Una serie di omicidi sconvolge una delle
più belle e colorate città della Louisiana, New Orleans, o semplicemente Nola,
come la chiamano i suoi abitanti, sulle rive del Mississippi, dove colore
musica e voodoo si mescolano. Adelaide Dobovoir consulente medico legale
dell’FBI e, Luca DeAngelis, capo del distaccamento, crimini violenti, sono alla
ricerca di un Killer.
Qualcosa però, sconvolge il paradiso che la bella e sexy Dottoressa, ha creato intorno a sé. Dietro questi omicidi, si nasconde qualcosa che va al dì sopra della natura umana. Il killer è un suo simile, un vampiro. Un vampiro che purtroppo, Adelaide ha già incontrato sul suo cammino. Con l’aiuto dell’affascinante amica Abigail Parson, una strega dalle straordinarie doti e, due minacciosi fratelli dagli occhi di ghiaccio, Juan e Damian, suoi simili, nonché suoi guerrieri, cercheranno di tenere la razza umana all’oscuro di tutto. Proteggendo allo stesso tempo, anche la loro vera natura. Nessun umano deve scoprire la loro esistenza.
Incubi terribili si rifanno vivi nella mente di Adelaide, ricordi di dolore e morte, si avvicendano nella sua mente. La Padrona, è ancora viva nella sua mente. Riuscirà Adelaide, con l’aiuto della sua gente a sconfiggere il killer che sta mettendo a soqquadro l’allegra città di Nola? Ma cosa più importante, Adelaide riuscirà a far soccombere la sua vera natura di sanguinaria vampira, facendo prevalere la poca umanità che Abigail le ha insegnato?
Qualcosa di più malvagio però, si nasconde dietro l’angolo, pronto a colpire. Adelaide verrà messa a dura prova. Gli incubi per la bella e sexy Adelaide Dobovoir, non finiscono mai.
Qualcosa però, sconvolge il paradiso che la bella e sexy Dottoressa, ha creato intorno a sé. Dietro questi omicidi, si nasconde qualcosa che va al dì sopra della natura umana. Il killer è un suo simile, un vampiro. Un vampiro che purtroppo, Adelaide ha già incontrato sul suo cammino. Con l’aiuto dell’affascinante amica Abigail Parson, una strega dalle straordinarie doti e, due minacciosi fratelli dagli occhi di ghiaccio, Juan e Damian, suoi simili, nonché suoi guerrieri, cercheranno di tenere la razza umana all’oscuro di tutto. Proteggendo allo stesso tempo, anche la loro vera natura. Nessun umano deve scoprire la loro esistenza.
Incubi terribili si rifanno vivi nella mente di Adelaide, ricordi di dolore e morte, si avvicendano nella sua mente. La Padrona, è ancora viva nella sua mente. Riuscirà Adelaide, con l’aiuto della sua gente a sconfiggere il killer che sta mettendo a soqquadro l’allegra città di Nola? Ma cosa più importante, Adelaide riuscirà a far soccombere la sua vera natura di sanguinaria vampira, facendo prevalere la poca umanità che Abigail le ha insegnato?
Qualcosa di più malvagio però, si nasconde dietro l’angolo, pronto a colpire. Adelaide verrà messa a dura prova. Gli incubi per la bella e sexy Adelaide Dobovoir, non finiscono mai.
Abby era preoccupata, conosceva
gli effetti che provocava il sangue umano bevuto alla fonte, l’aveva vista
altre volte in azione e, in nessuno dei due casi, era stato uno spettacolo
piacevole. Adelaide, spaziava con la mente verso confini lontani. Vedeva la sua
furia sanguinaria uccidere umani, per il solo desiderio di vendetta. Si vedeva
a letto nuda con Luca a bere il suo sangue.
- Se non la smetti subito, giuro che prendo un paletto e te lo pianto
nel cuore. È pericoloso!
Abby aveva ragione, Adelaide era
uscita da molto tempo dal circolo vizioso in cui la Padrona l’aveva fatta
crescere, ma un predatore è, e resterà sempre, un predatore.
- Abby, ci sto provando, ma non ci riesco. Sto cercando di trattenermi,
è difficile. Ho paura di quello che potrei fargli semmai lui si avvicinasse
solo un passo di più. I miei… I miei cilici dove diavolo sono finiti?”
- Sono sull’ambulanza, te li ho dovuti togliere, vado a recuperarli.”
- No! Ti prego, non lasciarmi sola con lui, potrei anche azzannarlo in
questo momento.”
Luca mollò la presa, Adelaide si
allontanò da lui, quando Juan in un gesto puramente naturale la abbracciò, vide
la faccia di Luca cambiare colore. In un gesto insano, Luca posò la mano sul
calcio della pistola e un sorriso malefico si disegnò sul volto di Juan.
«Oh, sciocco da parte tua pensare
che quella ti possa aiutare.»
Adelaide strinse la mano del
guardiano e guardando Luca fisso negli occhi disse: «Volevi sapere perché mi sono portata dietro
il mio collaboratore? Per questo motivo, per essere difesa da gente come te!»
Era arrabbiata, se non avesse
avuto un turbinio di sensi di colpa che l’avrebbero tormentata per l’eternità,
gli avrebbe staccato la testa e ballato nel suo sangue.
«Ora se non ti spiace, fammi
vedere la scena del crimine in modo che io possa tornare a casa mia e al mio
lavoro. Il più lontano possibile da te.»
La rabbia di Luca sparì come se
qualcuno avesse passato un colpo di spugna sul suo volto, rimase il rimpianto
di avere fatto un gesto inconsueto. Senza dire neanche una parola si incamminò
verso la baracca, dove alcuni poliziotti fecero finta di tornare al proprio
lavoro.
Sulla schiena i soliti squarci, si
intravedevano le ossa della colonna vertebrale. Adelaide anche in quel caso
avrebbe detto che l’arma del delitto era l'ormai ben noto HK, il coltello
militare. In realtà, quelli erano segni di artigli. Con molta probabilità il
corpo della vittima era stato violato. Juan si avvicinò con la dovuta cautela,
era uno delle creature più letali al mondo, sarebbe stato capace di scuoiare
metà della popolazione della Louisiana se solo si fosse impegnato per almeno
dieci minuti, eppure, nonostante la sua fame di vita e sete di sangue, portava
un immenso rispetto davanti a omicidi del genere. Adelaide si avvicinò a Luca.
«Ho bisogno della mia borsa. Puoi
accompagnarmi?»
Luca e Juan, sbalorditi,
guardarono la donna, dopo tutto il casino che era successo fuori, lei chiedeva
di essere accompagnata. Una volta fuori lontani da orecchie indiscrete, Adelaide
si fermò a guardare Luca. «Mi spieghi che diavolo ti sta
succedendo? Perché ti comporti in questa maniera?»
Al solo pensiero che quell’essere
la potesse toccare, sentì la rabbia montare dentro accompagnato da un leggero
sapore di sangue in bocca. Damian gli aveva insegnato a controllare la rabbia,
mordersi la parte interna della guancia o la lingua. Evitare di scuoiare umani
era la prima regola di sopravvivenza.
«Che vuoi Luca?»
«Ade ascolta, io…»
«Adelaide, Luca! Mi chiamo
Adelaide!»
«Ok, scusa! Adelaide… ti ho
cercato alla morgue, ho provato a chiamarti sia a casa che al cellulare, non ho
avuto risposta. Così mi sono preoccupato e sono venuto qua. Per questo mi sono
intrufolato in casa tua. Ti chiedo scusa.»
«E?»
«E… cosa?»
Faceva lo scemo, oppure era scemo
sul serio.
«Cosa vuoi Luca? Mi sembra di
essere stata molto chiara. Cosa non hai capito della frase “Non voglio più
vedere la tua faccia se non per motivi di lavoro”?»
«Ero preoccupato, ti ho visto
strana, ho pensato fosse successo qualcosa, e comunque sono venuto a portarti
alcune foto della scena del crimine. I ragazzi della scientifica mi hanno
portato anche quelli della zona esterna.»
Cosa doveva fare per poter stare
tranquilla almeno una giornata intera.
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