venerdì 22 dicembre 2023

MERRY CHERRY CHRISTMAS di Keira Andrews




Jeremy Rourke, detto Cherry (Ciliegia) per i suoi capelli rossi, ha sempre portato questo soprannome con noncuranza, ma adesso ha ben altri problemi: da quando ha fatto coming out, i genitori non gli parlano quasi più, non è riuscito a farsi neanche un amico all’università e, ancora peggio, dovrà passare il Natale completamente solo in un dormitorio vuoto.
È chiaro che Jeremy ha bisogno di un mago padrino, e perciò il capitano della squadra di football Max Pimenta lo prende sotto la sua ala protettrice per aiutarlo a trovare qualcuno con cui uscire. Ma Jeremy è stato ferito nel profondo. È troppo vulnerabile. Max non può lasciarlo con un ragazzo qualsiasi. Deve prendersi cura lui stesso di Jeremy e introdurlo a certe esplorazioni, senza alcuna pressione. Non c’entrano i sentimenti, gli sta solo facendo un favore.
Max non s’innamorerà di quel ragazzo bellissimo e solitario. Non esiste proprio.

Merry Cherry Christmas è un piacevole romance MM di Keira Andrews ambientato durante il periodo natalizio, con un nerd imbranato e un atleta geloso, vicinanza forzata, prime volte e, naturalmente, lieto fine.

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Con questa storia natalizia voliamo in Canada, prima nel campus dell’università di Toronto e poi a Pinevale, ancor più a nord, in una fattoria che produce sciroppo d’acero ed immersa nella neve e nelle luci di Natale.
Jeremy è una matricola, è goffo e nerd e non ha amici. Inoltre, i genitori l’hanno lasciato a trascorrere da solo il Natale al campus per andare in crociera alle Hawaii con il fratello minore. Insomma, decisamente sfigato sotto molti aspetti e la famiglia che lo snobba in seguito al suo coming out fa un po’ male al cuore.
Max è il suo opposto: alto, forte, carismatico, capitano della squadra di football. Ovviamente anche lui nasconde fragilità ed insicurezze, ma è la sua grande gentilezza a spingerlo in aiuto di Jeremy e a restargli poi accanto.
Nonostante la poca originalità del plot basato sul nerd vergine che incappa del figo buono che si offre di aiutarlo ad esplorare la propria sessualità in sicurezza ed amicizia, questo libro aveva del potenziale vieppiù vista la bravura dell’autrice. Peccato che dopo un inizio promettente, non appena si inizia ad avere a che fare con il sesso, tutta la storia finisce per essere una lunga sequela di scene hot inframmezzata da qualche dialogo un po’ più serio sia sulla famiglia di Jeremy e il suo coming out poco felice, sia sui dubbi di Max in merito al suo futuro accademico.
Il pov è alternato e mette in luce l’estrema insicurezza ed ansia di Jeremy, totalmente ignorante sul sesso e la scena LGBTQ+, cresciuto in una famiglia ben poco liberale. Dall’altro lato vediamo invece come Max sia disinibito e sicuro di sé, del suo corpo e di ciò che desidera e di come sia anche lui il prodotto dell’ambiente in cui è cresciuto dove amore, sostegno e comprensione sono incondizionati.
Insomma, una lettura leggera e decisamente calda per sciogliere il gelo dell’inverno e prepararsi alle feste con la dolcezza dei toffee allo sciroppo d’acero e quella di un primo amore.


Ma moriva dalla voglia di farlo. Annusarlo, toccarlo, assaggiarlo. Come se Jeremy fosse stato una droga e Max, dopo averne avuto un piccolo assaggio al telefono, ora volesse una vera dose.
Gli erano già piaciuti dei ragazzi, prima. Era già stato insieme a dei ragazzi. Ma non si era mai sentito così fuori controllo. Ed era proprio per questo che aveva tirato il freno a mano.
Si era aperto completamente con Max, corpo e anima.
Dopo aver scritto per anni senza mai trovare l’ispirazione giusta, Keira ha scoperto la sua voce nei gay romance, che sono diventati una passione. Scrive storie contemporanee, storiche, paranormali e fantasy, e – anche se un po’ di delizioso angst non le dispiace affatto – crede fermamente nel lieto fine. Come disse una volta Oscar Wilde, “Il buono finisce bene e il cattivo male. Questa è la Letteratura.”


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