I sell drugs. Heroin to be specific. And I'm fucking good at my job. Enough to fight my way to the top position, controlling all of Austin's supply.
So what if I had to kill the previous boss to do it. I do what has to be done. Never cared about consequences because I never had anything to lose.
Until I met Miri. My doll. She's my weakness and somehow, my enemies found out about her.
If they hurt her, they will regret the day they ever heard my name. Boss. They call me Boss for a reason. What I say goes, including the price on the heads of anyone who dares to fuck with what belongs to me.
My Miri.
Traduzione a cura di Queen Anne
Io vendo droga. Heroina nello specifico. E sono dannatamente bravo nel mio lavoro. Abbastanza per combattere alla mia maniera fino ad arrivare in cima, e controllare tutte le scorte di Austin. Così e se per farlo avessi dovuto uccidere il precedente boss. Faccio ciò che bisogna fare. Non mi sono mai preoccupato delle conseguenze perché non ho mai avuto niente da perdere. Fino a quando non ho incontrato Miri. La mia bambola. Lei è n qualche modo la mia debolezza e in qualche modo, i miei nemici l’hanno scoperto. Se la ferissero, rimpiangeranno il giorno in cui hanno conosciuto il mio nome. Boss. Mi chiamano Boss per una ragione. Ciò che dico va, incluso il prezzo sulla testa di chiunque oserà fottermi con quello che mi appartiene.
Traduzione a cura di Queen Anne
Io vendo droga. Heroina nello specifico. E sono dannatamente bravo nel mio lavoro. Abbastanza per combattere alla mia maniera fino ad arrivare in cima, e controllare tutte le scorte di Austin. Così e se per farlo avessi dovuto uccidere il precedente boss. Faccio ciò che bisogna fare. Non mi sono mai preoccupato delle conseguenze perché non ho mai avuto niente da perdere. Fino a quando non ho incontrato Miri. La mia bambola. Lei è n qualche modo la mia debolezza e in qualche modo, i miei nemici l’hanno scoperto. Se la ferissero, rimpiangeranno il giorno in cui hanno conosciuto il mio nome. Boss. Mi chiamano Boss per una ragione. Ciò che dico va, incluso il prezzo sulla testa di chiunque oserà fottermi con quello che mi appartiene.
Siamo al secondo atto della serie. Attendevo con ansia di leggere come sarebbe andata a finire la storia tra Boss (Jagger) e Miri. Vi rinfresco un attimo la memoria: Miri, una tossicodipendente rimasta senza il suo spacciatore di fiducia, è costretta a fare di necessità virtù e a trovarsi la roba nell’unico modo possibile. Ormai in piena crisi, si reca nella tana del lupo, cioè a casa di Boss, il signore indiscusso della droga a Austin. Non le importa se il suo gesto avventato le costerà la vita, tanto, pensa lei, morirà comunque. Invece inaspettatamente, la vita di entrambi subisce una sterzata clamorosa. Boss, anche se spietato, dimostra di possedere un cuore: si prende cura della ragazza e a sua insaputa l’aiuta a disintossicarsi. Lo fa per salvarsi la coscienza, poiché non è stato in grado di fare altrettanto con la sorella. Tra i due nasce una passione pericolosa che porterà a conseguenze disastrose. Miri, infatti, rappresenta una minaccia per Boss, viene considerata una distrazione, il punto debole che il nemico sfrutta per metterlo fuori gioco. Il rapimento della ragazza mina, infatti, il suo impero e mette a dura prova la sua pazienza. Boss è disperato ed è pronto a tutto pur di ritrovare la sua preziosa bambolina. Non avrà pace fino a quando non la salverà e ucciderà il suo rivale.
That bastard took what was mine and laid his hands on her body. Hurt her. Frightened her. My hands curled into fists on my thighs. When I found him I would make him wish he was never born.
Boss conosce bene la situazione. Il suo è un déjà-vu che lo riporta indietro nel tempo. Questa volta, però, non può rischiare di perdere Miri così come è successo con la sorella. Pur di salvare la donna che ama, è disposto a rinunciare a tutto.
Boss è un tipo duro, senza scrupoli, uno dalla lama facile (non va mai in giro senza i suoi pugnali, componenti importanti del suo abbigliamento), l’uomo che prima uccide e poi chiede spiegazioni. Non può permettersi cedimenti. E se lavori per lui, devi essergli fedele e se vieni meno alla parola, sei morto. La dura legge della malavita è spietata e non può essere fraintesa.
Così come il primo anche questo secondo romanzo è qualcosa di travolgente: in ogni pagina, dietro ogni parola corre adrenalina a mille e la suspense la fa da padrona. Lo stile semplice e il linguaggio duro e preciso rendono alla perfezione il mondo della malavita, un mondo in cui vige la legge del più forte, dove le regole vengono scandite delle armi e l’unica cosa importante è la sopravvivenza. I personaggi si muovono in un ritmo serrato che non lascia loro il tempo di prendere fiato ma che tiene il lettore incuriosito fino alla fine. E se a questo aggiungiamo i momenti di passione e dolcezza, e la sorpresa finale, possiamo concludere affermando di trovarci di fronte ad una storia completa e imperdibile.
Consigliato!
Boss è un tipo duro, senza scrupoli, uno dalla lama facile (non va mai in giro senza i suoi pugnali, componenti importanti del suo abbigliamento), l’uomo che prima uccide e poi chiede spiegazioni. Non può permettersi cedimenti. E se lavori per lui, devi essergli fedele e se vieni meno alla parola, sei morto. La dura legge della malavita è spietata e non può essere fraintesa.
Criminals didn’t rally behind a sniveling, pussy weakling. They followed a leader. A Boss.Anche Miri la conosce bene: ha perso molti anni della sua vita facendosi di eroina e ora che finalmente ne è venuta fuori, deve combattere per non ricaderci.
The fucking bastard was smiling. He was literally getting off on my fear. Feeding on my terror. Every scream was pleasure, every jerk against the cuffs a sulthry stroke, that brought him closer to satisfaction, every whimpered in his hear.È una ragazza forte, dal carattere indomabile: Davanti alla violenza non è disposta a piegare la testa e soprattutto, non vuole rinunciare all’amore di Boss.
Così come il primo anche questo secondo romanzo è qualcosa di travolgente: in ogni pagina, dietro ogni parola corre adrenalina a mille e la suspense la fa da padrona. Lo stile semplice e il linguaggio duro e preciso rendono alla perfezione il mondo della malavita, un mondo in cui vige la legge del più forte, dove le regole vengono scandite delle armi e l’unica cosa importante è la sopravvivenza. I personaggi si muovono in un ritmo serrato che non lascia loro il tempo di prendere fiato ma che tiene il lettore incuriosito fino alla fine. E se a questo aggiungiamo i momenti di passione e dolcezza, e la sorpresa finale, possiamo concludere affermando di trovarci di fronte ad una storia completa e imperdibile.
Consigliato!
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Heather C. Leigh is the author of the Amazon best selling Famous series. She likes to write about the 'dark' side of fame. The part that the public doesn't get to see, how difficult it is to live in a fishbowl and how that affects relationships.
Heather was born and raised in New England and currently lives outside Atlanta, GA with her husband, 2 kids, and French Bulldog, Shelby.
She loves the Red Sox, the Patriots, and anything chocolate (but not white chocolate, everyone knows it's not real chocolate so it doesn't count) and has left explicit instructions in her will to have her ashes snuck into Fenway Park and sneakily sprinkled all over while her family enjoys beer, hot dogs, and a wicked good time.
My favorite authors are Dan Wells, Ken Follett, and Stephen King.
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