Il
programma di un computer può comprendere l’amore meglio del cuore umano?
Archer,
l’intelligenza artificiale del servizio di incontri online Q*pid, è consapevole
che gli esseri umani non prendono sempre le decisioni migliori, e per questo
motivo comincia a prenderne di bizzarre al posto loro.
Fox
Kincade è l’ultimo scapolo superstite nel suo gruppo di amici ed è al settimo
cielo quando scopre di avere un nuovo match sulla sua app di incontri Q*pid:
quel match, secondo l’avanzata stregoneria di Archer, dovrebbe essere l’amore
della sua vita. Si aspettava una donna, ma si ritrova abbinato a Drew Larsen,
un timido dottorando dall’aria un po’ nerd, che come lui ha cominciato a
perdere le speranze in amore.
Drew e Fox hanno poco in comune, a parte il fatto di essere
entrambi etero. O così hanno sempre creduto. Tuttavia, mentre imparano a
conoscersi, si rendono conto che Archer potrebbe aver avuto l’idea giusta. Il
loro percorso non è facile: hanno bisogno di lasciarsi alle spalle l’immagine
che hanno sempre avuto di loro stessi e del vero amore, ma con l’aiuto di
Archer – e di alcuni amici che sono rimasti loro fedeli durante gli alti e
bassi di quella nuova relazione – forse troveranno il modo di intrufolarsi l’uno
nel cuore dell’altro.
Può un’intelligenza artificiale trovarti l’anima gemella? A
quanto pare Archer può. Io ho conosciuto mio marito online quindi posso, in
parte, capire queste nuove app d’incontri. Non so però se baserei tutto sulle
scelte di abbinamenti di quella che è, a tutti gli effetti, una macchina.
Fox, che vive aggrappato ai suoi foglio di calcolo, pensa
che una percentuale possa indicargli quale sarà la donna della sua vita. Drew,
invece, spera solo di incontrare una ragazza con cui poter stare e condividere
una vita che gli sembra sempre più solitaria.
Sulla carta sembrano due uomini molto diversi: Fox un uomo
in carriera, affermato e ricco; Drew dottorando nerd e povero in canna. Quando
però, nonostante tutto, decidono di incontrarsi si trovano stranamente in
sintonia.
Qualche paragrafo, secondo il mio parere troppo lungo e
macchinoso, il pov viene affidato a Veera, la creatrice di Archer dove viene
approfondito, decisamente troppo, il meccanismo con cui opera questa IA. Per me
queste ulteriori spiegazioni non apportano nulla alla storia in sé e risultano
noiosi per chi, come me, non se ne capisce molto di tutto ciò che ha a che fare
con computer, statistiche e altre cose di questo tipo.
A parte questo, la storia è scorrevole e avvincente. Il pov
alternato permette di conoscere a fondo sia Drew che Fox, i loro dubbi, paure e
desideri. Non vi sono scene particolarmente hot, molto è lasciato
all’immaginazione del lettore e questo cambio di rotta rispetto ai soliti
romance farciti di sesso, a mio parere, rappresenta una ventata di freschezza.
D’altronde due uomini etero che scoprono, molto lentamente, di essere
reciprocamente attratti non possono subito bruciare tutte le tappe e diventare
porno divi gay.
Insomma, una storia carina ed originale che non solo
intrattiene piacevolmente, ma fa anche riflettere su come le persone si
incasellino in determinati ruoli convenzionali precludendosi reali possibilità
di felicità.
“Te lo dico un’altra
volta, nel caso non avessi capito,” continuò Chad. “Ti voglio bene. E te ne
vorrò sempre. Non importa cosa farai o con chi lo farai. Niente mi può rendere
più felice che vederti felice, e se si scoprisse che questo tizio ti fa felice,
allora sarò felice anch’io.”
Si stava innamorando di un uomo. Di quell’uomo,
l’uomo sdraiato nudo accanto a lui. Si aspettava che la vertiginosa
consapevolezza di quella scoperta gli fermasse il cuore e lo portasse a
stringersi le tempie in un doloroso momento di panico esistenziale, ma non
successe nulla di simile. Al contrario, Drew traboccava di calda contentezza,
di una pace improvvisa. Era come se una luce si fosse accesa dentro di lui,
chiara e inestinguibile.
Era felice.
“Per quanto mi abbia sconvolto quel fine
settimana, penso che una parte di me sapesse anche allora che saremmo arrivati
qui. Nessuno mi ha mai fatto sentire come mi fai sentire tu. Ed è cominciato
tutto dal momento in cui ci siamo incontrati.”
“Penso di averlo
saputo dall’istante in cui ho visto la tua foto nella mia lista di match. Sei
apparso proprio quando avevo bisogno di te nella mia vita.”
Xavier Mayneè lo pseudonimo di uno scrittore che è stato sia
un professore d’inglese all’università che un esperto di marketing per aziende
di software. Al momento, gestisce un team di scrittori per una grande azienda
della tecnologia che si trova sulla costa nordoccidentale del Pacifico. Come
studioso delle teorie accademiche sull’identità sessuale, la sua passione è
raccontare storie di uomini che trovano l’amore oltre i confini che ritengono
definiscano la loro sessualità. È convinto che la narrativa romantica possa
essere sexy, divertente e dolce in egual misura. Il nome Xavier Mayne è un
tributo al pioneristico autore gay Edward Prime-Stevenson, che lo usò come nome
d’arte e che nel 1906 fu il primo autore americano a scrivere un romanzo
apertamente omosessuale: Imre: A Memorandum. Unico nel suo genere tra i primi
romanzi gay, racconta la storia di due uomini che erano etero finché non si
sono conosciuti.
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