mercoledì 7 settembre 2016

C'È QUALCOSA NEI TUOI OCCHI di Amabile Giusti


Francisca Lopez è un angelo nero impossibile da conquistare: nel suo passato c’è dolore, violenza subìta e inflitta, c’è la delinquenza e c’è il carcere. E c’è un solo uomo, Marcus. Con lui ha condiviso la parte più oscura di sé. Ma ora Marcus se n’è andato, ha scelto di seguire Penny, la dolce ragazza dalle ciocche pastello per la quale ha deciso di cambiare vita, e Francisca deve costruirsi una nuova identità.
Per farlo, sceglie Amherst, la città di Emily Dickinson, perché la poesia è stata la sua segreta ancora di salvezza. Se poi all’università il corso di poesia contemporanea è tenuto da Byron Lord, un professore giovane, seducente e con un nome decisamente profetico, affascinato dai suoi “occhi di petrolio”, la vita di Francisca può davvero sperare in una svolta.
Tra i due nasce uno strano e delicato rapporto: una tenera alchimia d’amore che rischia a ogni momento di essere spazzata via dai segreti di entrambi e dalle tante fragilità di Francisca. Una storia destinata a incrociarsi con la nuova vita dell’indimenticato Marcus e della rivale Penny, in un finale dolcemente inaspettato.
Il sequel di Tentare di non amarti ci racconta una nuova vicenda di amore e riscatto: un viaggio profondo e toccante nell’animo inquieto dei suoi protagonisti così diversi... così uguali.
Sappiamo da “Tentare di non amarti” che Francisca è la stronza, l’altra donna, il bastone tra le ruote di un amore, quello tra Marcus e Penny, che deve essere lasciato in pace. Sappiamo che non vale a nulla, che non la vogliamo.

Scopriamo, invece, in “C’è qualcosa nei tuoi occhi” che Francisca è come un piatto rotto, rimesso insieme con la colla a presa rapida. Si è tagliata i capelli, ha cambiato il suo modo di vestire, e ha pure trovato un onesto lavoro come cameriera, ma ciò non significa che dentro, non sia rimasta quella di sempre: “Una stronza che non passa inosservata”. Le parole di Amabile Giusti descrivono alla perfezione lo stato d’animo di questa ragazza interrotta. La rabbia, la solitudine, la depressione, la rassegnazione. Tutti questi sentimenti vengono a galla e ti colpiscono come uno dei suoi pugni. Ti ritrovi a pensare che, forse, l'avevi giudicata troppo in fretta.
La nuova Francisca frequenta l’università e le hanno dato pure una borsa di studio.
Cammina per il campus in cerca dell’aula in cui si terrà il corso di poesia contemporanea, quando si imbatte in Byron Lord, un giovane scapestrato che sembra aver passato tutta la notte a fare baldoria e a divertirsi. Un rapido cambio d’abiti non serve a trasformarlo in un rispettato professore. Quegli occhi così verdi, raccontano tutta un’altra storia.

“C’è qualcosa nei tuoi occhi che mi ha attirato fin dal primo istante, qualcosa che non so decifrare.”


Scopriamo che Byron e Francisca sono più simili di quanto pensino. Entrambi spezzati, conducono la loro vita facendo buon viso a cattivo gioco, cercando di rimediare ad errori del passato che li hanno cambiati per sempre. Il Destino li fa incontrare, più e più volte, e tra i due inizia a nascere uno strano rapporto, in cui il volere e il dovere si confondono e si uniscono.

“Anche se hai l’aspetto di un principe, se adoro il tuo profumo, se la tua voce mi incanta, se il tuo sorriso mi fa pensare alle stelle, se la tua esistenza rende più ospitale la terra, io non devo amarti.”


Ho apprezzato il ritmo lento eppure incalzante con il quale si sviluppa questa storia d'amore. Fin dall'inizio, è chiaro che i due sono attratti l'uno dall'altra, ma troppe incertezze e troppe difficoltà si oppongono al loro stare insieme. È una storia d'amore che procede a tentoni, che dà e poi toglie, che testa il terreno prima di lanciarsi. Del resto, entrambi vengono da un passato troppo ingombrante per lasciare spazio a un futuro senza limiti.
Se la storia di Marcus e Penny mi ricordava il quadro di un pittore perduto e ritrovato, in questo libro, la poesia fa da padrona. Autori stranieri, ma anche nostrani, vengono a dare una mano all'autrice e alla storia di Francisca, che proprio come una meravigliosa poesia ci fa provare una gamma infinita di emozioni.

“[…] Ne ho bisogno più dell’aria. Senz’aria si muore e stop. Ma senza poesia si vive lo stesso, purtroppo: si vive come aquile costrette a un eterno volo radente.”

È inutile dire che Amabile Giusti ci ha azzeccato un'altra volta! Vi basti sapere che è riuscita a farmi amare un personaggio, Francisca, che prima odiavo, che prima era soltanto une pedina nelle mani di un destino troppo crudele. Vi basti sapere che Byron Lord con il suo appartamento senza porte e con le sue mille sfaccettature mi è piaciuto perfino più di Marcus, che pensavo fosse imbattibile.

C'è solo un piccolo difetto che non ho potuto fare a meno di notare. A causa del doppio punto di vista, e della scelta stilistica di coprire tutto l'arco temporale raccontato dai due, a volte, ho trovato difficoltoso seguire il filo della trama, che tornava indietro, avanti e poi ancora indietro. Ho sentito, alla fine, come se la storia tra Fran e Byron mancasse di qualcosa. Ecco perché mi ritrovo a preferire "Tentare di non amarti" a "C'è qualcosa nei tuoi occhi", ma ciò non significa che anche questo libro abbia lasciato una impronta positiva sul mio cuore.
Consigliato a tutti i curiosi che desiderano conoscere la vera Francisca, sotto la dura Francisca.


Per leggere la nostra recensione, cliccare l'immagine!!


Amabile Giusti è nata in Calabria ed è lì che vive ancor oggi: proprio sulla punta dello stivale, fra il mare e la montagna, vicino a una distesa di verde che, vista dall’alto, sembra la sagoma di un cavalluccio marino. Ha frequentato il liceo classico e si è laureata in Giurisprudenza. Fa l’avvocato ma non si sente avvocato. Scrivere è la sua vita vera, al di fuori degli schemi imposti dal linguaggio secco e avaro del diritto. Si addormenta la sera sognando di scrivere, si sveglia la mattina con lo stesso chiodo fisso in testa, non è escluso che perfino davanti a un giudice, mentre perora una causa, la sua mente divaghi pensando a come plasmare una storia o finire un capitolo.
Dunque non sceglietela come avvocato, scriverebbe una citazione pensando alle favole!
È un tipo che ascolta molto e parla poco ma quando scrive non si ferma più... Se volete farla contenta regalatele un saggio su Jane Austen, un ninnolo di ceramica (preferibilmente blu), un manga giapponese, o una piantina grassa (più spine ci sono meglio è). Preferibilmente tutti insieme.
Spera di invecchiare lentamente (perché questo pare sia l’unico modo per vivere a lungo...) ma mai invecchiare dentro! Dentro avrà sempre un’età con poco passato e molto futuro e scarsa saggezza.




1 commento:

  1. E' una vita che ho nel carrello questi libri :/
    Purtroppo ho scoperto un sito mostro che inizia per L ( :P ) che mi ha distolta dagli store principali.
    Spero per Natale di prendere entrambi i libri e dargli un opportunità perché ne ho sentito parlare benissimo! E' comunque la prima recensione che trovo da 3.5 :D quindi parere interessante! *.*
    Non vedo l'ora di esprimere il mio <3

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