I figli di Ish #2
La pace imposta dai draghi non ha raggiunto tutti gli angoli del mondo, esistono ancora luoghi remoti in cui governano crudeltà e ingiustizia, posti sperduti nei quali gli indifesi soffrono senza che nessuno li difenda dai soprusi. Nel gelo dell’inverno, Diego è in missione alla ricerca di trafficanti di armi, ma si ritrova solo e ferito al centro del regno di una spietata banda criminale. Maledicendo la propria stupidità, prega Ish per un aiuto, che però gli arriva in una forma completamente inaspettata.
Imbattersi in un drago svenuto nella neve non è cosa da tutti i giorni, nemmeno nell’inferno ghiacciato in cui vive Misha; tentare di salvarlo potrebbe sembrare una follia pericolosa, eppure il suo istinto gli impone di farlo. Ancora lo ignora, ma è il potere di Ish a guidare i suoi passi, spingendolo a ribellarsi e aiutare quello sconosciuto dagli occhi d’ambra e oro.
Dopo Fuoco blu torniamo nel mondo post apocalittico con la “dittatura ecologista” dei draghi. Questa volta ci troviamo in quello che oggi dovrebbe essere il Kazakistan, ma in una realtà davvero pessima in cui vivere. Qui la politica dei draghi è ignorata, vengono contrabbandati rifiuti tossici, le poche auto presenti vanno ancora a combustibile, la miseria regna sovrana così come la delinquenza e la disperazione.
Misha ha solo una ventina d’anni, ma ha già visto troppo per qualcuno della sua età e, con la sua migliore amica Anna con cui ha condiviso le disavventure della vita, sogna di racimolare abbastanza denaro per fuggire da quel luogo di disperazione e cambiare identità. Proprio durante un incarico da contrabbandiere incappa in un drago ferito nella foresta. Mentre Anna è spaventata e non vorrebbe essere coinvolta, Misha presta subito soccorso all’uomo coperto di scaglie arancioni e scarlatte.
Diego, come sappiamo dal libro precedente della serie, non è propriamente un drago, ma un dryss, una creatura minore, meno longeva, più fertile. Misha non sa nulla di tutto ciò, ma non esita ad aiutarlo e a prestargli le cure necessarie. Complice una tempesta di neve, i due resteranno soli abbastanza a lungo da fidarsi l’uno dell’altro e a condividere un legame.
Diego ci mette poco a capire che Misha è il suo compagno, ma capisce anche che deve essere cauto con questo ragazzo, ferito nell’animo e ricco di segreti. Nonostante l’arco temporale della narrazione sia piuttosto breve, viene lasciato ampio spazio alla conoscenza dei due ragazzi e allo sviluppo del loro rapporto.
Il pov alternato da grande margine di approfondimento psicologico dei due protagonisti, dando spazio al passato di entrambi e a come questo influenzi il loro presente.
La componente prettamente romance è ben inserita nella struttura narrativa che non si concentra solo sui sentimenti dei protagonisti, ma dedica anche spazio alla politica della zona, al contrabbando e alle ragioni per le quali Diego si trovava lì e al dover sanare una regione dove i draghi non sono riusciti a mantenere la pace e la sorveglianza necessarie.
Insomma, una storia dolce, ma anche con risvolti più duri dovuti principalmente alle condizioni di vita cui è soggetto Misha e la zona in cui si è trovato a dover vivere. Una lettura scorrevole e caldamente raccomandata, ma che consiglio solo dopo aver recuperato anche Fuoco blu in modo da avere un panorama più ampio in cui collocare anche la storia di Diego e Misha.
Si fissarono, accucciati nella neve nel mezzo di una foresta gelata, e fu come se fossero soli al mondo. Per un momento infinito, Misha sentì che esistevano solamente loro e avvertì l’istinto di stringere a sé Diego, perché l’altro ne aveva bisogno. Aveva bisogno di lui.
E il lato fisico della questione non era il vero problema, a spaventarlo era il timore di concederselo, il terrore di legarsi a qualcuno e rendersi vulnerabile. Tuttavia, forse per la prima volta in assoluto, osava credere di poter finalmente avere qualcosa per se stesso.
Ish gliel’aveva sussurrato da subito che quel giovane umano dagli occhi colmi di lampi di stelle gli apparteneva, non avrebbe messo in discussione il sentimento che li univa.
Aurora R. Corsini è una lettrice. Compulsiva, ossessiva, vorace… una lettrice. Negli anni a questa grande passione si è aggiunta la scrittura, con la creazione di mondi fantastici nei quali sognare insieme ai suoi lettori: la trilogia Bacio Immortale, La Danza degli Dèi e Le Fiamme dell’Olimpo, e la serie Le luci dell’Eos. Bilanciare vita, lettura e scrittura è come correre su una fune sottile, ma sta cercando di non cadere e dedicarsi a tutti i personaggi che continuano a frullarle per la testa.
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