive a Melbourne, in Australia, dove si lamenta del tempo per gran parte dell’anno, ammettendo segretamente che probabilmente non si trasferirà mai.
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