Torus Intercession #1
Un ex Navy SEAL sta per affrontare la sua missione più impegnativa. Come babysitter…
Risolutore. Guardia del corpo. Difensore. Da Brann Calder, come membro della Torus Intercession, un’agenzia di sicurezza che garantisce di far giustizia, ci si aspetta che ricopra tutti questi ruoli e anche di più. Nell’esercito le catastrofi erano la sua specialità, ma cinque mesi dopo essersi congedato, Brann sta ancora cercando la sua strada. Un nuovo incarico potrebbe essere quello che gli ci vuole. Ci sono però due cose che di certo possono rendere nervoso anche un veterano esperto e addestrato: vivere in un piccolo paese e fare il babysitter per due bambine.
Emery Dodd sta affogando sotto il peso della responsabilità di padre single. Dopo aver perso la moglie e raccolto i pezzi, adesso è pronto a voltare pagina, nella speranza che il suo fidanzamento con la figlia del padre fondatore della città non solo arricchirà la sua comunità, ma garantirà anche una certa stabilità alle sue figlie.
L’unica cosa che ostacola Emery è che, a quanto pare, non riesce a togliere gli occhi e le mani di dosso all’ex soldato che ha assunto per badare alle sue bambine fino al giorno del matrimonio.
Il futuro di Emery dipende dalle nozze imminenti, ma stare con Brann rende lui e la sua famiglia di nuovo completa. Peccato che per loro non ci sia nessuna possibilità di un futuro insieme.
Oppure c’è?
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Questa nuova serie targata Mary Calmes, rientra perfettamente nel suo classico stile ed il personaggio di Brann, voce narrante dell’intera storia, ricorda, sotto molti aspetti, Jory di Questione di tempo con il suo carisma che porta chiunque a voler entrare nella sua orbita. Anche se è un ex Navy SEAL, viene mandato a fare letteralmente il babysitter per due bambine che rimangono quasi istantaneamente estasiate da lui che, invece, si professa una frana con i piccoli. Pagina dopo pagina conquista praticamente ogni personaggio con cui entra in contatto, mostrandosi sempre gentile, ma fermo, un po’ avventato, ma protettivo.
Emery non ha tutto lo spazio che meriterebbe come co-protagonista di questo libro, le sue figlie hanno molto più spazio di lui e vengono anche caratterizzate meglio. April e Olivia, con i loro traumi per la perdita della madre, la dolcezza dell’infanzia e la fiducia per chi le sa conquistare, rappresentano una parte molto importante della storia. Infatti, Bran non solo rimane istantaneamente attratto da Emery, ma si innamora anche delle sue figlie, della sua casa e del suo cane. Emery viene quindi presentato come un pacchetto unico con figlie, casa e cane. Non avendo anche il suo pov ci perdiamo molto di lui, dei suoi pensieri e di ciò che lo porta ad agire in un certo modo.
L’autrice mischia alla storia principale, dominata da Brann che si ritrova ad amare due bambine e a sognare di poter avere una famiglia con il loro padre in una sonnolenta cittadina del Montana, una sottotrama riguardante speculazioni economiche ai danni di Emery con tanto di caso di omicidio a rendere il tutto ancora più torbido. Il problema è che viene messa troppa carne al fuoco, ma che poi trova una conclusione troppo velocemente. La stessa relazione tra Brann ed Emery parte in sordina e passa da zero a mille in poche pagine poco prima della fine del libro stesso.
Insomma, si tratta di una storia scorrevole e godibile che preannuncia altri libri interessanti della serie, ma al contempo ho trovato troppo frettolosa la fine e poco approfondita l’evoluzione del rapporto tra Emery e Brann. Inoltre, il desiderio di una piccola cittadina del Montana di avere uno sceriffo gay e di non battere ciglio davanti ad un matrimonio omossessuale mi pare ancora un po’ utopistico ancora al giorno d’oggi. Nonostante ciò resta comunque un libro che mi sento di consigliare, particolarmente a chi conosce già, ed apprezza, quest’autrice.
Sapevo di volere Emery, ma pensare che ci fosse altro che desideravo, come una famiglia e una casa, era qualcosa a cui non avevo mai pensato prima.
Mi sentii come parte di una famiglia, e sebbene mi piacesse, lo volessi e capissi che era di per sé pericoloso per il mio cuore, non riuscii a evitare di innamorarmi di quell’uomo e delle bambine. Scacciai dalla mia testa ogni pensiero di andarmene.
Avevo già sentito la frase “avevo il cuore gonfio fino a scoppiare”, ma non aveva mai significato nulla per me. Fino a quel momento.
Mary Calmes crede nel romanticismo, nel lieto fine e nella fede che i suoi personaggi hanno per raggiungerlo. Sanguina caffè, pensa che il cioccolato dovrebbe avere un suo gruppo alimentare, e attualmente vive in Kentucky con il suo ninja peloso di due chili che la protegge dagli uccellini, dai ragni e dai cani del vicino di casa.
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