Sembra proprio che il destino abbia deciso di accanirsi contro di me.
Io che non ho mai avuto paura di essere ciò che sono.
Io che sono sempre stata “troppo” per chiunque avessi attorno.
Quando all’improvviso tutto crolla e resto da sola, nel buio, l’unica cosa a cui posso aggrapparmi sono i ricordi. Peccato che mi dipingano come una persona che, a stento, riesco a riconoscere: un’estranea che si è impossessata del mio corpo e che cerca in tutti i modi di ingannare la mia mente.
Le persone mi definiscono una stronza spietata e una perfida manipolatrice. Persino una principessa malvagia che ama far soffrire la gente. Mi dicono che sono accadute delle cose terribili, cose che hanno cambiato per sempre il corso della mia vita. Ma queste persone raccontano di qualcuno che io non conosco e di un’esistenza che non può essere stata la mia.
Loro parlano, parlano, parlano e io non smetto di guardare il mio riflesso allo specchio: non sono quella che loro vedono, ma non sono nemmeno quella che vorrei essere.
Mi chiamo Bianca Covington e... non riesco più a ricordare niente.
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