Hidden Species #3
Sono un segugio da una botta e via… non mi lascio trasportare dai sentimenti…
C’era una volta un segugio innamorato, ma la mia prima e ultima relazione mi ha insegnato che l’amore non è abbastanza per evitare che il tuo fidanzato cerchi di ammazzarti. Acqua passata, ho tutte le cicatrici per provarlo. Tutta la mia virilità è ora indirizzata solo verso appuntamenti di una notte e relazioni occasionali. I miei amici sembrano tutti presi dal morbo dell’amore romantico… Buon per loro, a me non interessa.
Senza contare che le cose nel Governo della Comunità delle Creature diventano sempre più pericolose e io sono al centro di tutto. I nostri nemici non ne vogliono sapere di starsene buoni. Potrebbe sembrare che per adesso abbiano la meglio, ma presto riprenderemo in mano il gioco. Anche se dovesse voler dire andare in missione con Aidan Byrne.
Ancora non ho perdonato Aidan per come ha affrontato la situazione in cui si è ritrovato il mio migliore amico, anche se alla fine le cose sono andate per il meglio. E poi ha un qualcosa che mi fa arruffare il pelo. È il tipo di persona che crede che il karaoke sia solo per i ragazzini e che mi giudica perché mi lecco le palle. Crede anche che tutti debbano prestargli servizio, solo perché è il leader della nostra specie.
Peccato per lui che sono pronto ad accettare qualsiasi sfida… anche quando le cose diventano sexy e incredibilmente complicate. Ma una notte insieme non porterà di certo a cose sdolcinate… vero?
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Dopo I demoni lo fanno meglio e Il morso del vampiro torniamo ad avere a che fare con il team più esperto e pazzo del GCC. Con il segugio infernale Alistair come protagonista le stramberie e le risate erano assicurate in partenza. Migliore amico di Sam e nuovo acquisto del team, Alistar è uno dei segugi con l’olfatto più sopraffino e, per questo motivo, gli viene affidata una missione speciale con Aidan, leader della sua specie e mutaforma gatto. I presupposti della loro collaborazione non sono i migliori visto l’astio nutrito da Alistair nei confronti di Aiden per aver suggerito e messo in pratica una mutazione forzata per Sam. Fin troppo presto, però, le interazioni tra i due prendono una piega molto diversa e le scintille d’attrazione si sprecano.
Gli eventi narrati sono parte integrante della storia inerente gli esprimenti genetici del dottor Tish iniziati con il primo libro della serie e che avevano portato Sam, un umano, a scoprire di non esserlo fino in fondo.
Quindi, a mio avviso, la lettura di questo capitolo è fortemente consigliata solo dopo quella dei precedenti, soprattutto per capire al meglio non solo le dinamiche tra i personaggi, ma anche la trama di fondo.
Nonostante la fluidità del testo, il carattere pazzo e coinvolgente di Alistar, ho trovato un po’ fiacca la parte relativa alla nascita e sviluppo della sua relazione con Aidan che ho trovato piuttosto sbrigativa e rapida.
Ottimo dare spazio alla storia inerente alle manipolazioni genetiche, alle interazioni fra branchi e alla parte relativa all’investigazione, ma la componente romance viene decisamente troppo penalizzata, per i miei gusti. Così come viene dato, a mio avviso, fin troppo poco spazio al personaggio di Aiden che viene messo in ombra dal carismatico e folle Alistair.
Nonostante tutto, si tratta comunque di una lettura piacevole e scorrevole che permette di evadere la realtà e tuffarci in un mondo di creature fantastiche che affrontano comunque i problemi della vita come
noi, comuni mortali.
Tra noi c’è un’alchimia scoppiettante e non solo, Alistair mi piace davvero e lo rispetto, anche se è un po’… sopra le righe? Strano?
Mi piace che esternamente sembri tanto più grosso, ma tra noi siamo eguali. Devo essere sincero, questo bacio è la parte migliore della giornata.
«Hai ragione, però,» continuo, «è molto probabile che Aidan non abbia scampo. Il nostro matrimonio
sarà un evento spettacolare. Entrambi vestiremo di bianco, come simbolo della purezza delle nostre
anime collegate, ma io mi adornerò anche di una fascia di fiori freschi multicolore, che scintilleranno mentre percorro la navata. Migliaia di persone si alzeranno e abbasseranno la testa con riverenza mentre passo e…»
«Migliaia?» Lo scetticismo di Sam mi ferisce come una pugnalata al cuore. «E riverenza?»
Metto il broncio. «Le persone mi riveriscono, Sam. Tante persone.»
Louisa Masters ha iniziato a leggere romanzi rosa ben prima che sua madre lo ritenesse opportuno.
Mentre le altre adolescenti sgattaiolavano fuori casa, Louisa ci faceva entrare di soppiatto nella letteratura sentimentale, inventandosi sempre nuovi modi per leggere il suo bottino senza essere scoperta.
Ha passato gran parte della vita a compiangere chi non ama leggere, convinta che i libri siano la soluzione per tutto. Da adulta, soddisfa questa dipendenza in ogni momento, mettendo giù i suoi romanzi solo occasionalmente, per rispondere al telefono o pagare i conti.
Ha perso anni nel tentativo di costruirsi una carriera “normale”, lavorando prima in una libreria, poi nel reparto assunzioni di un’azienda, in quello delle risorse, come amministratrice e infine come agente di viaggio, prima di accettare la sconfitta e dedicare tutta se stessa al mondo della letteratura rosa.
Louisa ha una lunga lista di luoghi che ha scoperto nei libri e che vorrebbe visitare e ogni tanto riesce asuperare il suo odio per il jet lag e intraprende viaggi che le ricaricano l’immaginazione.
Vive a Melbourne, in Australia, dove si lamenta del tempo per gran parte dell’anno, ammettendo segretamente che probabilmente non si trasferirà mai.
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