Sommersa dai debiti, sono stata venduta come schiava e trasferita al castello del re degli elfi, dove scopro di essere stata comprata dal re in persona. Mi ci vorranno cinque anni per ripagare il debito, ma diventerò la sua assistente personale. Il suo consiglio ristretto mi ha incaricata di trovargli una moglie prima di finanziare la guerra contro la regina di Nightfall. Dovrebbe essere un gioco da ragazzi: è ricco, disgustosamente bello e intelligente. C’è solo un problema: rifiuta tutte le donne di alto lignaggio che gli presento. Più tempo trascorriamo insieme, più ci rendiamo conto che non sono solo una mezza elfa. Un potere profondo scorre nelle mie vene rendendomi un bersaglio. Per proteggermi, il re propone di prendermi in sposa, a patto che non mi innamori di lui. Non sarà poi tanto difficile, vero?
Kailani è una mezza elfa. Il suo aspetto poco elfico e più umano le ha permesso di vivere a Nightfall con la zia malata dopo la morte di entrambi i genitori. Peccato che come elfa non abbia mai avuto modo di sviluppare i propri poteri da guaritore e che per la zia debba fare affidamento sulle medicine tradizionali. Questo fino a quando, non potendo ripagare il debito, approda ad Archmere, insieme ad altri elfi, tramite un venditore di schiavi che provvederà a riscuotere i soldi del suo debito. Quello che Kailani non sapeva era che lei e i suoi compagni di sventura erano stati comprati dal re in persona e che il suo atteggiamento bellico non era passato inosservato. Questo le era valso un colloquio privato con Raife Lightstone, il re degli Elfi, diventando così la sua assistente personale e la sua assaggiatrice temporanea nell’attesa che qualcun altro assolvesse a quel compito. Raife vuole a tutti i costi uccidere la regina di Nightfall, ma il suo consiglio non approverà la sua guerra fino a quando non si sposerà, perché a detta loro, non è consono per un re restare senza una regina. E se Kailani pensava fosse un gioco da ragazzi trovare una moglie al Re, purtroppo si scontra con la difficoltà che quel ruolo comporta, come i tentativi periodici di avvelenamento da parte della regina di Nightfall. E quando Kailani rischierà la propria vita per salvare quella del Re, lui capirà che potrebbe ottenere i suoi fondi attraverso un matrimonio finto con la sua assistente personale.
Pensare di sposarmi per finta con Raife Lightstone senza farmi male cominciava ad apparire sempre più improbabile.
Lo ammetto, questo secondo volume mi è piaciuto di più. Non so se è perché le motivazioni di Raife nel portare avanti la sua guerra contro la regina di Nightfall trova fondamento nel suo passato, quando la sua intera famiglia è stata avvelenata o perché si pensa che, tra le creature magiche, gli Elfi siano quelli più innocui, grazie alle loro abilità di semplici guaritori. Ho trovato i capitoli più incalzanti, più scorrevoli, più dinamici; soprattutto quando, a mano a mano che si va avanti con la lettura, non saltano fuori quelli che sono i veri poteri di Kailani e la sua curiosità, il suo voler fare del bene al prossimo la porteranno sempre a un passo dalla morte. E laddove il re cerca di proteggerla, lei continuerà a fare di testa sua pur di salvare la zia malata bloccata nel regno di Nightfall.
È stato intenso ed emozionante vedere i sentimenti nascere e crescere tra questi due protagonisti, nonostante Raife avesse intimato Kailani di non innamorarsi di lui. Un cuore così provato dalle perdite passate da avere quasi paura di innamorarsi, perché farlo avrebbe significato essere pronto a perderla. La storia di Raife è stata toccante, al limite delle lacrime per tutto quello che ha dovuto subire; sentire il timore di legarsi a qualcuno perché certo che lo avrebbe presto abbandonato a causa di una morte prematura.
Raife viveva molto nella sua testa. Di tanto in tanto aveva bisogno di scendere nel suo cuore.
Come in Il re dei Draghi, ho amato alla follia la personalità di Kailani, la sua testa sempre pronta a elaborare una teoria, come una spugna in grado di assorbire ogni nozione; il suo cuore pronto per essere donato a un altro e vederlo sgretolarsi quando incontrava ogni resistenza. Ho ammirato la sua determinazione nel salvare la zia, certa che se non lo avesse fatto, sarebbe morta, e come abbia lasciato che a guidarla fosse l’istinto, per quella benedizione o maledizione che fosse, scoprendo in lei un potere ancora più grande. E che ve lo dico a fare delle emozioni provate all’ultimo capitolo, quando ha vestito i panni della regina guerriera senza lasciarsi scoraggiare o intimorire, rischiando la sua stessa vita se questo avesse significato uccidere di propria iniziativa la regina umana.
Un’altra delle cose che mi ha colpito molto è il pov unico della protagonista, con l’unico pov maschile posto alla fine di ogni libro, per far capire meglio i sentimenti provati davanti a quelle donne fiere, algide e forti.
Come dicevo, questo secondo volume è stato più scorrevole, rispetto al primo, dove le dinamiche vengono chiarite in maniera ancora più approfondita, anche se mi ha lasciato quel non so che di sospeso che mi aveva dato il primo volume, come se mancassero delle parti fondamentali che in fase di traduzione fossero state omesse.
Spero di non dover aspettare oltre un anno prima di leggere gli ultimi due volumi di questa incredibile serie.
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