venerdì 24 febbraio 2023

I PIACERI DEGLI DEI (#2 Dark Olympus) di Katee Robert


C’è sempre un prezzo da pagare per ottenere quello che si desidera. L’Olimpo non fa eccezione. Psiche Dimitriou conosce le regole, sa che ci sono occhi e orecchie ovunque. E che a certe persone è meglio non avvicinarsi. Specialmente se si tratta di Eros, il figlio di una delle donne più potenti e pericolose della città. Ma quando lo vede ferito e vulnerabile, così diverso dal famigerato mostro di cui tutti parlano, non riesce a voltargli le spalle. Un atto di gentilezza che le costerà caro, perché a causa di una foto compromettente che li ritrae insieme, Eros viene mandato da sua madre Afrodite a ucciderla per ristabilire così l’ordine secolare che vuole le loro famiglie in guerra. Il sangue è l’unico rimedio per lavare via ogni traccia di debolezza. Ma è proprio il sangue a prendere fuoco nelle vene di Eros quando si trova di nuovo faccia a faccia con Psiche. Incapace di ucciderla, fa l’unica cosa che può per tenerla in vita: lega indissolubilmente il proprio destino al suo. Si dice che logica e passione non possano convivere, se fosse vero il contrario?

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Secondo volume della serie Dark Olympus, protagonista a questo giro una delle sorelle di Persefone, Psiche.
E chi mai poteva accompagnarla in questo romanzo se non Eros?
Sconosciuti, nemici e poi vincolati in un patto per potersi salvare, per poter evitare che altro sangue venga cosparso.

Facciamo un passo indietro, ci state?

Psiche ha sempre indossato una maschera a favore della Città Alta dell'Olimpo, quella stessa dove i Tredici si divertono a sfoggiare sorrisi che nascondono i loro intrighi, cercando di far parlare di sé nel modo minor possibile se non facendo trapelare quello che vuole, che non è detto sia quello che in realtà è davvero: altruista, generosa, impavida, di una bellezza mozzafiato.

«Il sangue è tuo?». 
Eros mi si ferma accanto. 
I suoi occhi non tradiscono alcuna emozione.
 «È dell’ultima ragazza carina che faceva troppe domande».

Ed è proprio il suo cuore a metterla nei guai, perché quando vede Eros ferito non si fa problemi ad accorrere in suo aiuto, non sapendo che quel momento fra loro condiviso verrà inavvertitamente condiviso col mondo, perché in un mondo pieno di celebrità come il loro, pensate che un paparazzo non accorra a guadagnarsi il primo scoop?
Questa disattenzione, se così volete chiamarla, non farà altro che costarle cara dal momento che Afrodite, la madre di Eros, e Demetra, sua madre, non sono grandi amiche e anzi, i piani di sua madre per maritare una delle sue figlie (guarda caso Psiche) con Zeus cozzano con quelli di Afrodite.
Come se a Psiche potesse mai interessare di diventare la nuova Era.

Nell'Olimpo non tutti sanno che lavoro, in fondo, faccia Eros, cosa sia costretto a compiere, ben lontano dall'essere il Dio che tutti conosciamo: è oscuro, vendicatore, è un guerriero ma soprattutto ha le mani sporche di sangue, la sua anima è piena di ferite ma soprattutto porta inciso i nomi di coloro che si sono scontrati con Afrodite.
La prossima vittima? Psiche: non solo si è trovata nel posto sbagliato al momento sbagliato ma si è anche invischiata in cose che mai l'avrebbero dovuta vedere protagonista.

Sotto però questa facciata il nostro Eros è intrepido, coraggioso, ma soprattutto farebbe qualsiasi cosa per proteggere le persone più strette della sua cerchia, darebbe la vita per loro.


Un conto alla rovescia è iniziato ma nessuno dei protagonisti avrebbe mai immaginato quel sottile legame che sembra essersi creato fra loro, al punto da formare nella mente di Eros un piano.
Una scommessa contro tutti e tutto, ben sapendo che qualsiasi cosa avrebbero fatto da quel momento in poi li avrebbe portati solo più vicini al centro del ciclone.
Una cosa è certa, quel filo che li lega sembra tirarli sempre più uno tra le braccia dell'altra, ma quanto caro gli costerà capitolare?

«Volevo dei figli. Sembra proprio una sciocchezza adesso. 
Perché dovrei desiderare di portare dei bambini in questo mondo? Eppure li volevo. 
Pensavo di avere tempo. Ho solo ventitré anni». 
Cazzo. «Smettila», ripeto. 
«Perché?». Una punta di rabbia infrange la calma. 
«Ti sto sembrando troppo umana? Ti rendo più difficile premere quel grilletto?»

I piaceri degli déi di Katee Robert è stata una scoperta, se così possiamo dire.
Fin da subito la curiosità di conoscere cosa accade a Eros è ben presente, così come vedere come questi due mondi si incastrano qualcosa di ben presente nel mio animo e se da una parte la trama ben rivelava quello che sarebbe accaduto, dall'altra non mi ha fermato dal chiederne di più, dal vedere fino a che punto si sarebbero spinte le madri di questi due per conquistarsi un titolo così ambito.
Non che il nuovo Zeus scalci dalla voglia di sposarsi, ben inteso.
I personaggi ben si incastrano fra loro, così come la storia che prende sempre più forma degli Dèi dell'Olimpo è qualcosa di eccezionale a suo modo, perché benché al giorno d'oggi stiano sempre più prendendo piede questi retelling, dall'altro Katee Robert sembra essersi presa a cuore la nomea di rivisitare la mitologia greca in una chiave tutta nuova, non scombinando le coppie ma la loro storia.
L'unica nota per me stonata nell'opera è stata la piega che ha preso, da un certo punto, come se nella mente del lettore si accendesse una lampadina, portandolo a capire poi cosa sarebbe accaduto da lì a poco.

RECAP velocissimo de I PIACERI DEGLI DEI:
- POV alterni in I persona
- secondo volume della serie Dark Olympus, 
- finale autoconclusivo
- retelling di un mito greco -  fake relationship - enemies to lovers (prendetelo molto con le pinze, perché per me non rientra in toto in quel genere)

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