Gabe Scott, la Principessina della scuola e unico gay dichiarato, e Zeke Zimmerman, il quaterback e capitano della squadra di football. Due persone opposte tra loro. Eppure è proprio da Gabe che Zeke corre in cerca di aiuto per fare coming out. Riuscirà Gabe a perdonare anni di bullismo ed aiutare il ragazzo? E riuscirà a non innamorarsi di Zeke?
Dalla trama avevo pensato si trattasse di una commediola romantica, divertente e frizzante su come il mondo dello sportivo entrasse in collisione con la fatina della scuola. Quanto mi sono sbagliata. Non che l’autrice non sia riuscita a creare vere e proprie gag spassose e divertenti, la sorella virago di Gabe è un personaggio divertentissimo anche se feroce e protettiva come una mamma orsa. Il fatto è che questo libro affronta temi molto delicati ed importanti come la fragilità adolescenziale in un ambito scolastico molto tradizionalista e la violenza domestica. Non si parla solo dell’eclatante outing del virile ed aitante quaterback della squadra di football, ma delle angherie che Gabe subisce solo per aver avuto il coraggio di vivere così com’è realmente, senza maschere e senza inganni. Lo spessore psicologico dei due protagonisti è perfettamente sviluppato e l’alternarsi dei pov permette di capire al meglio i loro sentimenti. Fa tenerezza l’innocenza di Zeke e fa arrabbiare il disincanto di Gabe, ma soprattutto fa stringere il cuore il loro avvicinarsi, il completo abbandono di Zeke e la fiducia di Gabe nonostante tutto ciò che ha sempre dovuto sopportare.
La fragilità umana in una vasta gamma delle sue sfumature viene qui trattata, la paura di Zeke di essere rifiutato dalla madre per la sua omosessualità, l’amore di Gabe per la sorella che lo difende da tutto e da tutti, ma che non riesce a tenerlo al sicuro dai loro stessi genitori, l’amarezza di Mason che si sente tradito dal suo migliore amico Zeke che corre a confidarsi da uno sconosciuto senza aver fiducia in lui. Situazioni commoventi, divertenti, passionali, si susseguono in un caleidoscopio di emozioni che catturano il lettore fino all’epilogo.
Una lettura scorrevole ed emozionante che consiglio caldamente per la sua intensità e per la sua semplice bellezza che cattura senza volgarità ed acrobazie sessuali che sembrano ormai essere obbligatorie per sancire la buona riuscita di un libro.
«Non voglio usarti.»
Il sussurro di Gabe lo fece sorridere, e la carezza successiva fu più lunga delle precedenti, più decisa e umida.
«Non mi stai usando. Cerco solo di renderti felice.»
Qualcosa gli sfiorò la mano: dita sottili e delicate si infilarono fra le sue, stringendogli la mano in una morsa calda e gentile. «Vorrei questo da te,» gli disse Gabe. «Se tu puoi.» Non vuoi: puoi. Aveva proprio usato quella parola, come se non fosse certo di Zeke. Non dei suoi sentimenti, ma della volontà di esternarli. Di dire a tutto il mondo che non amava un maschio. Che amava Gabe.
«Tu sei stato qui. Per me. Tu e tua madre avete aiutato me e mia sorella. Sai qual è la parte più bella di una relazione? Essere presente. Aiutare e supportare chi si ama. E anche sopportare: tutti i casini e i caratteri difficili e i problemi non solo del compagno ma anche delle persone che lui ama. Senza sentirsi in dovere, ma agire perché è ciò che si vuole. Tu l’hai fatto. Per me tu l’hai fatto, e questo è l’amore.»
Susan Moretto è nata e cresciuta in Friuli, dove vive assieme al compagno, al figlio e a un numero variabile di animali che la fanno impazzire. Dopo aver studiato al liceo linguistico è entrata a far parte delle schiere di giovani italiani in cerca d’occupazione. Tra lo scarrozzare il figlio agli allenamenti di calcio e l’aiutarlo nei compiti, trova il tempo di mettere nero su bianco le fantasie che le ronzano in testa. Nel 2013 ha pubblicato “Betty’s Place”, edito da Alcheringa Edizioni, mentre nel 2014 è uscito “Sopravvissuti”, Edizioni Diversa Sintonia. Nel 2015 ha pubblicato con Triskell Edizioni il suo primo romanzo M/M, “Occhi di ghiaccio”, e il racconto “Buon Natale, sfigato!”, contenuto nell’antologia di Natale. Il racconto “Piratesse” è contenuto nell’antologia “Oltre l’arcobaleno”, edita Associazione Amarganta, pubblicato nel 2016.
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