Il fatto che Gage sia ancora single è un mistero anche per lui. Forse non ha trovato ancora la donna giusta, forse si è concentrato troppo sul lavoro o forse non è perfetto come crede. La situazione cambia quando Rory, una giovane cameriera, riesce a fargli perdere la testa. Il piano era di non rivederla, peccato che lei appaia qualche settimana dopo nella sua città, Calliope, fingendosi una critica d’arte. Gage rimane spiazzato sia da lei, sia dall’attrazione che ancora prova nei suoi confronti. Rory, dal canto suo, sta cercando di nascosto suo padre con l’aiuto di un’amica gallerista. La notte passata con Gage qualche settimana prima però rischia di farle saltare la copertura. Una bella seccatura, ma Rory non è certo una che si fa mettere i bastoni tra le ruote, neppure da Gage. Si propone dunque di tenerlo a distanza, eppure è calamitata dalla sua aura di perfezione intoccabile, che ben presto si rivela solo una maschera. Magari Gage non sarà perfetto in senso assoluto, però Rory si rende conto che è perfetto per lei…
Mia Sheridan è tornata a compiere una delle sue magie, sebbene ci accingiamo a dir addio ad una delle sue serie più amate, per me.
Gage è sempre stato l'uomo bello e inarrivabile, l'uomo perfetto che tutte sognano, soprattutto a Calliope ( non che noi lettrici siamo immuni al suo fascino, anzi, tutt'altro).
Quando si trova coi suoi amici a fare una pausa obbligatoria a Mud Gulch, non ha idea che il suo mondo stia per cambiare drasticamente.
Rory, o per meglio dire Aurora, ha un carattere a cui è difficile resistere dal momento in cui l'autrice ce la presenta come una piperina dall'amore incondizionato per gli animali, dall'aspetto duro ma sotto sotto dal cuore di panna, capace di far girare la testa a molti uomini. Non che a lei importi.
Non fino a Gage.
Avete presente il trope one night stand? Eccovi accontentati. Per un momento c'è stata fra loro ben più di una connessione, hanno abbassato le difese consci però che i loro mondi non si sarebbero mai più incrociati.
Quando ad Aurora il bar coi suoi zii non basta più, e il desiderio di ritrovare suo padre diventa sempre più impellente, si ritrova a partire alla volta per Calliope, senza sapere chi abita lì, dopo essere riuscita a mettere insieme i pochi indizi che è riuscita a estrapolare dalle poche pagine rimastale dei diari di sua madre, ma una cosa è certa: se suo padre è un artista, chi meglio di un critico d'arte può mettersi alla ricerca del pennello che ha dipinto le il ritratto che possiede?
Non ha fatto i conti sul fatto che il destino a volte ha in serbo altri piani per noi e Gage questa volta non accetterà di vedersela sfuggire fra le mani, nemmeno se questo significherà causare un po' di caos per le strade della città, dal momento che in fondo si sa, l'amore porta un po' di pazzia.
Tra incontri rocamboleschi, e aiuti inaspettati, Rory si troverà ad accettare l'aiuto proprio dello scapolo d'oro di Calliope nella ricerca delle sue radici, non hanno tanti indizi ma la tenacia, e le porte che apre il nome dei Buchanan, saranno un aiuto estremamente prezioso dato che questa volta la ragazza non vuole tornarsene a casa a mani vuote senza prima aver trovato una parte della sua storia.
Fin dalle prime scene insieme, la scrittrice riesce a mostrarci sin da subito il potenziale di questi due, il modo in cui si vedono, in cui riescono a tirar fuori l'uno dall'altra quella scintilla che alberga nei loro cuori, qualcosa per pochi, per speciali, al punto che rimanere col fiato in sospeso è impossibile. Per non parlare poi di come si rimane affascinati dalla storia della giovane protagonista, qualcosa che anche i duri di cuore troveranno " dolce". E Gage? E' stato una scoperta sotto ogni punto di vista, dal suo essere un bravo ragazzo (già in Archer's voice ne avevamo avuto un assaggio), al suo senso del dovere, al suo cuore, al suo altruismo.
Tu mi hai dato una scossa. Mi hai messo davanti ai miei sogni e mi hai posto l’unica domanda cui dovevo veramente rispondere: mi hai chiesto cosa cercavo di mettere a tacere quando fissavo il vuoto.
Mia Sheridan ci racconta una storia dolce e a tratti amari, con la delicatezza che ha sempre contraddistinto le sue opere, portandoci a sognare, sognare in grande davvero. Immedesimarsi in Rory è facile come respirare, e sentire sulle spalle il peso del dovere di Gage? Uno schiocco di dita, perché chi non ha mai sentito sulle spalle il peso delle aspettative? Ogni volume di questa serie ci ha portato a vedere un aspetto diverso di Calliope e Pelion, facendoci innamorare delle loro storie, dei loro intrighi, ma soprattutto dei loro abitanti, così fragili ma così umani, così veri.
Spero che Newton Compton ci porti altre sue opere perché una cosa è certa: non son mai stata pronta a dir addio agli abitati di Calliope e Pelion, ma se proprio devo... Mi rifiuto di dir addio a Mia Sheridan.
Il mio spero sia un arrivederci
Il libro in pillole
- autoconclusivo, III vol Pelion Lake
- pov alterno in I persona passato
- Tropes: small town, fake identity, opposites attract, one night stand, friends to lovers
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