Gwyneth Shaw ha sempre avuto un sogno proibito: Nathaniel Weaver. Ricco, potente, affascinante e… molto più grande di lei.
Il giorno del suo diciottesimo compleanno, Gwyneth decide di rischiare il tutto per tutto e baciarlo, ma le cose non vanno come sperato, poiché Nathaniel la respinge e comincia a tenersi a distanza da lei.
Gli anni passano, ma il destino è sempre pronto a giocare qualche scherzo e i due si ritroveranno a doversi sposare per poter affrontare un nemico comune.
Nathaniel sa che non deve cedere al desiderio che prova per Gwyneth, non solo perché l’ha vista crescere, ma anche perché è la figlia del suo migliore amico, al quale ha giurato di proteggerla.
L’attrazione che Nathaniel e Gwyneth provano l’uno per l’altra divampa però inarrestabile, rendendoli schiavi di una passione a cui nessuno dei due sembra voler rinunciare, costi quel che costi.
Avvertenze:
Empire of Desire è un office romance, age gap con una buona dose di angst. È il primo della serie Empire ed è autoconclusivo.
#prodottofornitodaHopeEdizioni
#copiaomaggio
Empire of Desire è stata una sorpresa, o almeno per una come la sottoscritta che ormai quando si tratta della Kent non legge né trama né avvertenze... Errore mio.
Se solo mi fossi presa una manciata di secondi avrei letto che era un age gap e non è che io non li gradisca, non li apprezzo quando il protagonista maschile si innamora della figlia del suo migliore amico, bambina che ha visto crescere. Se i due non fossero parte di questo tipo di passato l'uno dell'altra, allora, per quel che mi riguarda è diverso.
Piccolo promemoria per le volte future: prendersi quei secondi per leggere trama e avvertenze.
Sei la persona di cui non avrei creduto di aver bisogno, ma a cui non riesco più a rinunciare.
Sei fottutamente bella. Fottutamente irresistibile. Fottutamente mia.
I protagonisti del primo romanzo della serie, autoconclusivo, vede come protagonisti Nathaniel e Gwyneth, conosciuti entrambi nella precedente dilogia. Infatti mi aspettavo di ritrovare una scena letta in Black Thorns dal punto di vista di almeno uno dei due protagonisti. Perché in quel pezzo Gwyneth, dagli occhi di Sebastian, nipote di Nate, sembrava più matura e tosta, invece qui sembra debole, infantile. Nate invece non si è affatto smentito, la scrittrice lo ha descritto bene sin dall'inizio ed è rimasta fedele a quella personalità che ha costruito.
Il romanzo, un office romance, si apre nel giorno di compleanno di Gwen, dal pov di Nate. Nate che si da un tempo di arrivo e uno di andata, Nate che non ha alcuna intenzione di partecipare al compleanno della figlia diciottenne del suo migliore amico e di stare in mezzo alla gente. Quando il tempo che si è autoimposto sta per scadere lo zio Nate sarà costretto da Kingsley, il suo migliore amico e padre della festeggiata, ad andare da questa per farle gli auguri. L'ultima cosa che si aspettava era che questa lo baciasse... Da quel momento in poi Nate prenderà le distanze, due anni dopo, però, i due trovandosi in una situazione scomoda firmeranno un contratto matrimoniale per salvare e proteggere lo studio che Nate e King condividono insieme e l'eredità di Gwen, visto che King ha avuto un incidente e adesso si trova in coma.
Marito e moglie, il primo all'inizio molto restio che farà di tutto per evitarla, si ritroverà alla fine con il corpo di lei addosso... Era inevitabile, sono inevitabili.
Il romanzo però non è incentrato solo sulla loro storia, ma anche sul passato personale del singolo personaggio. Gwen ha questa sorta di sindrome dell'abbandono (che avevo capito sin dall'inizio chi fosse la madre, nessun plot twist per me) e varie e, Nate che ha anche lui i suoi scheletri con cui fare i conti.
Nonostante Rina non mi abbia fatto apprezzare del tutto Empire of Desire sono incuriosita dai prossimi volumi della serie.
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