I mali necessari #2
August Mulvaney è sempre stato eccezionale. In qualità di figlio genio di un miliardario eccentrico, spesso la colpa del suo comportamento scoraggiante è dovuta al suo alto QI. Dicono che ci sia una linea sottile tra genio e follia. August è entrambi: sia un brillante professore amato dai suoi studenti che un assassino spietato e ossessivo con il compito di correggere i torti di un sistema giudiziario in fallimento. E ha appena trovato la sua ultima ossessione: Lucas Blackwell.
Lucas Blackwell un tempo era il figlio d'oro dell'FBI e usava il proprio talento segreto come chiaroveggente per aiutare a sopprimere la parte peggiore della società. Finché sfiorando accidentalmente il suo collega non ha scoperto che quell’uomo era un assassino, e la sua vita è crollata a pezzi. Ora il mondo pensa che lui sia pazzo, mentre il suo vecchio partner di lavoro lo vuole morto. Così cerca rifugio in un piccolo college, sperando di ricostruire la propria vita e la propria reputazione. Ma è lì che si imbatte in August Mulvaney. Letteralmente.
August è subito incuriosito da Lucas e dalla sua storia. Non crede nei sensitivi, ma non gli sfugge il terrore che ha negli occhi quando si scontrano in corridoio. Ora August ha un problema. Lucas conosce il suo segreto, eppure lui lo vuole lo stesso.
E August ottiene sempre quello che vuole.
Riuscirà a convincere Lucas che non tutti gli assassini sono uguali, e che avere uno psicopatico dalla propria parte e nella sua vita potrebbe essere proprio ciò di cui ha bisogno?
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Dopo Squilibrato dedicato ad Adam e Noah, ero molto curiosa di leggere la storia di August e non sono affatto rimasta delusa. Ovviamente anche in questo libro c’è molto che verrebbe considerato poco ortodosso, molto umorismo nero e situazioni davvero paradossali, ma in qualche modo si finisce comunque per tifare per il serial killer.
August è un docente di fisica stimato e apprezzato, ma considerato anche un po’ strambo. Ovviamente, nessuno sa che è anche un serial killer che libera la società dai mostri che la giustizia non riesce a imprigionare e che gode parecchio nell’uso delle lame. Il suo essere psicopatico lo porta ad avere atteggiamenti strani e reazioni sfalsate rispetto a quelle che ci si aspetterebbe da una persona “normale”. La sua franchezza e la mancanza di filtri con le persone di cui si fida, ritraggono un uomo con un’innocenza di fondo paradossale e comportamenti possessivi, ma dai risvolti quasi romantici.
Come il libro precedente, non bisogna pensare che la storia di August e Lucas sia normale e sana, ovviamente vi sono molti meccanismi che tra persone “normali” sono considerati abusivi e ossessivi, ma nel contesto in cui si collocano li trovo perfettamente accettabili.
Lucas, dal canto suo, nemmeno lui è propriamente “normale” tanto che è stato ricoverato per un certo periodo in un centro di salute mentale a causa della sua capacità di vedere cose semplicemente toccando cose o persone. Questo suo dono sovrannaturale l’ha portato a capire che un collega dell’FBI era in realtà un serial killer, ma senza prove e solo con la sua parola è finito internato e fuori dal bureau. Non è un uomo semplice, prende molti farmaci e ha sempre paura di lasciarsi andare con il prossimo a causa del suo poter anche percepire le emozioni ed i pensieri altrui. L’imbattersi in August rappresenta per lui sia una benedizione che una maledizione in quanto scopre subito il suo lato oscuro, ma trova anche una persona che gli crede e che rappresenta la sicurezza in un mare di incertezze.
Una lettura scorrevole, a tratti forte, controversa, sensuale, ma anche divertente e, a modo suo, anche dolce. Insomma, è ricca di emozioni contrastanti e non adatta a tutti, ma trovo che questa sia una serie davvero particolare e diversa dalle solite storie standard. Caldamente raccomandata.
August conosceva già il profondo e oscuro segreto che lui custodiva e non era scappato urlando nella direzione opposta.
Perché è un assassino.
Nessuno è perfetto, giusto?
Non ci conosciamo nemmeno da una settimana, ma quando sento che c’è un buco nel mio petto, sei tu l’unica persona che voglio chiamare.
«Lo psicopatico e il sensitivo. È proprio vero che siamo fatti l’uno per l’altro. Nessun altro potrebbe tollerarci. Siamo bloccati insieme.»
ONLEY JAMES è lo pseudonimo dell’autrice di romanzi young adult Martina McAtee, che vive in North Carolina con i figli, il suo pitbull, il suo bassotto e una collezione sempre crescente di gatti dall’aria losca.
Divide il proprio tempo tra la stesura di romanzi paranormali young adult LGBT e la scrittura di romanzi MM con protagonisti adulti.
Quando non è alla scrivania la si può trovare a farsi una dose di bevande di Starbucks, a lamentarsi di quanto abbia da fare, e ad evitare di farlo piazzandosi davanti a una quantità malsana di maratone in TV senza mai alzarsi. Ama le storie di fantasmi, i documentari sui reati reali, controllare ossessivamente i social media, e scrivere libri kinky e sarcastici su uomini che si innamorano di altri uomini.
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