mercoledì 7 settembre 2016

PECCATI DI FAMIGLIA di Mariella Mogni


Peccati di famiglia - Mariella Mogni
COLLANA YOU FEEL 
Proprietà letteraria riservata
© 2016 Rizzoli Libri S.p.A. / Rizzoli
Prima edizione digitale 2016
ISBN 978-88-586-8551-8

È giusto amare qualcuno che non si può avere?

Elena è sempre stata fragile, facile preda di ogni tentazione. Un trauma sepolto nel passato – uno sbaglio che l’ha costretta ad abbandonare molto presto il nido familiare – l’ha convinta di essere inaffidabile e sempre colpevole di tutto ciò che di brutto le accade. Quando la malattia della madre la costringe a riavvicinarsi all’algida sorella Marina, e a subire i suoi sguardi sprezzanti e i suoi commenti taglienti, Elena scopre nel cognato Alessandro una persona gentile, capace di rivolgerle attenzioni che non si aspettava più da nessuno. Senza poterci fare nulla, Elena scivola in una spirale di affetto e riconoscenza, e si innamora del marito di sua sorella. Ma un ex violento, e vecchi segreti di famiglia che si svelano giorno dopo giorno sempre più inquietanti, le renderanno ancora più difficile scegliere tra la correttezza e la passione, tra il senso di colpa e il coraggio di prendersi ciò che vuole, costi quello che costi.

Un romanzo erotico torbido e avvincente, in cui una passione proibita si trasforma in un sentimento sincero e destinato a crescere. E nulla è come appare.


Questa è la storia travagliata di Elena e Alessandro. Due persone in fuga che inaspettatamente s'incontrano e oltrepassando ogni limite s’innamorano.
Elena fugge da un passato doloroso. Amori sbagliati, una famiglia difficile, uomini non esattamente stinchi di santo, violenze fisiche e morali. Fugge rifugiandosi nell'alcool ogni volta che può. Interiormente é convinta di aver meritato tutto quello che le è capitato. Figlia fedifraga, è stata bandita da casa in giovane età e da allora non è ancora riuscita a scendere a patti con se stessa, il rimorso la corrode, le convenzioni la schiacciano. Elena è un’anima libera prigioniera del passato. Sembra un controsenso, lo so, eppure è questa l’immagine che mi sono fatta di lei mentre leggevo.

Sono venuta a Roma per fuggire da una situazione pericolosa, sicura che assistere allo spettacolo di quella donna in disfacimento non mi avrebbe scalfita. Quel corpo morente non era di mia madre ma della persona che mi ha buttata fuori di casa a diciannove anni.

Svuoto il bicchiere. Ne vorrei un altro, ma Marina mi ha imposto di comportarmi bene. Prima che arrivassero i suoi preziosi ospiti ha verificato che i miei abiti e il trucco fossero adeguati alla situazione. Critica, impietosa...

Alessandro fugge da Marina, una moglie dura, ipocrita fino al midollo: facciata pulita di moglie e madre integerrima fuori dalle mura di casa, ma poi dentro è solo rancore. Tanto rancore, odio represso, superficialità, che non risparmia neppure le sue piccole figlie. Alessandro fugge e si rifugia in rapporti da una botta e via. Solo sfogo sessuale senza nessun coinvolgimento emotivo. Anche lui mostra al mondo soltanto una facciata, un piccolo grumo di sè, il lato perfetto: sempre gentile, compassato, l’amorevole padre di famiglia innamorato perso della moglie e delle figlie. E’ così che inizialmente lo inquadra Elena, quando Marina, la costringe a raggiungerla a Roma per prendersi cura della madre morente.

Alessandro è una presenza solida e insieme evanescente. È un uomo importante e molto impegnato: dirige una famosa impresa di costruzioni ed è intimo di politici ed esponenti del mondo della finanza. Un vincente nato, dal carattere forte e volitivo. Solo mia sorella sembra riuscire a metterlo in ombra con i suoi modi spumeggianti. Il poco tempo che trascorre in casa lo dedica soprattutto a Matilde e Ginevra, le figlie di dieci e sette anni. Ride e gioca con loro come un bambino per poi tornare serio e ombroso in nostra compagnia. Marina lo vezzeggia, lo coccola. E mi lancia strane occhiate, come se volesse ricordarmi che ha saputo scegliere la persona giusta mentre io sono capace solo di raccogliere immondizia.

Vivere in casa con la sorella e Alessandro non é facile, soprattutto perché Alessandro si rivela diverso da quello che mostra di sè.  Piccole gentilezze, cortine che a volte si aprono lasciando intravedere l'uomo che c'è dietro. Innamorata e ispirata da Alessandro, Elena decide di rimettere in discussione la propria vita, alcool e uomini sbagliati, quel dolore interiore che non se ne va mai: forse è veramente ora di cambiare, anche se per cambiare si deve rimettere in discussione tutto e inevitabilmente si ritorna al passato. E gli errori del passato si ripetono nel presente, ma il finale non sarà più lo stesso. Come l’araba fenice, Elena rinasce dalle proprie ceneri, pronta a vivere e amare finalmente l’uomo giusto.

Gli afferro le mani, le stringo al di sopra del tavolino. Una pace sconosciuta m’invade. Mi sento forte, sicura, determinata. Nuova. Leggera, adesso che il passato ha smesso di opprimermi. «Combatteremo insieme sostenendoci a vicenda.


Un racconto struggente, dove l'erotismo, è solo uno dei componenti che accompagna la storia. La tortuosità dei rapporti e la forza dei sentimenti sono il motore trainante di questo romanzo breve di Mariella Mogni. Niente è scontato, la trama s’intreccia attorno ai protagonisti, mettendo a nudo le loro anime, nel bene e nel male e, quando la storia si rivela in tutta la sua complessità, non si può fare a meno di pensare che alla fine checchè se ne dica, ci pensa sempre la vita a rimettere le cose a posto. L’importante è riuscire a non affondare nella melma mentre aspettiamo l’attimo.
Buona lettura.

Mariella Mogni vive in provincia di Firenze con il marito, il figlio e un gatto. Laureata in lettere, da sempre adora scrivere. Lo scorso anno ha vinto il secondo concorso “Entra anche tu in Sperlig Privè”, cimentandosi per la prima volta con il genere erotico, e ha pubblicato i racconti “Concerto a due voci” e “Oltre l’amore”.


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