LOTUS di Jennifer Hartmann

Per il resto del mondo, lui era solo il ragazzino scomparso il  4 luglio.

Per me, lui era tutto.

La mia vita non è stata più la stessa da quando è scomparso, ma ho imparato ad andare avanti nonostante il vuoto.

Ventidue anni dopo, l’ultima cosa che mi aspetto è che quel vuoto venga colmato.

Il suo nome è Oliver Lynch e questa è la sua storia.

La nostra storia.

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#copiaomaggio

Finalmente è arrivato in Italia Lotus di Jennifer Hartmann, firmato Royal Books edizioni, e non posso non essere che grata a questa casa editrice per questa chicca che ci hanno portato.

Anche a questo giro l'autrice si conferma una delle regine degli angst, ma anche dei second chance e slowburn.

Sidney e Oliver sono i protagonisti di questa storia, ma definire solo loro protagonisti sarebbe riduttivo, perché attorno a loro ruotano anche i rispettivi fratelli e sorelle, elementi chiave per quest'opera, ma facciamo un altro passo indietro.

«Saremo migliori amici per sempre, giusto?» «Sì. Fino alla morte.» «Anche allora, troverò un modo per riportarti indietro.»

Sidney e Oliver erano migliori amici da bambini, sebbene per quella piccola bimba con le trecce lui fosse molto di più, fosse il suo migliore "tutto", ma come in un incubo le è stato strappato via, quel fatidico 4 luglio, senza lasciar traccia di sè.

Ventidue anni dopo Sidney e Gabe sono ancora migliori amici, ma se alla nostra giovane donna manca quel bambino con gli occhi color tramonto come l'aria che respira, per Gabe è un dolore continuo, perché perdere un fratello è qualcosa che lascia una ferita aperta dentro chiunque lo abbia incontrato.

Eppure...

...eppure nessuno è pronto quando un giorno la polizia bussa alla loro porta, dicendo loro di aver trovato quel bimbo, ormai uomo, scomparso da anni.

Tutti in quella cittadina son curiosi di capire cosa sia accaduto nel tempo che è scomparso, cosa abbia sofferto, ma soprattutto chi abbia fatto lui del male.

«Ricordo tutto di te, Oliver. Eri reale. La tua vita, prima di quello che ti è successo era reale.»

Per Oliver il ritorno al presente è qualcosa di traumatico ma al contempo stesso stupendo, qualcosa per cui non era assolutamente pronto, dal momento che quello che ha conosciuto per ventidue anni erano quattro mura che lo rendevano prigioniero senza però che se ne rendesse conto, così come i suoi disegni, i suoi fumetti, che inavvertitamente prendevano spunto dalla sua vita precedente, da cosa gli è accaduto e cosa non si è mai permesso di pensare.

Eppure qualcosa in quegli occhi come il ghiaccio lo attrae, il calore che sprigionano ogni volta è qualcosa capace di avvilupparlo come una coperta, perché se è vero che il mondo è andato avanti anche senza di lui, Gabe, Sidney e sua sorella Clem non sono mai andati avanti senza di lui, senza Oliver.

Una piccola parte di loro è come se si fosse cristallizzata, in attesa che quel bambino tornasse finalmente da loro.

Una cosa è certa: dietro la sparizione di Oliver ci sono tante parti oscure e molti segreti devono ancora vedere la luce, una luce che potrebbe cambiare per sempre, di nuovo, le loro vite.

«Che cosa hai provato?»

 «Come se ogni stella della galassia fosse caduta sulla Terra e si fosse infilata sotto la mia pelle.»

Non so se definirei questo romanzo per tutti, le tematiche qui trattate sono sofferte, a tratti strazianti come straziante è parte della storia di Oliver ma che, nonostante tutto, come una fenice sta imparando a risorgere dalle ceneri, divenendo luminosa come una supernova in un cielo notturno.

Ho letto questo libro col fiato in gola, pagina dopo pagina la speranza faceva a botte col dolore per quello che scoprivo, eppure Jennifer Hartmann con Lotus ci vuole regalare un sogno, una speranza, perché non esiste persona al mondo che non possa essere salvata, soprattutto quando come una fenice si è rialzata dalle ceneri, anche se dopo ventidue anni, come nel caso del nostro bellissimo Oliver.

Io, per una volta, sono per il team amo l'angst quando ci vuole e Jennifer Hartmann è una certezza quando cerco romance che strappano il cuore (ma che sanno anche ricucirlo, quando ci vuole).

Il libro in pillole

- pov alterno in persona

- autoconclusivo

- tropes: romance (alcune tematiche qui trattate fanno sì che questo libro possa non essere per tutti, ma vi prometto che ne varrà la pena), second chance, childhood best friends, neighbors, angst, slow burn, troubled past

Jennifer Hartmann risiede nel nord dell'Illinois con il suo eroe personale e tre figli. Quando non scrive storie d'amore angoscianti, probabilmente sta riflettendo su tutti i modi in cui può spezzarti il ​​​​cuore e rimetterlo insieme. Le piacciono i tramonti, andare in bicicletta, viaggiare, abbuffarsi delle repliche di Buffy l'ammazzavampiri e quell'ora del giorno in cui il caffè viene sostituito dal vino e adora i tacos.