Gli umani e i licantropi sono sull’orlo della guerra e Anya si ritrova proprio nel mezzo. Dopo aver avuto una terrificante visione – che secondo il suo mentore sciamano si verificherà senza dubbio alcuno – decide di non fermarsi davanti a niente per cercare di salvare tutti.
Armata di nuove responsabilità, Anya è perseguitata dallo Skinwalker che non desidera altro se non vederla morta. Ma quando il suo compagno, Gavin, comincia a comportarsi in modo strano e blocca il loro meta-legame, Anya comincia a temere di poter perdere ogni cosa.
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Siamo arrivati alla fine di uno splendido viaggio, in compagnia delle più singolari creature che compongono il mondo magico. Abbiamo assistito alla trasformazione e alla crescita di Aurora, come parte integrante del branco di Kai, scoprendosi poi essere la sua compagna con il più importante dei doni: quello di trovare per ogni lupo il proprio partner. Un dono dovuto al suo essere per metà strega e che ha permesso di evitare l’estinzione dei lupi di ogni branco sparso per il mondo. Abbiamo trattenuto il fiato nella lotta tra vampiri e lupi, quando avevano cercato di catturare Aurora proprio per il suo sangue tanto speciale, fino a vederla condurre un’esistenza felice accanto al suo Alpha e in dolce attesa.
La serie che compone la generazione successiva era importante per capire quanto l’equilibrio di questo mondo sia così labile, e che la pace con la razza umana è sempre sul filo di quel rasoio pronto a spezzarsi. Anya e Jaxon sono fratelli gemelli e, a differenza di un Alpha che può comunicare con l’intero branco, loro possono farlo in separata sede, soprattutto quando i dubbi li attanagliano. Anya ha trovato il suo compagno in un umano che rischiava di morire, fino a quando non si è impossessato del suo lupo, costringendo lei stessa a iniziare un percorso di ricerca perché senza un animale come spirito guida non sarebbe sopravvissuta. Grazie all’aiuto di Nahuel e di Lina, è uscito fuori il suo orso quando la sua persona si è sentita minacciata dallo Skinwalker, scoprendo che questo essere malvagio condivideva qualcosa in più con il suo compagno, come un legame di sangue. In un mondo che precipita nel caos, dove la razza dei licantropi è minacciata dall’uomo, Anya si troverà ad affrontare il problema legato dal suo compagno che la esclude da qualsiasi tipo di pensiero e preoccupazione, sfuggendo dalle grinfie di un essere cattivo che la vuole morte. Le visioni che hanno sia Aurora che Anya non preannunciano niente di buono, ma si dice che il futuro si può sempre cambiare. Sarà così anche questa volta?
«Ti amo più di quanto potrai mai sapere» sussurrò accarezzandomi il labbro inferiore con il pollice e spedendo una vampata di calore lungo il mio corpo.
Ho cercato di riassumere un po’ quello che è successo nei quattro libri precedenti. Ebbene sì, perché abbiamo iniziato con la trilogia della Matefinder, dedicata ad Aurora e Kai, per concludere con Keeper e Walker, che vede come protagonisti indiscussi la generazione successiva, ovvero i figli di Aurora. Ho aspettato più di un anno prima di scoprire come sarebbe finita, ma una volta che il file è approdato sul mio kindle non sono riuscita a iniziarlo subito perché sapevo che questo romanzo sarebbe stato quello conclusivo.
Ho approcciato con la penna di Leia Stone in maniera del tutto casuale, quando una trama che vedeva come protagonisti un branco di lupi e la cover spettacolare avevano attirato la mia attenzione. Mai nessun volume ha deluso le mie aspettative, tenendomi con il fiato sospeso fino a quando i protagonisti non sono riusciti a ottenere il loro happy ending. La stessa cosa è successa con questa dilogia, sorridendo nel vedere che ogni cosa tornava al proprio posto, dando spazio e voce ad altre figure importanti che sono state fondamentali nella buona riuscita di quella che era iniziata come una visione.
Ci gettammo l’uno contro l’altra, baciandoci appassionatamente e per una volta potei essere solo una ragazza che aveva appena trovato il suo compagno, innamorata e spensierata.
In Walker i capitoli sono pochi, ma veramente intensi, dando molto spazio alla magia e all’azione senza trascurare la componente romance, come il rapporto tra Anya e Gavin che sembra essere sull’orlo di una crisi. Eppure, come Kai ha insegnato in precedenza, quando un lupo trova il suo compagno è per sempre e per esso farebbe qualsiasi cosa pur di tenerlo al sicuro, anche a costo di rimetterci la propria vita. Si sviluppa un’empatia tale da riuscire a percepire ogni più piccola sfumature di emozione che prova l’altro, soprattutto se si parla di due compagni; mentre un discorso a parte andrebbe fatto per l’Alpha, l’unico in grado di operare una trasformazione e di rescindere il legame tra il branco e un suo componente. L’unione che si percepisce in ogni singola pagina è così forte e determinante che ti fa quasi venire voglia di essere anche tu per metà lupo e unirti al branco del Monte Hood, con a capo un Alpha come Kai.
Ho avuto modo di leggere altro di quest’autrice, ma spero che la Hope porterà altro di suo in Italia, grazie alle traduzioni super curate e alle cover intriganti che sono in grado di dar voce al libro stesso. Quello che ho vissuto con l’intera saga di Matefinder è stato un viaggio incredibile e indimenticabile e, se chiudo gli occhi, riesco a immaginare il branco vivere in serenità e libertà sul Monte Hood dopo che l’ordine delle cose è stato ristabilito e che gli umani abbiano accettato di buon grado che il mondo è pieno di creature da scoprire e di avventure da affrontare ogni giorno.
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