I Fratelli Foster #1
Anni di struggimento. Anni a mantenere le distanze. Anni di bramosia per Jaren, l’unico uomo che Reid non poteva avere.
Perché Jaren è etero.
Peggio, è fidanzato con sua sorella. In altre parole: è off limits. Impossibile.
Ma il giorno prima del matrimonio, lei lo annulla, lasciando Jaren senza un posto dove andare.
Allora cosa deve fare un uomo? Beh, offrire a Jaren un posto dove stare, ovviamente.
Una spalla su cui piangere.
Un letto dove dormire.
E magari qualcuno con cui dividere il sopraccitato letto?
L’abbandono: Jaren è il primo libro della serie I fratelli Foster, una serie di romanzi MM contemporanei che ruota intorno a quattro uomini che hanno scelto di essere fratelli. In questo volume i temi trattati sono dolore/comfort, famiglia scelta, risveglio bisessuale, gay per la prima volta. Inoltre, potrete leggere di un ragazzo che finalmente si rende conto che ciò che voleva di più è stato per tutto il tempo proprio di fronte a lui.
Con la storia di Jaren si apre la nuova serie dedicata ai quattro fratelli Foster, fratelli non di sangue, ma per scelta dopo essersi conosciuti in una casa famiglia da ragazzini. Il background di Jaren è bel delineato anche grazie ad alcuni flashback che descrivono episodi non proprio felici della sua infanzia che lo portano ad essere messo in affido e ad entrare così in contatto con quelli che saranno poi i suoi migliori amici e fratelli di scelta.
Il pov è alternato, ma a mio parere viene dato meno spazio a Reid se non in funzione del suo rapporto con l’altro. Di Reid si sa solo che è un tatuatore, figlio di un uomo ricco, ma che ha deciso da solo la sua strada anche senza il pieno appoggio della famiglia che comunque lo sostiene anche senza capire le sue scelte di vita.
Nonostante il riscatto successivo, ho trovato il comportamento di Bridget alquanto infantile e, soprattutto, molto egoista. Mandare il proprio fratello ad annunciare la cancellazione del matrimonio la sera prima delle nozze è a dir poco meschino. Non che Jaren sia privo di colpe anche se lo veniamo a scoprire solo strada facendo.
Reid si trova in una posizione molto scomoda come emissario della sorella, soprattutto vista l’infatuazione colossale che nutre da sempre per Jaren. Coglierà così l’occasione di aiutare il giovane in difficoltà e, allo stesso tempo, vedere se può esserci un’occasione per dimostrare quanto sarebbe lui la scelta migliore.
Una storia scorrevole e ben scritta che intrattiene piacevolmente, ma ho trovato il personaggio di Reid un po’ troppo privo di nerbo, tutto votato al soddisfare i bisogni di Jaren e a renderlo felice, ma chiedendo veramente poco o nulla per sé stesso. Ho apprezzato l’onestà di Jaren nel non dare in principio troppe false speranze a Reid, ma, nonostante ciò, a mio parere, se n’è anche approfittato fin troppo della disponibilità dell’altro.
Insomma, una lettura piacevole che permette di trascorrere qualche ora tra le vie di Seattle alle prese con la nascita di un nuovo ed improbabile amore là dove sembrava esserci sono delusione e tristezza. Un inizio che lascia ben sperare anche per i successivi libri della serie dedicati ai tre fratelli di Jaren.
Jaren voleva essere amato e, oh, quanto avrebbe voluto essere Reid la persona capace di donargli ciò che desiderava, di stringerlo a sé e prendersi cura di lui.
«Tu vali tutto, Jaren. Tutto. Tutte le cose belle, tutti i regali… Vali il tempo passato a viziarti e a ricoprirti di amore e attenzione. Tu vali ogni cosa.»
«Ti amo. Sono talmente pazzo di te che fa male, anche quando siamo così vicini. Non mi sono mai sentito in questo modo.»
«Grazie. Non solo per questo, ma per tutto. Senza di te sarei stato perso. Sei stato la mia roccia e mi hai aiutato a scoprire tanti nuovi lati di me. Mi hai aiutato a trovare me stesso, e te ne sarò sempre grato.»
Volete la versione lunga o corta della mia biografia? Quella corta? Eccola qui. Scrivo gay romance sexy e adoro farlo. Amo anche leggere libri. I libri sono tutto. Che ne dite? Qualche altro dettaglio? Eccoli qui.
Ho cominciato a scrivere storie da adolescente… su una maledetta macchina da scrivere. Le ho ancora e
sono adorabili e romantiche. E cattive, ah ah. La paura di fallire mi ha trattenuta dal diventare un’autrice di romance, quindi potete immaginare l’orgoglio e la gioia provati quando l’ho finalmente superata e mi sono buttata nella mischia. Adoro questo genere letterario perché mi piace scrivere e leggere di uomini forti e con dei difetti e che hanno qualche problema… ma trovano comunque il loro lieto fine. I miei libri preferiti sono praticamente tutti i romance m/m, a patto che abbiano un lieto fine. Il kink è un bonus… A parte quello, leggo molta saggistica e non solo libri sulla scrittura. Fra i miei argomenti preferiti ci sono la psicologia, il self-help e la sociologia.
Hobby? Non ne ho il tempo. Scherzo. Mi piace viaggiare, passare il tempo vicino all’oceano e fare lunghe passeggiate. Ma amo i libri ancora di più.
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