Lui è il mio nemico e io la sua ossessione.
Non ho mai creduto nelle favole, tanto meno nei fae. Ma ciò è cambiato il giorno in cui i fae sono arrivati nella mia città, risvegliando i cacciatori dalle loro tombe.
Quel giorno, ho ricevuto in dono un libro, una collezione di miti e leggende, che si sono rivelate essere più di semplici storie. E proprio mentre stavo per svelare nuovi segreti, mi è stato rubato da qualcuno che consideravo mio amico.
Adesso non so più di chi fidarmi. So solo che ci sono due fazioni e che io non so quale scegliere tra i fae e i cacciatori.
Tuttavia, anche se ho giurato che non avrei mai scelto, sto lentamente propendendo per uno di questi due fronti.
Prima di addentrarvi nella lettura di questa recensione, lasciate che vi avvisi:
Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate!
No, scherzo. L’unico consiglio che mi sento di darvi, è di non proseguire se non avete letto il primo volume, solo per non incappare in spoiler involontari che vi toglierebbero il gusto stesso della lettura.
Detto questo, ricordate dove eravamo rimasti alla fine del primo libro? Io nemmeno! No, scherzo, ma ammetto che otto mesi tra la pubblicazione di un volume e l’altro non sono pochi, soprattutto per una che come me legge tanto (ora un po’ di meno a causa degli orari lavorativi) e spazia con i vari generi, anche se ultimamente il fantasy è quello che prediligo. Ma veniamo a noi. Avevamo lasciato una Catori perplessa in mezzo a una faida tra fae e cacciatori, ed essendo metà dell’uno e metà dell’altra possiamo dire che non si è ancora schierata con nessuna delle due parti, tenendo buono il cacciatore Kajika e il principe dei fae Ace Wood. Il libro che aveva ereditato e che sembrava spiegarle meglio le sue origini le è stato rubato e la fiducia inizia a mancare quando entrambe le persone di cui vorrebbe potersi fidare le mentono continuamente. L’unica cosa che vorrebbe fare è non dover scegliere, mantenendo il più possibile la sua parte umana, quella fatta di emozioni e sentimenti forti, quello dove la testa ti dice cosa fare ma alla fine scegli sempre di seguire il cuore. E se fosse proprio il cuore a spingerla a prendere una decisione?
Volevo fornirgli uno scopo. Era quello a tenere in vita le persone.
Aspettavo di tornare a Rowan per capire come sarebbe continuata la storia di Catori, come avrebbe affrontato le difficoltà che la vita le ha posto davanti, cosa avrebbe scelto di fare, in quale delle due fazioni avrebbe scelto di schierarsi. Quello che sa per ora è come cercare di tenere al sicuro le persone che ama, quelle che le sono rimaste, visto che, da quando ha scoperto cosa è realmente, la sua vita è stata totalmente stravolta. E se nel primo libro si era percepita una simpatia nel rapporto di Catori con Cruz, in questo secondo romanzo si fa un tifo diverso, dove Ace inizia a riscattarsi agli occhi stessi della protagonista, scoprendo che dietro la sua saccenza e la sua antipatia si nasconde un personaggio molto più profondo, mentre Cruz resta relegato in secondo piano, come personaggio di poca importanza anche se si inizia a sospettare di lui, chiedendosi che ruolo gioca in questa faccenda.
Quando avevo deciso di iniziare a leggere questa nuova serie, di un’autrice che ho imparato ad apprezzare nel corso di un’altra trilogia, ho ammesso di aver avuto non poche difficoltà nel simpatizzare con la protagonista femminile; cosa che invece me l’ha fatta vedere con occhi diversi in questo secondo volume, intenta a tutti costi a conoscere la verità e a sapere che ruolo giocano realmente fae e cacciatori. E giuro che ero straconvinta si trattasse di un’altra trilogia, salvo poi aprire la mail e scorrere sui titoli delle prossime uscite, restando di sasso quando mi sono resa conto che si tratta di ben cinque volumi! Olivia Wildenstein sei pazza! Sai che significa per un lettore l’attesa? Sai che, per come si è concluso questo secondo volume, ora fremo dall’avere a mia disposizione anche il terzo, quarto e quinto? Capita anche a voi di voler sapere come va a finire una storia che vi sta particolarmente appassionando?
Il mio corpo era come una stanza priva di luce. L’oscurità mi aveva invaso le viscere, soffocando ogni barlume residuo.
Lo so che l’attesa del piacere è essa stessa il piacere, così come so che sono stati tradotti solo due volumi finora (ho letto da qualche parte che il terzo è in revisione) e so che avevo giurato a me stessa di leggere solo storie autoconclusive o serie già concluse, ma resistere al richiamo è stato impossibile, soprattutto se, come me, amate i mondi fantastici e le leggende che vengono narrate; se vi rendete conto che non esiste una linea di demarcazione per definita tra chi sono i buoni e chi i cattivi; se amate i colpi di scena e l’inserimento di personaggi che vanno a incastrarsi perfettamente con gli altri tasselli; se volete scoprire nuovi mondi e posti fantastici.
Vi prego, vi prego, vi prego, ditemi che il terzo arriva presto e che questa volta si vola a Neverra e che sarà proprio Ace Wood a farci da Cicerone (tanta… tantissima roba per essere uno spocchioso principe :p )
Per leggere la recensione del primo volume, cliccate sull'immagine!!
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